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Champions League, Le 5 verità di Juventus-Zenit: intensità giusta, Dybala e Chiesa i fari

Enrico Turcato

Aggiornato 03/11/2021 alle 13:50 GMT+1

CHAMPIONS LEAGUE - Qualificazione agli ottavi di finale ottenuta dalla Juventus, che peró ora deve blindare il primo posto. Dybala e Chiesa hanno riacceso la luce: le ambizioni bianconere passano da loro. Ritmo, coraggio e intensitá che la Juve ora deve rimettere sul campionato, a partire dal prossimo impegno con la Fiorentina.

Dybala mentre batte il rigore in Juventus-Zenit San Pietroburgo - Champions League 2021/2022

Credit Foto Getty Images

Juventus-Zenit San Pietroburgo, match valido per la 4a giornata di Champions League 2021/22, si é concluso con il punteggio di 4-2. In gol Dybala (doppietta), Chiesa e Morata. Qui l'analisi del match in cinque punti.

1) La stagione della Juventus passa da Paulo Dybala e Federico Chiesa

Il numero 10 e il numero 22. Si sono presi sulle spalle la Juventus e l'hanno trascinata fuori dalla crisi, imponendosi come assoluti protagonisti nella vittoria sullo Zenit San Pietroburgo. Non solo con la loro tecnica e la loro velocità, soprattutto con la loro personalità. Dybala ha messo a segno una doppietta, ha mandato in gol Morata, ha tirato otto volte, ha omaggiato Platini. Chiesa si è procurato il rigore, ha messo a referto il sesto gol nelle ultime sette presenze di Champions, ha strappato e accelerato come nelle sue serate migliori. Gran parte della stagione bianconera passa da loro due, inutile girarci intorno. Insieme, uniti e funzionali, offrono un potenziale straordinario, fuori dall'ordinario. Tradotto? Fanno la differenza.
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2) Intensità, coraggio e ritmo, Juve molto diversa da quella vista in campionato

Una Juventus arrembante, sin da subito, all'attacco, convinta, decisa nei contrasti, con ritmo, intensità e voglia. La domanda sorge spontanea? Perché contro Sassuolo e Verona abbiamo visto un'altra squadra? Perché in questo inizio di stagione la Juventus non ha affrontato tutte le gare con questo piglio, ma solo quelle europee? Mistero irrisolto, ma la strada deve essere tracciata. La Juventus ha margine per migliorare, per essere più coraggiosa, per aggredire in questo modo le partite anche contro le squadre medio-piccole in Italia.
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L'esultanza dei giocatori della Juventus durante Juventus-Zenit - Champions League 2021-22

Credit Foto Getty Images

3) Ottavi raggiunti, ora serve il primo posto

Blindata la qualificazione, non è affatto terminato il girone della Juventus. Considerando che alcune delle favorite, dal Liverpool al Bayern Monaco, dal PSG al Real Madrid, potrebbero chiudere al primo posto il loro raggruppamento, per la squadra di Allegri sarà fondamentale non perdere con due gol di scarto nel prossimo turno a Londra per evitare di subire un sorpasso finale. Qualificarsi da primi o da secondi nel girone fa comunque differenza, anche se va rimarcato che nelle ultime due stagioni la Juventus è uscita con Porto e Lione, squadre sulla carta più deboli dei bianconeri.
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4) Occhio ad Azmoun, un parametro zero che fa gola a tante

Lo hanno contattato negli scorsi mesi Roma e Lazio, lo seguono diverse altre grandi squadre europee. Questo 26enne iraniano ha qualità, ha una buona base tecnica e si libera a zero a giugno. Lo Zenit è ormai consapevole di perdere un suo capitale, lui comunque continua a fare il suo dovere: nove gol in 16 presenze stagionali con quello segnato nel recupero alla Juventus. Un elemento valido, che potrebbe fare bene anche in Serie A.

5) Reazione perfetta, ora l'esame Fiorentina

La reazione alle sconfitte con Sassuolo e Verona è arrivata per la Juventus. La vittoria sullo Zenit sicuramente ridà un po' di entusiasmo e serenità al depresso ambiente bianconero. Il treno per lo Scudetto sembra ormai definitivamente andato, ma la squadra di Allegri deve tornare a fare bene anche in Serie A, visto che la zona Champions deve rimanere un obiettivo da raggiungere. Ora c'è subito l'insidiosa Fiorentina di Italiano, prima di Lazio e Atalanta. Tre partite che lasceranno il segno sulle ambizioni bianconere.
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