Ceferin (presidente UEFA): ""Finale di Champions in Arabia? Mai durante il mio mandato ma non ci sarò in eterno"

Dopo la lunga intervista al The Guardian nella quale trattava dei tempi più vari, tra i quali la lettera di dimissioni presentata ad inizio settimana da Zvonimir Boban e la sentenza della Corte Europea che ha riaperto le possibilità della nascita di una Superlega alternativa, il numero uno della UEFA Aleksander Ceferin è intervenuto ad Amburgo al congresso Spobis sullo sport business. Rivolto ai media tedeschi presenti, Ceferin ha chiuso in maniera perentoria le porte ad una possibile finale di Champions League in Arabia Saudita. "Mai, almeno durante il mio mandato. Ma non sarò qui per sempre" ha sentenziato il presidente della UEFA che non intendere seguire dunque la tendenza del momento. Ormai da qualche anno infatti, è uso frequente di alcune ferederazioni europee disputare le proprie competizioni in Arabia Saudita. Le ultime, in ordine di tempo, Spagna e Italia che hanno organizzato le rispettive Supercoppe a Riad con risultati in termini di pubblico non sempre eccezionali.

"Credo che il loro approccio al calcio sia sbagliato" afferma Ceferin "Non mi sembra che stiano facendo crescere i giovani, ad esempio. Hanno provato a fare la stessa cosa in Cina e non è finita molto bene". Il numero uno del calcio europeo ha detto di non temere l'Arabia Saudita che, a suon di soldi, punta a diventarare una potenza del calcio mondiale. "Il calcio è una di quelle cose che non si possono comprare" è il pensiero di Ceferin "I tifosi europei seguono i club, le proprie nazionali e i propri campionati, non i calciatori. Provate a chiedere ai tifosi in Germania se gradirebbero essere pagati per sostenere un altro club".