Il River Plate si rifiuta di giocare al Santiago Bernabeu: "Danno per noi e i tifosi"
DaEurosport
Aggiornato 01/12/2018 alle 17:07 GMT+1
Con un comunicato ufficiale del club i Millionarios dicono no al cambio di sede e si oppongono alla decisione di disputare la finale di ritorno di Copa Libertadores a Madrid contro il Boca Juniors.
La decisione presa dalla CONMEBOL, vale a dire giocare la finale di ritorno di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors al Santiago Bernabeu di Madrid il prossimo 9 dicembre alle ore 20:30 italiane, si scontra con il secco rifiuto del River Plate. Abbandonare il Monumental e l'affetto dei propri tifosi non è accettabile per i Millionarios. La squadra biancorossa con un comunicato ufficiale rende noto il suo dissenso e il ricorso alla CONMEBOL:
Il River Plate, dopo aver presentato la propria rimostranza lo scorso 30 novembre alla CONMEBOL, conferma il proprio rifiuto a cambiare sede. Questa decisione distorce le regole della giusta concorrenza, danneggia coloro che hanno già acquistato il biglietto e incide sull'uguaglianza delle condizioni della finale non permettendo di giocare in casa. Gli eventi del 24 novembre, dei quali il club si rammarica, non sono assolutamente di responsabilità della società. 66.000 persone erano presenti allo stadio sabato e sono rimaste dentro per ben otto ore, per poi farvi ritorno anche nella giornata di domenica. A questi spettatori, vista la distanza della nuova sede, viene di fatto impedito di poter assistere alla partita. E' assurdo che un Clasico del calcio argentino non possa disputarsi nel nostro Paese nei giorni nei quali si sta disputando il G20. L'AFA e il calcio argentino non devono permettere a un pugno di violenti di evitare che il Superclasico si giochi nel nostro Paese
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