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Veron sogna il colpo

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Pubblicato 15/07/2009 alle 14:39 GMT+2

Attesa estenuante al Mineiro Stadium di Belo Horizonte per la finale di ritorno della Copa Libertadores tra i brasiliani del Cruzeiro e gli argentini dell'Estudiantes, guidati da Juan Sebastian Veron. Favore del pronostico per i padroni di casa: all'andata a La Plata finì 0-0

Dopo dodici anni di astinenza, la Raposa sogna di conquistare il terzo trofeo e raggiungere così il San Paolo, club brasiliano più vincente nella competizione. Wellington Paulista ha fiducia nei compagni: "Spero e credo nel nostro gruppo - confessa l'attaccante alla vigilia - La cosa più importante è vincere: anche uno a zero, sarebbe perfetto. Non mi importa chi andrà a segno, può essere un difensore come Leonardo o Thiago o anche Anderson. Se riescono a fare gol loro va benissimo, sarebbe qualcosa di indimenticabile per tutti noi". Sarà anche sfida nella sfida tra il bomber del Cruzeiro, cinque gol finora, e Mauro Boselli, capocanoniere della Libertadoeres (in compagnia con Rodrigo Teixeira Pereira del Deportivo Cuenca) con sette reti.
Un solo cambio di formazione per Adílson Batista che rimpiazza Anderson con Thiago Heleno, che si è ristabilito dall'infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori nelle ultime settimane. Il Cruzeiro gode del favore del pronostico dopo lo 0-0 dell'andata a La Plata, dvoe tra tensione, polemiche ed emozioni è mancato solo il gol: merito del portiere Fabio, che ha tolto più volte le castagne dal fuoco.
L'Estudiantes ha voglia di lasciare il segno sul palcoscenico più importante del Continente, 39 anni lo storico filotto di vittorie (dal 1968 al 1970). Il tecnico Alejandro Sabella riproporrà in campo la stessa squadra vista nella finale di andata con Juan Manuel Salgueiro e Diego Galvan pronti a subentrare nella ripresa: "Potremmo giocare il match in 90 minuti come in 120 - confessa Sabella - La chiave sarà quella di comandare ed imporre il nostro gioco". Il tecnico teme gli avversari: "Ho visto le loro partite, so che ci presseranno cercando di occupare tutti gli spazi per non farci ragionare e inoltre dovremo stare attenti alla loro tecnica".
Negli argentini sarà regolarmente al suo posto Juan Sebastian Veron, vecchia conoscenza del calcio italiano che con 35 primavere sulle spalle ha ancora una leadership e un classe di livello assoluto. Ma al Mineiro Stadium ci saranno circa 65 mila persone a far sentire l'incitamento alla propria squadra, che a Belo Horizonte ha già sconfitto per 3-0 gli argentini nella fase a gironi (entrambe erano nel gruppo 5): era il 19 febbraio quando Ferdnardinho e la doppietta del neo entrato Kleber annicchilì Veron e compagni.
Il riscatto dell'Estudiantes avvenne due mesi dopo davanti al proprio pubblico con un inatteso poker agli avversari: l'ex centrocampista laziale, Fernandez e l'uno-due di Sánchez Prette fece tornare sulla terra i brasiliani. Ora però siamo all'atto finale, il passato non conta e la sfida rimane in bilico, senza un chiaro padrone.
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