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Juventus Celtic Matri Marchisio Vucinic

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Aggiornato 13/02/2013 alle 02:23 GMT+1

La formazione di Conte passa 3-0 al Celtic Park grazie a una partita praticamente perfetta: la qualificazione ai quarti di finale è già cosa fatta. Era dal 1969 che una squadra italiana non vinceva in casa del Celtic: l'ultima, e unica fin qui a riuscirci, era stato il Milan di Rocco con un gol di Pierino Prati...

2012-2013 Champions League Celtic-Juve

Credit Foto LaPresse

Attenta e concreta. La Juventus fa esattamente la partita che doveva fare e torna da Glasgow con un 3-0 che, in vista del ritorno allo Juventus Stadium, è molto più di un’assicurazione. Il Celtic è vinto sotto tutti i punti di vista: a Torino, fra tre settimane, basterà contenere. Perché l’impresa del Celtic Park vale già da sola la qualificazione.
JUVE CON MATRI+VUCINIC: CELTIC SENZA SAMARAS – La Juventus conferma il 3-5-2 annunciato alla vigilia: Caceres titolare in difesa per via dell’indisponibilità di Chiellini (infortunato, e comunque squalificato), mentre largo a sinistra gioca Peluso al posto di Asamoah, di ritorno dalla Coppa d’Africa ma che non va nemmeno in panchina. Davanti Matri e Vucinic. Nel Celtic non c’è invece Samaras, non al meglio: al suo posto gioca Commons. Subito titolare invece Ambrose, vincitore con la Nigeria della Coppa d’Africa 2013.
MATRI IN AVVIO PER IL VANTAGGIO BIANCONERO - Parte molto forte il Celtic, che come prevedibile comincia a ritmo altissimo e prova a fare la partita fin dai primi minuti. Ma, come le vecchie squadre inglesi di una volta, manca di qualità; quella qualità che permette, con l’ultimo passaggio, di mettere il proprio attaccante solo davanti al portiere avversario. Wanyama spaventa Buffon da 30 metri, poi però - al terzo minuto di gioco - la Juve trova il gol del vantaggio: lancio lungo di Peluso, dormita di Ambrose (un azzardo farlo partire titolare, era di ritorno dalla Coppa d’Africa) e Matri, che sta vivendo uno straordinario momento di grazia, anticipa Forster per l’1-0 che gela il Celtic Park. La formazione di Lennon riprende in mano la gara, ma Buffon non corre comunque grossi pericoli. Nemmeno il suo collega del Celtic, a dire la verità, ma la sensazione è che la Juventus – soprattutto in contropiede – possa fare male agli scozzesi. La partita nel finale diventa molto più fisica rispetto alla prima parte di gara, ma la squadra di Conte reagisce colpo su colpo al guanto di sfida lanciato dal Celtic. E a fine primo tempo torna negli spogliatoi avanti 1-0. E con pieno merito.
IL CELTIC CALA, LA JUVE TRIONFA - Il film della partita è lo stesso anche nel secondo tempo, con l’unica differenza che il Celtic però comincia ad avere meno carburante nel serbatoio. Al 62esimo Ambrose ha sulla testa il pallone del 2-1, ma – tutto solo davanti a Buffon – conclude centralmente. La Juve prende coraggio, sfiora il gol del raddoppio con Vucinic al 67esimo e poi, dieci minuti più tardi, chiude la partita con Marchisio, al primo centro nel 2013, che sfrutta una grandissima sponda di Matri, salta Brown e batte Forster con un destro potente sul primo palo. Il grande risultato diventa poi trionfo al minuto 83, quando Ambrose (sempre lui!) si addormenta con il pallone tra i piedi e regala il possesso a Marchisio: pallone nel corridoio per Vucinic che, con il piatto destro, deposita in rete il gol del definitivo 3-0 Un risultato che sa di impresa: un’impresa che vale i quarti di finale della Champions League 2012-2013.
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2012-2013 Champions League Celtic-Juve Matri

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