Champions League - PSG-Milan: Leao e Mbappé, statistiche e numeri a confronto. Gol, assist e presenze

Rafael Leao sta vivendo un momento molto particolare al Milan. Pur essendo riconosciuto all'unanimità come l'unico tra i rossoneri in grado di cambiare da solo il volto di una partita, il portoghese si trova immerso suo malgrado in una sorta di limbo. La maglia numero 10 sulle spalle e il recente rinnovo di contratto hanno infatti aumentato ancora di più le aspettative nei suoi confronti: i passaggi a vuoto (vedi la partita col Newcastle) gli vengono perdonati molto meno rispetto al passato e il suo rendimento viene a volte analizzato in maniera persino maniacale. Niente di strano e niente di particolarmente sbagliato: stiamo parlando di un giocatore di 24 anni che ha già fatto vedere tanto, ma che certamente ha ancora ampi margini di miglioramento. Attenzione, però, a non forzare la mano e a non esagerare. Un esempio: PSG-Milan di questa sera viene letto anche come un duello tra Leao e Mbappé. Molto semplicemente non può essere così. E vi spieghiamo perché.

Accostare i due è un esercizio fuorviante, che ha poco fondamento sia dal punto di vista numerico che tecnico. Stiamo infatti parlando di due giocatori che hanno carature diverse. Da una parte c'è Leao, senza ombra di dubbio uno dei giocatori più forti e importanti della nostra Serie A, ma che in campo internazionale non ha ancora espresso a pieno le proprie potenzialità. Dall'altra abbiamo Mbappé, un calciatore epocale che, pur avendo solo un anno in più di Leao, vanta già un palmares da capogiro. Mettere i due sullo stesso piano, quindi, ha poco senso e ha l'unico effetto di appesantire Leao di un ulteriore fardello di cui è impossibile farsi carico. Non solo per lui, ma quasi per chiunque. Mbappé, detto in parole ancora più semplici, appartiene a un'altra categoria.

Anche dal punto di vista tecnico, il paragone fa fatica a stare in piedi. Leao è un attaccante esterno che ama partire in velocità palla al piede, che si esprime al top solo se viene utilizzato largo a sinistra e che mal digerisce altre collocazioni. Mbappé, al contrario, può giocare praticamente su tutto il fronte d'attacco senza che il suo rendimento cali minimamente. Il francese è un trascinatore, Leao un giocatore eccezionale che, tuttavia, deve ancora compiere il salto di qualità a livello internazionale (2 gol in 17 partite di Champions League sono oggettivamente pochi). Detto questo, però, non si deve in alcun modo pretendere che il portoghese diventi una macchina da gol: non lo è e - proprio in virtù delle sue caratteristiche - molto probabilmente non lo diventerà mai.