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Champions, da Mbappé a Lewandowski, da Mané a Klopp: perché l'urna è stata shock per Juventus, Inter, Milan e Napoli

Simone Eterno

Aggiornato 25/08/2022 alle 21:47 GMT+2

CHAMPIONS LEAGUE - Napoli, Inter e Juventus hanno pescato male. Va un po' meglio al Milan, che ha riscattato dopo l'incubo della passata stagione. Tra curiosità statistiche e una breve analisi, diamo uno sguardo alle avversarie e ai precedenti dei 4 giorni di Champions League 2022/23 di Milan, Inter, Napoli e Juventus.

Raheem Sterling, Sadio Mané, Robert Lewandowski, Kylian Mbappé, Mohamed Salah: alcuni dei top player che si troveranno sulla propria strada Juventus, Inter, Milan e Napoli

Credit Foto Getty Images

Non è stata un’urna benevola quella dei sorteggi della prossima edizione di UEFA Champions League, stagione 2022/23. Da Istanbul viene fuori un quadro piuttosto complicato per almeno 3 delle 4 partecipanti a questa competizione, che si trovano a dover affrontare gironi particolarmente complicati. E’ il caso di Napoli e Inter, che partendo dalla terza fascia hanno pescato veramente male; ma anche della Juventus, che dalla seconda fascia non è stata molto fortunata. Discorso diverso per il Milan, a cui è andata decisamente meglio delle altre 3: i rossoneri, pur partendo da campioni e quindi dalla prima fascia, sono comunque riusciti a evitare le mine vaganti principali che dalla riforma di questo format – ovvero da quando le fasce non sono più divise in base al puro ranking, ma la prima fascia diventa dei singoli campioni nazionali più la vincitrice dell’Europa League – ha creato inevitabilmente una Champions League con partite di maggior spessore fin dall’inizio. Andiamo a vedere dunque gruppo per gruppo le insidie delle italiane e qualche curiosità statistica.

Gruppo A: Napoli, non c’è una partita facile

Ajax, Liverpool e Rangers. La squadra di Luciano Spalletti pesca i campioni d’Olanda, il Liverpool vice campione d’Europa e i Glasgow Rangers finalista dell'ultima edizione di Europa League, al ritorno in Champions 12 anni dopo l’ultima volta. E’ un girone di grande fascino, specialmente per i tifosi che amano andare allo stadio: il Maradona, Ibrox, Anfield e l’Amsterdam Arena sono 4 impianti caldissimi e pronti a farsi sentire, specialmente nelle notti europee. Il problema per il Napoli è che in una stagione così concentrata – si finirà a novembre – sarà impossibile avere la partita “più semplice”. Non c’è l’avversaria più abbordabile qui dentro e saranno 6 match estremamente delicati da dover gestire. Il Liverpool è l'ovvia favorita; e per gli azzurri è diventata una sorta di classico: già incontrato in Champions nel 2019 e nel 2018, così come in un’edizione di Europa League del 2010. La curiosità è che al Maradona, con i Reds, il Napoli è imbattuto: uno 0-0 nel 2010, poi due vittorie contro la squadra di Klopp, per 1-0 nel 2018 e per 2-0 nel 2019. Nessun precedente recente invece con Ajax e Rangers: con gli olandesi il Napoli giocò solo 52 anni fa in Coppa delle Fiere, era il 1970 ed era un altro calcio.
Le chance di qualificazione ci sono, ma sono quelle di un gruppo dove bisognerà sudarsi ogni singolo punto. Insomma: non è andata benissimo a Spalletti e i suoi, ma certamente il Napoli ha le carte in regola dal punto di vista tecnico per giocarsela.
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Alisson Becker salva su Aradiusz Milik nella sfida fra Liverpool e Napoli, dell'11 dicembre 2018 ad Andield

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Gruppo C: Inter da incubo, Barcellona e Bayern

Pesca malissimo l’Inter che trova Bayern Monaco e Barcellona. Non c’è grande bisogno di presentazioni. Il Barça, nonostante tutti i guai economici di un’estate a livello gestionale estremante complicata per quanto riguarda i conti, è riuscita a ingaggiare comunque dei fenomeni come Robert Lewandowski. Il Bayern Monaco è un’assoluta corazzata che pur avendo perso proprio il bomber polacco, non sembra nel suo inizio di stagione aver avuto problemi in Bundesliga: 15 gol segnati e solo uno subito nelle prime tre partite, 9 punti e la solita chiara indicazione a tutte le altre squadre tedesche. C’è poi un discorso statistico: una vittoria in 10 incroci per i nerazzurri in Champions contro il Barça, nella famosa semifinale d’andata del 2010.
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Sneijder - Inter-Barcellona 2010

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Va un po’ meglio col Bayern: l’ultimo incrocio resta quell’ottavo della Champions 2011 dove i nerazzurri passarono a Monaco di Baviera con gol di Pandev. Due ulteriori dati statistici che sono un po' la summa delle difficoltà che l'Inter si troverà davanti: nelle ultime 4 edizioni di Champions, il Bayern Monaco, nella fase a gironi, ha collezionato 21 vittorie e 3 pareggi. E poi occhio a Levandowski, oggi in Catalogna: nelle ultime 4 fasi a gironi, 30 gol in 21 partite. Fondamentale per l’Inter sarà evitare passi falsi con la cenerentola Viktoria Plzen, fare 6 punti lì e vedere cosa verrà fuori dai vari incroci diretti. E’ un girone della morte, ma l’avere una squadra teoricamente così inferiore potrebbe rendere il gruppo meno impossibile di quanto sembri. A patto, ovviamente, di riuscire a strappare poi almeno una vittoria contro Bayern o Barça.

