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Dybala: "Siamo al livello di Bayern, Real Madrid e Barcellona; in alcune cose anche meglio..."

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Aggiornato 13/03/2017 alle 22:59 GMT+1

Alla vigilia della sfida contro il Porto, Dybala va dritto al punto chiarendo le reali potenzialità dei bianconeri: "Sarebbe bellissimo per me vincere la Champions qui alla Juventus, alla mia seconda stagione. Siamo al livello delle big, in qualcosa siamo anche meglio".

Dybala - Champions League - Juventus-Porto

Credit Foto Eurosport

Non solo Allegri, alla conferenza stampa di presentazione di Juventus-Porto c’era anche Dybala. L’argentino, decisivo con il suo gol allo scadere contro il Milan, non ha avuto paura a definire la Juventus una delle big d’Europa. La volontà è di vincere la Champions, passando da una vittoria (un’altra) con il Porto nel ritorno degli ottavi di Champions.
Noi viviamo le partite di Champions League esattamente come viviamo quelle di Coppa Italia o di campionato. Vogliamo vincere questa partita senza subire gol, abbiamo un’ottima difesa e comunque difendiamo in 11 quando non abbiamo la palla. Rimonte? Quello che ha fatto il Barcellona non ci interessa, giochiamo un’altra partita e dobbiamo difendere il vantaggio acquisito all’andata, cercando di vincere domani sera. Detto questo, non tutti possono fare quello che ha fatto il Barcellona. Il miglior avversario per i quarti? Se si passa il turno, tutti sono da evitare…
Cosa manca alla Juventus per raggiungere Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco? Dybala risponde così…
Da quando è cominciata la Champions, siamo tutti allo stesso livello. Siamo primi in campionato e abbiamo vinto la prima semifinale in Coppa Italia, forse siamo anche superiori a loro in qualcosa
L’argentino poi torna sulla gara vinta contro il Milan nell'ultima gara di campionato…
Abbiamo vinto all’ultimo, ma meritavamo i tre punti già per quello che avevamo fatto prima del rigore. È stata una partita importante da vincere, per la classifica e per noi stessi. C’erano tante cose in gioco, per quello che era successo a Doha… Era per me un rigore importante e difficile, anche perché ho aspettato quattro minuti per batterlo. Quando è entrata quella palla, è stato un buon momento per tutti
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