Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Champions League - Le 5 verità di Union Berlino-Napoli 0-1: Kvaratskhelia è tornato, Raspadori non sente la pressione

Stefano Silvestri

Pubblicato 25/10/2023 alle 07:23 GMT+2

CHAMPIONS LEAGUE - Gli azzurri trovano continuità grazie al rinato georgiano e al killer instinct di Raspadori, che dimostra di non avvertire il peso di dover sostituire Osimhen. Per i tedeschi, invece, è una stagione da dimenticare. Con o senza Bonucci.

Guardiola mette le mani avanti: “Impossibile ripetere il triplete”

Union Berlino-Napoli, match valido per la terza giornata dei gironi di Champions League, è terminato sul punteggio di 0-1, frutto della rete messa a segno al 65' da Giacomo Raspadori. Gara arbitrata dal bosniaco Irfan Peljto. Con questo risultato il Napoli resta da solo al secondo posto con 6 punti, alle spalle del Real Madrid che ne ha 9 ed è a punteggio pieno.
Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la partita dell'An der Alten Försterei di Berlino.

1) Napoli poco ispirato ma vincente: così si trova continuità

Due vittorie di fila. A piccoli passi, il Napoli sta ritrovando serenità e nervi saldi. Ovvero tutto quel che era mancato nelle settimane precedenti, e che dopo la pessima battuta d'arresto interna contro la Fiorentina era sfociato in una richiesta quasi unanime di esonero di Rudi Garcia. Il francese si tiene stretta la propria panchina, gli azzurri si tengono stretto il desiderio di essere ancora protagonisti sia in campionato che in Europa. Anche senza entusiasmare, come accaduto a Berlino: gol a parte, Kvaratskhelia e compagni non hanno calciato verso la porta di Ronnow neppure una volta. Problemi? Nessuno, a patto che si vinca. La continuità di risultati, componente fondamentale in ogni fase della stagione, si può trovare anche così.
picture

Meret-Natan, Union Berlino-Napoli

Credit Foto Getty Images

2) Sì, Kvaratskhelia è davvero tornato

C'erano pochi dubbi su chi fosse davvero Khvicha Kvaratskhelia: se il fenomeno della cavalcata Scudetto oppure l'esterno “normale” e un po' opaco delle prime settimane di questa stagione. E quei pochi dubbi sono stati definitivamente fugati dal georgiano. Di nuovo uomo copertina, di nuovo simbolo di un Napoli che prova a trovare continuità sia in campionato che in Champions League. Poco da fare: se gira lui, gira l'intera squadra. Dopo la doppietta di Verona, ecco il perfetto assist vincente per Raspadori. E in precedenza era stato sempre lui a creare le situazioni più interessanti nel contesto di una gara poco entusiasmante. Bentornato. Davvero.
picture

Kvicha Kvaratskhelia in azione in Union Berlino-Napoli

Credit Foto Getty Images

3) La sfrontatezza di Raspadori: un bel calcio alla pressione

Giacomo Raspadori è uno che non ha paura di nulla. Nemmeno di prendersi la maglia numero 10 della Nazionale. E nemmeno di convivere con l'enorme pressione di sostituire l'insostituibile Victor Osimhen, giocando peraltro in un ruolo, quello della punta centrale, che non sarebbe esattamente nelle proprie corde. Jack ha 23 anni e la sfrontatezza dei grandi. Di quelli su cui puoi contare anche nelle situazioni di emergenza. E questa lo è, altroché, perché se devi fare a meno del capocannoniere dello scorso campionato è un problema mica da ridere. La soluzione? Proprio Raspadori: assist pennellato per Politano a Verona, gol decisivo a Berlino. Gerarchie definite: ora lui è il titolare, Simeone l'alternativa a partita in corso.

4) Passo indietro di Cajuste: per tenersi il posto serve di più

La bella prestazione di Verona non è stata replicata. Passo indietro per Jens-Lys Cajuste, ripiombato nei problemi di ambientamento che ne avevano ritardato l'inserimento nei meccanismi del Napoli. Lento, impreciso e a tratti pure svagato lo svedese, uno dei più negativi della squadra di Garcia. Scontato pensare che Anguissa, uno degli intoccabili dello Scudetto spallettiano, possa riprendersi il posto appena tornerà abile e arruolabile dall'infortunio muscolare rimediato contro la Fiorentina. Anche perché, per tenersi una maglia da titolare, serve molto di più rispetto a ciò che ha mostrato l'ex Reims a Berlino.
picture

Cajuste, Union Berlino-Napoli

Credit Foto Getty Images

5) Union Berlino di nuovo ko: è davvero una stagione da dimenticare

E fanno nove. Nove sconfitte di fila tra campionato e Champions League, un'enormità. L'Union Berlino, di colpo, si è dissolta. Da sorpresa delle ultime annate in Germania a peggior squadra d'Europa, risultati recenti alla mano, il passo è stato piuttosto breve e decisamente scioccante. A nulla è servito lasciare in panchina per tutti i 90 minuti Leonardo Bonucci, che avrebbe chiesto un incontro con l'allenatore Fischer per esprimere la propria insoddisfazione: i tedeschi sono generosi, hanno buoni sprazzi di rapidità, ma poche idee e poco peso offensivo nonostante il frizzante Becker. La sensazione netta è che il Napoli, Braga permettendo, abbia la strada spianata verso gli ottavi.
picture

Garcia: "So che i tifosi fanno rinunce per esserci, solo ammirazione"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità