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"SudAfrica non è Angola"

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Pubblicato 12/01/2010 alle 12:00 GMT+1

Il presidente del Comitato organizzativo del Mondiali 2010 sottoliena che "Quanto sta accadendo in Angola non ha nulla a che fare con il Sudafrica"

Football - South Africa 2010 - Danny Jordan AP/LaPresse

Credit Foto LaPresse

Dopo quanto accaduto in Angola, dove la nazionale del Togo è caduta vittima di un attentato terrorista, torna di grandissima attualità il tema sicurezza. Ora molte nazionali hanno paura di giocare il Mondiale in Sudafrica. Danny Jordaan, (nella foto AP/LaPresse) presidente del Comitato Organizzatore, però, assicura che non c’è nulla da temere e chiede con insistenza di non fare di "tutta l'erba un fascio".
“Se succede qualcosa nel continente africano - ha spiegato Jordaan - trovo sia ingiusto che ad essere condannata sia l’intera Africa. Se qualcuno dovesse comportarsi così, dovrebbe anche spiegarmi il perchè lo fa. A dicembre ad Apu, in Finlandia, qualcuno è entrato armato in un centro commerciale e ha fatto una strage. Ma nessuno si è sognato di condannare l’intera Europa”
Quello che è certo è che gli uomini al servizio di Danny Jordaan stanno lavorando duramente per garantire la massima sicurezza. Impossibile, quindi, non chiedergli dove fosse, secondo lui, la falla nell’organizzazione angolana.
"Non ho alcuna intenzione di parlare dei sistemi di sicurezza dell’Angola - risponde il presidente - perchè è responsabilità del governo di quel Paese. Non voglio dare un giudizio su quello che hanno fatto o avrebbero potuto fare per garantiree la sicurezza. Ho avuto un lungo incontro con il comitato organizzatore dell’edizione 2010 di Coppa d’Africa e ovviamente si è parlato anche di quanto accaduto, ma in realtà è un argomento che deve trattare solo il governo angolano. Due sono gli elementi presi in considerazione. Uno, si tratta di un attentato terroristico e due, ad agire è stato un movimento separatista. Non vi è alcun movimento separatista in Sud Africa, quindi non si possono mettere in relazione l’Angola e la repubblica sudafricana. Sulla questione del terrorismo internazionale, è possibile stilare un elenco dei Peasi da bollino rosso. Poi ditemi se si trova il Sud Africa in questa lista. Quindi, non ci sono davvero somiglianze tra I due Paesi.
Dello stesso parere il presidente Jakob Zuma che ha definito l’accaduto "scandaloso ed inaccettabile”, ma assolutamente non collegabile al Sudafrica.
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