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Ancelotti, tra Istanbul e Kassai: i brutti ricordi che deve scacciare in Napoli-Liverpool

Mattia Fontana

Pubblicato 03/10/2018 alle 13:39 GMT+2

Il big-match di questa sera in Champions League porterà al San Paolo una serie di incroci da brividi per il tecnico degli Azzurri: in conferenza stampa ha dimostrato di non aver dimenticato l'arbitraggio di Kassai contro il Real Madrid. Parlare di Liverpool, invece...

Carlo Ancelotti dopo la finale di Istanbul tra Liverpool e Milan 2005

Credit Foto Eurosport

Due settimane fa, il debutto di Belgrado pareva portare alla memoria soltanto imprese epiche per Carlo Ancelotti. Questa sera, invece, la storia è diversa. Al San Paolo arriva il Liverpool, avversario che porta con sé memorie negative e positive per l’attuale tecnico del Napoli. E, qui, il 5-0 subito nell’amichevole estiva c’entra ben poco. Una lunga serie di incroci e di tabù che Ancelotti cercherà di sfatare.
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L'uscita di Orestis Karnezis che permette a Wijnaldum di segnare il gol del momentaneo 1-0 in Liverpool-Napoli, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Da Istanbul ad Atene: ancora Liverpool

Il ricordo più ovvio riporta la mente alle due finali di Champions League. Quella del 2005, quando Ancelotti rimediò la sconfitta più grande nella propria carriera. Il suo Milan chiuse il primo tempo avanti 3-0, poi si fece rimontare incredibilmente fino al 3-3 che portò la sfida ai rigori. E lì a spuntarla fu il Liverpool. Una serata che avrebbe potuto compromettere la stessa carriera di Ancelotti al Milan. Grazie allo spirito di un gruppo eccezionale, però, Ancelotti riuscì a ottenere la propria rivincita soltanto due anni dopo. Quando la finale di Atene sorrise finalmente ai rossoneri, trascinati da una doppietta di Filippo Inzaghi. Due ricordi indelebili, nel bene e nel male. Prima di questa doppia sfida della fase a gironi.
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Liverpool e Milan nella finale del 2005

Credit Foto Getty Images

La questione Kassai

Ancelotti non ama polemizzare con gli arbitri. Ma quando si è trattato di commentare la designazione di Viktor Kassai per il match contro il Liverpool non si è affatto tirato indietro. Il motivo è presto detto. Il ritorno dei quarti di finale della Champions League 2016-17, quando il tecnico italiano era alla guida del Bayern Monaco. Dopo la rimonta subita all’andata all’Allianz Arena (2-1: dopo il gol di Arturo Vidal, la doppietta di Cristiano Ronaldo) il Bayern Monaco si porta in vantaggio su rigore al Santiago Bernabeu (Robert Lewandowski al 53’). Ma da lì in avanti succede di tutto e di più. I tedeschi portano la sfida ai supplementari, però Kassai li frena. Prima espellendo Vidal per un fallo nemmeno commesso. Poi convalidando un gol in fuorigioco palese di Cristiano Ronaldo. Fino a quel giorno, Ancelotti non era affatto convinto della necessità della VAR. Dopo quella partita, chiosò amaro: "È giunto il momento di introdurre la moviola in campo". Inevitabile che il nervo fosse ancora scoperto alla vigilia di Napoli-Liverpool.

Klopp? Soltanto un grande brivido...

La sfida di questa sera al San Paolo riporta alla memoria di Ancelotti anche un altro momento di grande tensione, quello che lo lega al tecnico dei Reds. I due si sono incrociati soltanto in due partite di Champions League: i quarti di finale dell’edizione 2013-14. Il Real Madrid ridicolizzò il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp vincendo 3-0 nell’andata del Bernabeu. Ma, al ritorno in Germania, fu sul punto di gettare alle ortiche la qualificazione. Dopo 37’, infatti, i Merengues erano già sotto di due gol per via di una doppietta di Marko Reus. Soltanto un pizzico di fortuna riuscì a portare il Real al turno successivo, sulla strada verso il trionfo di Lisbona. L’ultima Champions League alzata da Ancelotti, la terza in una carriera memorabile.
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