VIDEO - Jannik Sinner a San Siro per Milan-Dortmund, l'omaggio del pubblico fra striscioni e cori: "Emozione pazzesca"

Stefano Pioli nella conferenza stampa prepartita che ha preceduto la sfida contro il Borussia Dortmund (qui la DIRETTA SCRITTA) ha spronato i suoi ragazzi ad avere la grinta di Jannik Sinner e proprio l’eroe del trionfo azzurro in Coppa Davis a Malaga è l’ospite d’onore di questa sfida in cui il Diavolo si gioca tantissimo del suo futuro nell’Europa che conta. Grande tifoso rossonero, il 22enne di San Candido nel prepartita è stato presentato dallo speaker al pubblico sulle tribune, ringraziando per la calda accoglienza, augurando una buona serata e gridando un ‘Forza Milan’ a cui la Curva Sud ha risposto srotolando uno striscione con impresso ‘Jannik Sinner, la Sud ti rende onore’ e ritmando cori per il numero 4 del mondo che è apparso emozionato e piacevolmente sorpreso dalla ovazione della frangia più caldo del tifo rossonero, come ha ammesso candidamente ai microfoni di Sky Sport.

"I cori della Sud? Questa è un'emozione che non ti so dire, pazzesca, sono tanto positivo. Ma ripeto siamo qua per sostenere la squadra, è una partita importante e voglio sostenere i ragazzi. Ho ventidue anni, mi fa tanto piacere avere attorno questo affetto ma so che ho tanto da lavorare. Pioli ha detto che sono un esempio per i suoi calciatori? La cosa più importante è rimanere uguali come persone: non importa quanto uno vince, bisogna sempre continuare a lavorare. Sono arrivato numero 4 al mondo e vinto la Coppa Davis ma nella mia testa voglio solo continuare a lavorare. Questo ti fa crescere anche come persona. Mi fa piacere che dicono che sono un bravo ragazzo o un esempio ma so che posso imparare ancora tanto: parlare con voi, con Stefano Pioli, mi fa migliorare”.

Sinner, accompagnato dalla fidanzata Maria Braccini, nel corso del prepartita ha avuto anche il piacere di scambiare qualche parola con Zlatan Ibrahimovic, presente allo stadio per questo match così delicato, e di intrattenersi pure con il patron Gerry Cardinale e l’ad Giorgio Furlani.