Le 5 verità di Juventus-Stoccarda 0-1: Vlahovic e Yildiz spenti, Perin baluardo, Conceiçao è imprescindibile

CHAMPIONS LEAGUE - La Juventus stecca malamente in casa contro lo Stoccarda in una serata da dimenticare. I tedeschi vincono 1-0 ma il risultato avrebbe potuto essere molto peggiore per la Vecchia Signora. Arriva la prima sconfitta ufficiale per Thiago Motta sulla panchina bianconera e ciò da sfogo a parecchi dubbi riguardanti Vlahovic, Yildiz e il gioco bianconero.

Thiago Motta: "Questa Juve è una squadra umile: può migliorarsi in tutto"

Video credit: Eurosport

Juventus-Stoccarda, match valido per la 3ª giornata di Champions League 2024-2025, è terminato sul risultato di 0-1, frutto della rete decisiva in pieno recupero di El Bilal Touré. Lo Stoccarda vince la prima partita della sua Champions League, mentre la Juventus incassa la sua prima sconfitta. Che cosa ci ha lasciato l'incontro dell'Allianz Stadium? Scopriamolo analizzando la partita in cinque punti, ovvero attraverso le cinque verità.

1) Lo Stoccarda domina: parata di talenti a Torino

Lo Stoccarda - che nelle prime due giornate di Champions League aveva raccolto molto meno rispetto a quanto avrebbe meritato - arriva a Torino e domina la partita dal primo all'ultimo minuto. La formazione tedesca ingabbia il macchinoso fraseggio della Juventus grazie a un pressing efficace, portato con tanti uomini. Là davanti poi è spettacolo puro: Deniz Undav, Ermedin Demirovic, Enzo Millot, Angelo Stiller e compagni creano combinazioni sontuose frutto di preparazione e di sincronismi perfetti. Gli attaccanti vengono supportati benissimo anche dagli esterni: in tutto ciò Jamie Leweling funge da jolly. Tutti questi talenti frutteranno parecchi milioni se rivenduti e se resteranno allo Stoccarda i tifosi del VfB potranno godere di un calcio scintillante. Oggi - complice la soporifera manovra bianconera - i tedeschi non hanno concesso granché dietro. Il 10-1 in favore dei tedeschi nella statistica riguardante i tiri in porta è emblematico. Sicuramente la Vecchia Signora è stata distratta ma - a onor del vero - bisogna dare merito alla squadra ospite di aver disputato una partita sontuosa, che sicuramente dà credito al lavoro di Sebastian Hoeness e che può rilanciare il VfB dopo un avvio di stagione pieno di sfortuna e complicazioni. Tra le outsider di questa nuova Champions League occorre prestare attenzione ai tedeschi.

2) Perin non basta a tenere a galla la Juventus

Chi non avesse visto la partita potrebbe pensare che lo 0-1 al 90'+2' targato El Bilal Touré sia frutto di mera sfortuna. Invece no: oggi la Juventus avrebbe potuto incassare tranquillamente un tris o un poker, se non fosse stato per Mattia Perin. Il portiere bianconero, vice di Michele Di Gregorio squalificato, si cimenta in almeno tre parate pazzesche, tra cui quella sul rigore calciato da Millot. Perin mette pezze qua e là a una fase difensiva della Juventus che offre molte meno certezze rispetto al solito, sia per vie centrali che sulle corsie esterne. La buona sorte in svariate situazioni ha anche favorito la Vecchia Signora. Perin è l'unico a salvarsi, assieme forse al subentrato Timothy Weah, in una serata difficile da commentare. La Juventus ha un dannato bisogno di alzare il ritmo del proprio fraseggio e di liberarsi totalmente dalle catene del passato. La doppia ammonizione in tre minuti di Danilo potrebbe averlo segnato definitivamente per il resto del corso targato Thiago Motta. Per chi non l'avesse capito però, Perin è un signor giocatore e a brevissimo firmerà il rinnovo contrattuale con i bianconeri. La Juventus avrebbe meritato una sconfitta ben più ampia, Perin non avrebbe meritato di incassare quel gol al 90'+2'.
picture

Perin: "Sconfitta che ci servirà da lezione, con l'Inter sarà stimolante perché..."