Gruppo E: dopo l’incubo il Milan può tornare a sognare

Chelsea, Salisburgo e Dinamo Zagabria. Decisamente meglio di Liverpool, Atletico Madrid e Porto. Da campioni d’Italia e in prima fascia il Milan ha pescato tutto sommato bene, dimenticandosi l'incubo dell'anno scorso. Qui appare più netto il divario tra le prime due forze e le successive altre due. L’ago della bilancia è ovviamente il Salisburgo, club che ha comunque dimostrato di essere fastidioso. L’anno scorso passò il girone centrando gli ottavi: nel match d’andata contro il Bayern, poi, rimase a lungo in vantaggio, subendo il pareggio solo nel finale. Vietato dunque sottovalutare gli austriaci; così come il Milan dovrà fare punti con la Dinamo Zagabria, passata solo ai supplementari del playoff contro i norvegesi del Bodo ma squadra che tra le sue fila vanta la solita sfilza di talenti prodotti in casa piuttosto interessante. Detto questo, il Milan è una squadra evidentemente superiore a entrambe le due citate e sul discorso teorico di un’ottica di passaggio del turno, non dovrebbero esserci grandi problemi. Poi, certo, c'è il Chelsea. Campione d’Europa nel 2021, i Blues si sono rinnovati e proprio in questi giorni stanno spingendo – così racconta radiomercato – per provare a strappare Rafael Leao ai rossoneri. Ecco, al Milan, un giocatore come Leao, in questo girone, servirà eccome. Vietato perdere pedine importanti in ottica di un ritorno agli ottavi di finale di Champions League: un traguardo che ai rossoneri manca ormai dalla gestione Massimiliano Allegri.
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Stefano Pioli durante Milan-Liverpool - Champions League 2021-22

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Gruppo H: Mbappé, Neymar e Messi per la Juve

PSG, Benfica e Maccabi Haifa. E’ un girone molto complicato anche quello della Juventus. Inutile sottolineare la forza del PSG. Ad attendere la squadra di Allegri c’è il tridente atomico Mbappé-Messi-Neymar. La Juve è imbattuta nella sua storia contro i parigini ma la statistica in questo caso è irrilevante: l’ultimo incrocio è quello del 1997 in Supercoppa Europea. Il PSG a marca qatariana non era nemmeno l'embrione di un progetto. Più rilevante invece potrebbe essere il dato riguardante il Benfica. Una sorta di bestia nera per la Juventus, che ancora ricorda l’ultimo – amaro – incrocio nella semifinale di Europa League 2014: la finale si sarebbe giocata a Torino e i lusitani riuscirono a fermare la Juve di Conte. Ecco, la Juventus ha perso 4 dei 6 incroci europei giocati nella sua storia contro le aquile di Lisbona.
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La Juventus di Antonio Conte eliminata dal Benfica nella semifinale di ritorno di Europa League 2014: la finale si sarebbe giocata allo Juventus Stadi

Credit Foto AFP

Ma al di là di tutto questo, c’è il valore tecnico di una squadra che non si discute e che non a caso lo scorso anno si spinse fino ai quarti di finale di questa competizione, eliminata solo dal Liverpool poi finalista. Ci sono insomma 4 partite di enorme difficoltà per la squadra di Allegri, a cui aggiungere l’incognita Maccabi Haifa. Gli israeliani sono entrati in Champions grazie a un gol all’ultimo minuto sul campo della Stella Rossa di Stankovic recuperando da una situazione di 2-0 di svantaggio. Prima ancora avevano nettamente superato l’Olympiacos così come i ciprioti dell’Apollon. Insomma, arrivano caldi in un girone della morte ma reduci da 6 partite già giocate in questa competizione. Per quanto mostrato sono una squadra tosta e che soprattutto non va in panico o si dà per vinta quando va sotto. Il tasso tecnico è ovviamente differente, ma viste anche le difficoltà a esprimesi dell’attuale Juventus, è un impegno da non sottovalutare e che fa del girone della Juventus tutt'altro che le mezze passeggiate delle recenti stagioni precedenti.
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Mbappe, Messi, Neymar

Credit Foto Getty Images

Le date della fase a gironi: 6 giornate in meno di due mesi

  • 6-7 settembre: prima giornata
  • 13-14 settembre: seconda giornata
  • 4-5 ottobre: terza giornata
  • 11-12 ottobre: quarta giornata
  • 25-26 ottobre: quinta giornata
  • 1-2 novembre: sesta giornata
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