Le 5 verità di Bruges-Atalanta: arbitro e VAR inconcepibili, ma la Dea deve fare meglio
Aggiornato 13/02/2025 alle 08:45 GMT+1
CHAMPIONS LEAGUE - Gasperini furioso per l'episodio chiave, ma l'Atalanta con il Bruges ha faticato molto. Tanti giovani da tenere d'occhio nel Bruges, alla Dea mancano gli spunti di Lookman. E ora rischia l'eliminazione.
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Bruges-Atalanta, match valido per l’andata dei playoff di Champions League 24-25, si è concluso 2-1. Decisivo il contestato rigore di Nilsson nel recupero. Vediamo insieme l'analisi del match in 5 punti distinti.
1) Se quello di Hien è fallo, parliamo di un altro sport
Partiamo dalla fine. E quindi da quel folle rigore concesso. Hien difende il pallone, è anticipo e inavvertitamente Nilsson con la faccia urta il suo braccio. Un penalty incomprensibile, esagerato, senza senso quello fischiato dal turco Umut Meler e confermato dal VAR. Se iniziano ad essere sanzionati questi contatti e si cade nella trappola delle urla affannate e di queste sceneggiate dei giocatori d’attacco, allora il calcio non è più calcio e non ha nemmeno più molto senso inteso in quanto sport. L’Atalanta è arrabbiatissima, ma l’UEFA dovrebbe fare una riflessione generale sul tema.
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Gasperini protesta durante Bruges-Atalanta - Champions League 2024/2025
Credit Foto Imago
2) Dea sorpresa e aggredita: ora rischia l’eliminazione
Tralasciando l’episodio finale che è costato il 2-1, va anche sottolineato come l’Atalanta nella trasferta in Belgio abbia faticato enormemente. La squadra di Gasperini è stata frastornata dal pressing feroce del Bruges, ha disputato un brutto primo tempo e non è riuscita a brillare nemmeno nella ripresa. Ribaltare questa sconfitta non sarà sicuramente semplice al Gewiss, proprio perché il Bruges ha dimostrato di poter tenere testa al ritmo della Dea.
3) Bruges giovane, pimpante, organizzato
Si era già intuito nelle sfide contro Milan e Juventus. Non scherza la squadra di Hayen. Non scherza affatto. E al di là del penalty finale, aveva giocato una partita di assoluto spessore contro l’Atalanta. Aggredendo, giocando a viso aperto, muovendosi con ordine e intensità. Quella belga era ed è una formazione da temere e rispettare, visto che ha anche ottime individualità. Sarà dura batterla a Bergamo.
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Ferran Jutlga esulta dopo il gol in Bruges-Atalanta, playoff Champions League 2024/25
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4) Talbi, De Cuyper, Ordonez: nomi da segnarsi
Un 2005, un 2000 e un 2004. Ruoli diversi, ma uguale bravura. Talbi è il più giovane, ha fornito l’assist a Jutgla, ha giocato una gara di altissimo livello come laterale di centrocampo a destra. De Cuyper è un terzino sinistro, che sa calciare molto bene, anche da fermo. Ha visione e sa difendere. Ordonez è un centrale difensivo già adocchiato dai principali top club europei. Sono giovani, pronti, interessanti. Gente che contribuisce a rendere molto insidioso questo Bruges.
5) Manca tantissimo Ademola Lookman all’Atalanta
Sarà banale e scontato, ma un giocatore del genere manca tantissimo all’Atalanta. Anche perché Gasperini non dispone di un vero sostituto. Nessuno che ha quel cambio passo, quell’imprevedibilità, quella capacità di volare verso la porta avversaria. Recuperarlo per il ritorno appare complicato e così l’Atalanta dovrà inventarsi qualcosa di diverso a Bergamo. Solo Retegui e De Ketelaere non basteranno.
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