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Facciamo i conti: calciomercato 2017 fuori controllo, ma la Serie A è il top-5 che ha speso meno

Enrico Turcato

Pubblicato 14/09/2017 alle 16:39 GMT+2

Nella sessione estiva l'Italia è stato il Paese con le spese più bassa tra i primi cinque campionati europei. Lo conferma il consueto studio della FIFA: il giro complessivo di denaro nel calciomercato ha toccato cifre mai viste, tre volte superiori a quelle del 2012.

Leonardo Bonucci "Facciamo i conti"

Credit Foto Eurosport

1608 trasferimenti in entrata e 3,67 miliardi di dollari di spese complessive. Dati pazzeschi, quelli del puntuale "Big 5 Transfer Window Analysis report", lo studio annuale della FIFA che analizza gli affari del calciomercato estivo tra il primo giugno e il primo settembre, focalizzandosi sui principali campionati di Inghilterra, Francia, Germania, Spagna e Italia. Trasferimenti totali in crescita del 6,2% rispetto al 2016 e spesa generale in aumento addirittura del 31,7% rispetto alla scorsa estate, raggiungendo una cifra tre volte superiore a quella dello stesso periodo del 2012. Le conferme di un'estate folle, con investimenti mai visti prima. La Serie A ha speso quasi 30 milioni di dollari in più rispetto al 2016 (506 milioni di dollari complessivi), ma è stata sorpassata da Liga (639) e Ligue 1 (604) che l'anno scorso erano al quarto e quinto posto, e anche dalla Bundesliga, che si è fermata a 519 milioni.
Aumento trasferimenti FIFA report

Italia: spese comunque da record, che feeling con la Spagna

L'Italia, dunque, è stato il Paese con la spesa più bassa tra i top-5, con un totale di 506,8 milioni di dollari di uscite e 399,2 milioni di dollari di entrate (nel vendere abbiamo incassato più di Germania e Inghilterra), anche se il 45,6% dei trasferimenti è stato verso club italiani, una percentuale significativamente maggiore rispetto a quelli registrati negli altri quattro paesi (Francia 36,9%, Inghilterra 35,7%, Germania 35,4%, Spagna 31,9%). Rispetto al 2014 (250 milioni di dollari), le spese sono praticamente raddoppiate (506 milioni), toccando comunque un picco mai raggiunto in Serie A. Mettendo a confronto gli ultimi due report della FIFA emergono altri due dati interessanti. Primo: in Italia i prestiti sono passati dal 24% del 2015 al 12% del 2017, mentre i trasferimenti a titolo definitivo hanno registrato un +12% (da 25% a 37%). Meno prestiti, più affari definitivi. Secondo: il numero di trasferimenti maggiore sia in entrata che in uscta si è verificato verso la Liga (28 in entrata e 29 in uscita). Gli affari con "club amici" come Siviglia o Valencia lo confermano.
Trasferimenti FIFA - Dettaglio Italia

La folle Premier: si compra, ma non si vende

Come è sempre accaduto negli ultimi anni, è stata l'Inghilterra a spendere più di tutti: 1,40 miliardi di dollari, più del doppio di ogni altro Paese, mentre la Spagna ha incassato maggiormente (752,3 milioni di dollari) ed è l'unica nazione a chiudere con un bilancio positivo. Tra giugno e settembre 2017 sono stati effettuati 7.590 trasferimenti di giocatori per una spesa complessiva di 4,71 miliardi di dollari, una cifra appena inferiore a quella dell'intero 2016, quando si raggiunsero complessivamente i 4,79 miliardi di dollari. In Inghilterra le uscite aumentano ogni stagione di almeno 200 milioni di dollari, mentre le entrate si mantengono per lo più costanti. Un dato che alla lunga potrebbe anche penalizzare la sostenibilità dei club inglesi.
Top-5 dettaglio trasferimenti

Francia: ecco l'effetto PSG

La Francia ha registrato il maggior aumento di spese di trasferimento internazionale durante il periodo, con i suoi club che hanno speso 604,1 milioni di dollari su giocatori provenienti dall'estero, con incassi pari a 579,4 milioni. C'è stato un aumento del 250% rispetto all'ultima estate e il 191% in più rispetto all'anno totale nel 2016. La Germania ha chiuso con una spesa di 519 milioni di dollari ed entrate per 358,2, ed è stato l'unico paese tra i top-5 dove oltre la metà dei suoi trasferimenti nei club è stato con giocatori che non avevano contratto (56,8%).

Russia e Turchia inseguono distanti, Cina in calo

Dietro ai cinque maggiori tornei continentali, i campionati che hanno speso maggiormente sono stati la Russia con 129 milioni di dollari e la Turchia con 115,9 milioni di dollari, mentre uno dei Paesi che aveva speso di più lo scorso anno, la Cina, ha avuto una riduzione significativa delle spese: 38,5 milioni di dollari, il 74,9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2006.
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