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Codice etico, tutto chiaro. Anzi no

Andrea Tabacco

Pubblicato 18/05/2015 alle 19:12 GMT+2

Finalmente abbiamo capito cos'è il codice etico varato da Cesare Prandelli. Prima della conferenza stampa di lunedì, infatti, i confini del regolamento interno della nuova Nazionale erano talmente nebulosi che nemmeno il capitano della squadra, Gigi Buffon, era in grado di descriverne la portata (leggere le dichiarazioni del portiere azzurro per credere).

Eurosport

Credit Foto Eurosport

Prandelli, poi, con la serenità che sempre lo contraddistingue si è presentato davanti ai microfoni e ha chiarito. Se un calciatore si prende un rosso come accaduto a De Rossi e Balotelli, non viene convocato in Nazionale. Ma, attenzione, contrariamente a quanto avevamo creduto tutti leggendo la lista diramata dal ct domenica sera, lo stop vale soltanto un turno.
"La squalifica a Daniele e Mario vale per una partita, il che significa che sabato, di ritorno da Lubiana, potrei convocarli per l'amichevole di martedì in Ucraina", parola di Prandelli. Un chiarimento opportuno, anche perché dopo la "pax" dei primi mesi, il successore di Marcello Lippi ha ora nel mirino le sfide decisive per la qualificazione a Euro 2012. E, ad occhio e croce, si deve preparare a ricevere anche le prime critiche accanite, dopo mesi in cui quasi tutti si sono spesi in lodi sperticate.
Proprio per questo viene da porsi una domanda. Ma è tutto davvero chiaro al riguardo del codice etico? Insomma, se De Rossi e Balotelli avessero fatto quello che hanno fatto a dicembre e non a ridosso delle convocazioni, siamo sicuri che avrebbero pagato per quel gesto? Probabilmente di no, anche se resta moralmente lodevole il fatto che Prandelli non li abbia chiamati per la partita più importante delle prossime due.
I dubbi, in sostanza, restano. Ma una cosa è certa. Prandelli ha ragione quando dice che "vincere non basta e bisogna avere una moralità importante". Proprio per questo è indispensabile anche una certa trasparenza, che chiarisca in tutti i dettagli anche la portata del codice etico. Così come la linea che il ct vuole dare al nuovo corso. Quella battuta su Totti e Del Piero (Prandelli ha ammesso che li avrebbe convocati se si giocasse una partita decisiva) è un autogol che rischia di sminuire tutto il lavoro che il selezionatore sta facendo con le nuove leve.
Forse anche per certe dichiarazioni servirebbe un codice etico…
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