Dal Bari alla semifinale di Champions: la strana rincorsa di Bonucci, Raggi e Glik
La strada per Cardiff e la finale di Champions passa inaspettatamente anche dal San Nicola dove sei-sette stagioni fa i tre difensori di Monaco e Juventus erano stati protagonisti alle dipendenze di Giampiero Ventura. E il polacco, ex capitano del Torino, scalda già la vigilia con un post su Facebook una fallo che gli costò l'espulsione in un derby.
2017, Andrea Raggi, Leonardo Bonucci, Kamil Glik, Bari, LaPresse
Credit Foto LaPresse
Si scrive Juventus-Monaco ma per certi versi assomiglia a una rimpatriata fra ex giocatori del Bari. La semifinale di Champions League fra i campioni d’Italia e la squadra del Principato sarà anche la sfida fra tre difensori che circa sei-sette anni fa vestivano la maglia biancorossa e calcavano il prato del San Nicola: Leonardo Bonucci, Andrea Raggi e Kamil Glik. Nessuno in quegli anni poteva immaginarsi che il Bari aveva una retroguardia da Champions League: il calcio però si sa è strano e la strada per Cardiff e la finale, involontariamente passerà anche dal San Nicola.
I tre ex Galletti di strada ne hanno fatto tanta in queste sei stagioni. Bonucci, con la maglia del Bari disputò la sua prima stagione in Serie A nel 2009-2010 agli ordini di Giampiero Ventura raccogliendo 38 presenze e 1 rete: proprio quell’annata gli permise di guadagnarsi le attenzioni di Marotta e Paratici ed approdare alla Juventus dove è diventato dapprima uno dei pilastri della squadra dominatrice del campionato italiano e poi uno dei difensori più forti e carismatici del panorama internazionale.
Andrea Raggi sbarcò in Puglia l’estate seguente, in prestito con diritto di riscatto dal Palermo, proprio per sostituire i partenti Bonucci e Ranocchia. Il 32enne centrale spezzino debuttò il 12 settembre 2010 al San Paolo nel match di campionato pareggiato 2-2 contro il Napoli. Chiuse la stagione con 18 presenze, di cui 13 da titolare e 0 reti non riuscendo ad evitare la retrocessione in B. Dopo quell’esperienza infelice la carriera del difensore spezzino decollò a Bologna dove giocò una stagione prima di trasferirsi nell’estate del 2012 al Monaco di cui è diventato un autentico leader tecnico e carismatico (181 presenze e 9 reti in cinque annate trascorse a Montecarlo) giostrando indifferentemente da terzino o da centrale.
Kamil Glik, infine, la maglia del Bari la vestì per sei mesi dal gennaio al giugno del 2011. Giunto in prestito secco dal Palermo, fortemente voluto da Ventura: il polacco debutta in Serie A nel derby contro il Lecce vinto grazie a un gol di Okaka. Titolare inamovibile, chiuse l’annata con 16 partite da titolare in campionato, una presenza in Coppa Italia e un cartellino rosso contro la Roma che lo obbliga a saltare le ultime tre gare di una stagione da dimenticare per la formazione pugliese. Al termine di quell’annata Glik e Ventura si trasferiscono a Torino dove fanno le fortuna dei granata. Il polacco diventa il capitano e uno degli idoli del pubblico del Toro e chiuderà la sua esperienza con 171 presenze e 13 gol. La scorsa estate Glik si trasferisce al Monaco per 11 milioni di euro firmando un quadriennale con la formazione di Jardim e ritrovando Raggi. Nella sua prima stagione nel Principato non tradisce le attese diventando subito uno dei pilastri della formazione di Jardim (46 presenze fra campionato, Coppa e Champions League).
Ora ritroverà la Juventus ed avrà metà Torino pronta a sostenerlo. Il polacco però farà meglio a tenere a freno le emozioni: sul proprio profilo di Facebook ha postato una dura entrata su Giaccherini nel derby 2012 che gli costò un rosso e una squalifica per tre turni. Il post ha già superato i 10 mila like ed oltre 1.100 commenti, divisi tra incitamenti, indignazione e insulti dei tifosi bianconeri. In 10 precedenti con la Juventus, il bilancio parla di una sola vittoria e 9 sconfitte… Chissà se ci sarà l'occasione buona per invertire il trend.
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