Il Real Madrid e la legge del solito Cristiano Ronaldo, il record breaker delle notti europee

Cristiano Ronaldo è tornato. E lo ha fatto in grande stile, con una doppietta rifilata all’APOEL Nicosia che ha regalato i primi tre punti del Girone H di UEFA Champions League al suo Real Madrid. Senza il portoghese, squalificato per 5 turni di Liga dopo l’espulsione rimediata in Supercoppa di Spagna, i Blancos avevano dimostrato evidenti difficoltà in termini di gol e in termini di leadership. Infatti, dopo la vittoria con il Deportivo la Coruna, sono arrivati solo i due pareggi con il Valencia e il Levante. Con Karim Benzema assente, CR7 si è presentato come solo leader indiscusso del Real Madrid, candidandosi al ruolo di capocannoniere della competizione per la sesta stagione consecutiva. Così, Zidane ha commentato la prestazione del suo fenomeno:

Con la doppietta di ieri sera, l’ex-Manchester United ha raggiunto quota 107 reti in Champions League, staccando di ben 11 reti lo storico rivale Lionel Messi. Inoltre, questa, è stata la sua trentesima doppietta nella massima competizione europea, mentre l’argentino è fermo ancora a quota 27. Sempre rispetto alla Pulce, con la seconda rete messa a segno al Santiago Bernabeu, Ronaldo ha siglato ben 12 tiri dal dischetto, contro gli 11 del 5 volte Pallone d’Oro. Dei 107 gol in Champions League, il portoghese ne ha siglati ben 92 con la maglia delle Merengues. Se pensiamo che questi sono arrivati in sole 89 partite, ci troviamo di fronte a numeri da Playstation, con una media di oltre un gol a partita. Un CR7, quindi, che si sta dimostrando sempre di più il giocatore più decisivo degli ultimi 20 anni.

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