Video credit: Eurosport

3) Yildiz, potenziale fuoriclasse o giocatorino: chi è veramente?

Una delle tante incognite della Juventus di stasera riguarda Kenan Yildiz. Il giocatore turco, con la maglia numero 10 sulle spalle, ha effettuato un solo tiro nello specchio della porta. Si tratta dell'unica conclusione - affatto irresistibile - nello specchio della porta avversaria delle ultime cinque partite. Sicuramente la proposta di gioco stagnante della Juventus non lo aiuta ma c'è la sensazione che possa e debba fare molto di più. Ora, non è corretto stroncare per qualche partita storta un ragazzo che ha una carriera davanti e un talento sconfinato. Detto ciò Yildiz deve imparare a essere più incisivo: nella serata di oggi le palle perse banali e gli errori tecnici sono stati parecchi. La maglia numero 10 richiede una manifestazione extra di personalità e lui non la sta avendo. Il tempo per rifarsi c'è ma i campioni si vedono nei momenti in cui la squadra va in difficoltà e lui - né stasera né in tante altre occasioni simili - ha dato l'impressione di poter caricarsi la squadra sulle spalle. Al momento Thiago Motta e l'ambiente bianconero gli danno fiducia ma per quanto ancora?
picture

Kenan Yildiz, Juventus

Credit Foto Getty Images

4) Vlahovic non pervenuto, il gioco della Juventus nemmeno

Se Yildiz non è stato brillante, Dusan Vlahovic si è rivelato nullo. L'attaccante serbo è un giocatore incostante, però questo rendimento non si spiega. Al netto della sostituzione non è possibile che il Vlahovic di stasera sia lo stesso che ha distrutto il Lipsia. Da quando è arrivato alla Juventus continua a vivere periodi più o meno lunghi sulle montagne russe. Questo non fa bene né a lui né ai bianconeri. Il gioco con Massimiliano Allegri non esisteva, con Thiago Motta si sviluppa ancora a fatica. Lui - nervoso - cerca di dare una mano in difesa e sacrificarsi ma in attacco è più fermo rispetto ai compagni e non si aiuta. Oggi ha toccato pochissimi palloni e ha perso anche diversi contrasti aerei. Come detto per Yildiz ha bisogno di muoversi di più in campo per fornire più tracce di gioco ai compagni, che già faticano. Altrimenti questa Juventus continuerà ad assomigliare ad un cane che si morde la coda.

5) Francisco Conceição è l'unico bianconero che crea superiorità palla al piede

Chi legge questo titolo penserà che la prestazione di Francisco Conceição sia stata buona. Non è proprio così: il portoghese ha fatto tanta fatica, come i suoi compagni ma è l'unico giocatore della Juventus in grado di creare situazioni di superiorità numerica per i bianconeri. L'ex Porto improvvisa e spesso fa muovere le difese avversarie aprendo gli spazi. Fisicamente è abbastanza gracile e spesso - specialmente in Europa dove il metro arbitrale è meno severo - finisce a terra. Tuttavia, al momento, è l'unica individualità tra i bianconeri che spaventa seriamente le squadre avversarie con le sue giocate. Ha tanto da imparare specialmente in fase di rientro ma anche un Francisco Conceição da sei in pagella per intenderci serve tantissimo a Thiago Motta. Uno dei grossi problemi della Juventus è che i giocatori senza palla stanno troppo fermi o effettuano movimenti prevedibili. Lui sa essere imprevedibile sia con il pallone tra i piedi che senza palla. Se si irrobustisse un po' fisicamente e imparasse ad essere più costante nel corso dei novanta minuti diventerebbe immarcabile.
picture

Ancelotti, idee chiare su Mbappé: "Macchè pressing, deve pensare a far gol"

Video credit: SNTV


Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Match collegati
Juventus
0
1
Stoccarda
Pubblicità
Pubblicità