Le 5 verità di Union Saint-Gilloise-Inter 0-4: l'attacco di Chivu è una sentenza, che differenza con l'anno scorso
Pubblicato 22/10/2025 alle 08:54 GMT+2
CHAMPIONS LEAGUE - Lautaro Martinez segna quasi sempre, Bonny è centrale, Pio Esposito si è sbloccato anche in Europa, in attesa del ritorno di Thuram: i tempi di Arnautovic e Correa sono lontani. E ora la squadra di Chivu può sognare nuovamente un lungo cammino come quello dell'anno scorso.
Chivu: "L'Inter ha l'obbligo di pensare in grande su tre competizioni"
Video credit: Eurosport
Union Saint-Gilloise-Inter, match valido per la terza giornata della Fase Campionato di Champions League, è terminato sul punteggio di 0-4, frutto delle reti di Dumfries e Lautaro Martinez nel primo tempo, di Calhanoglu su rigore e Pio Esposito nel secondo. Gara arbitrata dallo svedese Glenn Nyberg.
Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la gara del Lotto Park di Bruxelles.
1) Inter dominante: lotterà per lo Scudetto e può sognare anche la Champions
E sono sette. Il settebello dell’Inter è completo: dopo il ko contro la Juventus, la squadra di Chivu le ha vinte tutte rilanciando pesantemente le proprie ambizioni sia in campionato che in Champions League. Ajax, Sassuolo, Cagliari, Slavia Praga, Cremonese, Roma e Union Saint-Gilloise: nessun avversario è più riuscito a opporsi ai nerazzurri. Che vincono e, molto spesso, convincono pure. Proprio come in Belgio: dopo un avvio complicatissimo, in cui Sommer e Lautaro hanno indossato il mantello dei supererori, in campo si è vista solo una squadra. Troppo netta la distanza tecnica, troppo evidente la superiorità ospite. L’Inter ha insomma assorbito il passaggio di consegne tra Inzaghi e Chivu, il che in un primo momento appariva tutt’altro che scontato, e ancora una volta si ritrova in prima fila per tutto: per tornare a trionfare in patria, ma anche per sognare di nuovo un lungo cammino in Champions League. Le potenzialità ci sono tutte.
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Dumfries esulta per il gol in Union SG-Inter - Champions League 2025/2026
Credit Foto Getty Images
2) L’attacco è una sentenza assoluta: che differenza con l’anno scorso
Lautaro Martinez segna quasi sempre, e se non segna è una notizia. Marcus Thuram è attualmente ai box per un infortunio, ma aveva iniziato benissimo la stagione. Ange-Yoan Bonny era reduce dalla strepitosa prova contro la Cremonese e dal gol decisivo di Roma, in Belgio è entrato e ha sfornato un assist al bacio per Pio Esposito. Il quale, giusto per completare il quadro, ha trovato la sua prima rete in Champions League dopo essersene divorata una in precedenza e aver a sua volta servito Lautaro per lo 0-1. L’attacco dell’Inter, insomma, è una sentenza: chiunque giochi fa bene, segna, fa segnare i compagni. Come in una girandola impazzita. Che differenza con lo scorso anno, quando a ogni assenza di Lautaro e Thuram partivano preghiere spesso non ascoltate, considerando le prestazioni spesso non sufficienti di Marko Arnautovic e Joaquin Correa. Il miglioramento più evidente dell’Inter rispetto al 2024/2025 sta proprio qui.
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Pio Esposito esulta per il gol in Union SG-Inter - Champions League 2025/2026
Credit Foto Getty Images
3) È tornato Dumfries, e per l’Inter è un’ottima notizia
Negli occhi avevamo ancora la stizza dopo la sostituzione contro la Cremonese, ma anche la prestazione complessivamente sottotono di sabato contro la Roma. Un rendimento recente che poco aveva da spartire con il venticinquesimo posto nella classifica del Pallone d’Oro. E invece, a Bruxelles si è rivisto il Denzel Dumfries versione 2024/2025. Anche e soprattutto dal punto di vista dell’impatto offensivo: prima il gol di rapina che ha permesso all’Inter di scacciare definitivamente i fantasmi di un avvio choc, quindi la ripartenza devastante che ha portato al raddoppio di Lautaro Martinez. Come dire che un paio di battute d’arresto altro non erano, appunto, che episodi. Dettaglio: DD è già alla seconda rete in tre partite nel girone, visto che aveva segnato anche allo Slavia Praga nella giornata precedente.
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Dumfries esulta per il gol in Union SG-Inter - Champions League 2025/2026
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4) Sommer, le incertezze di settembre sono state un caso
Ricordate quando Yann Sommer era stato preso di mira dai tifosi nerazzurri, arrivati addirittura a chiederne il panchinamento a favore di Josep Martinez? Anche quelli appaiono tempi lontanissimi, nonostante non si parli che di un mese fa. Da allora l’ex portiere del Bayern ha raddrizzato la barra, ha ritrovato fiducia e concentrazione, è tornato il solito muro. Già a nella prima partita post Juve-Inter, ovvero la gara incriminata, Sommer aveva salvato capra e cavoli contro l’Ajax col punteggio ancora fermo sullo 0-0. Ha poi saltato un paio di partite a favore di Martinez, ma da quando è tornato in campo ha chiuso la porta a doppia mandata: un gol al passivo in quattro partite. E lo zampino lo ha lasciato eccome: sabato a Roma contro Dybala, ieri sera a Bruxelles nei primi minuti di una partita iniziata malissimo dall’Inter. Gara che è poi scivolata sul binario giusto anche grazie a lui.
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Sommer durante Union SG-Inter
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5) Segnali da Zielinski: vuoi vedere che...
In una serata così bella e trionfale, anche Piotr Zielinski ha detto la sua. E non era scontato, considerato come l'ex napoletano si sia dimostrato uno degli incompiuti di Chivu in questo avvio di stagione. L'unica volta in cui aveva giocato dall'inizio, contro lo Slavia Praga alla seconda giornata, non aveva fatto bene. Contro l'Union Saint-Gilloise, al contrario, si è visto il miglior Zielinski fin qui. Intendiamoci: ancora non siamo ai livelli di Napoli e dell'apporto allo Scudetto del 2023. Tutt'altro. Ma i segnali ci sono stati. Bello un assist in area per Lautaro nel primo tempo, così come dal polacco è partita l'azione del poker di Pio Esposito. Anche a questo servono notti del genere: a dare una scossa chi è a corto di fiducia e minutaggio, proprio come lui. Tutto fa brodo per il prosieguo della stagione nerazzurra.
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Chivu: "L'Inter ha l'obbligo di pensare in grande su tre competizioni"
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