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Da Salah a Kessie, da Koulibaly a Keita Balde: quanto influirà la Coppa d'Africa in Serie A?

Stefano Fonsato

Aggiornato 14/01/2017 alle 15:27 GMT+1

I campionati inglesi e francesi sono i più rappresentati nella competizione che partirà domani pomeriggio in Gabon, ma anche il nostro torneo subirà particolari contraccolp:i Sarri deve reinventare la difesa del Napoli. Gli "arrivederci" di Salah e Kessie faranno disperare Spalletti, Gasperini e tanti fantallenatori probabilmente sino a metà febbraio. E attenzione a quella malinconia del "post"...

Mohamed Salah, Egypt, 2017

Credit Foto LaPresse

Il countdown si sta per esaurire: domani, dalle 17, allo Stade d'Angondjé di Libreville, scatterà ufficialmente - con la gara inaugurale tra Gabon e Guinea Bissau - la trentunesima edizione della Coppa d'Africa. Anche se i campionati più rappresentati sono, come secondo tradizione, quelli di Inghilterra e Francia, anche le formazioni italiane (13 convocazioni in Serie A e una in cadetteria) subiranno qualche contraccolpo di troppo: su tutte, Roma e Atalanta, che salutano i pilastri Mohamed Salah e Franck Kessie. Dovranno riorganizzarsi, Spalletti e Gasperini, così come le tantissime formazioni di fantacalcio che hanno puntato su di loro: in prospettiva, infatti, Egitto-Costa d'Avorio potrebbe essere una potenziale finale che terrebbe lontano i giocatori fino al termine della competizione, prevista per il 5 febbraio prossimo. In caso di vittoria, poi, ci sarebbe da aggiungere una settimana di ulteriore permesso da concedersi (a discrezione) per i festeggiamenti in patria: nell'edizione equatoguineana del 2015, Gervinho e Seydou Doumbia (ingaggiato quello stesso gennaio) si presentarono a Trigoria in versione ectoplasma...
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Gervinho e Doumbia Roma 2015-2016

Credit Foto LaPresse

Quell'effetto "reset" stile Gervinho-Doumbia

La Coppa d'Africa è qualcosa di diverso rispetto alle altre competizioni continentali: gli effetti sui due ivoriani, all'epoca in forza alla Roma di Rudy Garcia, sono legati al fatto che quando un giocatore africano ritrova le proprie origini, la propria terra, la propria gente, entra automaticamente in un'altra dimensione. E' come se si azzerasse tutto, si tornassero indietro nel tempo. Non parliamo se poi se la scalata porta al trionfo finale: onorificenze e bagordi fanno perdere ogni distanza con il mondo reale: prima dell'ultima gara si è corso al triplo della velocità (già piuttosto alta), al rientro in Europa, al campo di allenamento, si viaggia zavorrati, fino a fine giugno da quell'insostenibile peso del Mal d'Africa. Per non parlare del fattore escursione termica, che non fa sconti a nessuno.
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Hervé Renard - Côte d'Ivoire - CAN 2015

Credit Foto AFP

Gasp e fantallenatori in allarme per Kessie...

In questo senso, chi rischia più di tutti, rispetto al navigato egiziano, è proprio Franck Kessie, al suo primo, vero palcoscenico internazionale con la maglia degli Elefanti, protagonista sin qui di un 2016 devastante, con la maglia del Cesena prima e quella dell'Atalanta, in questa prima parte di stagione. Il centrocampista tuttofare non si è mai fermato, ha sempre viaggiato a mille e il contraccolpo psicologico è dietro l'angolo. Potrebbe però non essere così: non solo per la professionalità e la fame di successo professionale che ha sempre palesato il ragazzo. Egitto-Costa d'Avorio potrebbe essere, tecnicamente, un'ipotesi di finale solo se entrambe partissero dalla medesima posizione di classifica al termine dei gironi C e D (o entrambe le squadre prime o entrambe secondo). Se una delle due dovesse qualificarsi prima e l'altra seconda, allora si incontrerebbero già nei quarti di finale. E uno tra Salah e Kessie, sarebbe pronto a tornare alla base già dal 30 gennaio.
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Franck Kessié, Atalanta, Serie A 2016-17 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

E se arrivasse l'Everton?

Ma, ancora, potrebbe anche darsi che l'Atalanta si abitui a giocare senza Kessie (perché no, da quanto visto a "Bentegodi" nella gara contro il Chievo) e ceda a una maxi offerta degli inglesi dell'Everton, decisi a portare il ragazzo al Goodison Park già in questa sessione invernale di calciomercato.

Il Napoli e una difesa da reinventare

Leggermente meno impattanti, dal punto di vista fantacalcistico, le partenze per il Gabon dei "napoletani" Faouzi Ghoulam (Algeria) e Kalidou Koulibaly (Senegal). Tutt'altro discorso, invece, nel calcio reale: Maurizio Sarri, infatti, sarà messo a durissima prova perdendo un terzino sinistro box to box e una colonna centrale di difesa, attualmente in forma smagliante. Curiosità: i due si troveranno da avversari nel girone C, considerato "di ferro". Oltre a Senegal e Algeria (in cui troviamo anche Djamel Mesbah, in forza al Crotone), ecco, infatti, anche Tunisia e l'ostico Zimbabwe. Possibile anche che, una delle due formazione, saluti il Continente Nero già al termine del primo turno. In tal caso, a partire da mercoledì 25 gennaio. E' quello che "spera" Simone Inzaghi per la sua Lazio e tutti coloro che, al fantacalcio, si affidano ai servigi di Keita Balde... Sempre parlando di Senegal, sconfinando, mani nei capelli per Klopp che conta i giorni mancanti per riabbracciare la "freccia" Sadio Mané. C'è un altro giocatore del Napoli, infine, in Gabon: il marocchino Omar El Kaddouri, poco impiegato dal tecnico toscano, però. Le premesse, queste, per puntare forte sulla rassegna continentale e acquisire valore e considerazione sul mercato.

Quel centrocampista "di sostanza" su cui non potrai puntare per un bel po'...

Torino e Udinese dovranno dimenticarsi per un po', almeno secondo i pronostici, della "sostanza" a centrocampo di gregari Afriyie Acquah e Emmanuel Agyemang-Badu, entrambi facenti parte della spedizione ghanese. Le Black Stars, più che mai in cerca di rivincita dopo la finale 2015 persa contro la Costa d'Avorio, cercheranno di far di tutto non solo per arrivare fino in fondo ma di alzare il trofeo sotto il cielo di Libreville nell'atto conclusivo previsto domenica 5 febbraio. I fantallenatori, in questo caso, se ne faranno una ragione.
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England's Jack Wilshere (L) challenges Ghana's Emmanuel Agyemang-Badu during their international friendly soccer match at Wembley Stadium in London, March 29, 2011

Credit Foto Reuters

La serenità di Inter e Milan

La Coppa d'Africa è, curiosamente, un problema che non tocca minimamente Inter e Milan. Due convocazioni, invece, per la Juve: quella di Mario Lemina nel Gabon, in cui la star è la punta Pierre-Emerick Aubameyang (questa sì, è un'assenza pesante per il cammino del Borussia Dortmund in Bundesliga, che comunque può giocarsi il "bonus" di ripartire nel weekend del 20-21-22 gennaio) e di Mehdi Benatia. Non fosse per il difensore marocchino -ancora alla ricerca, peraltro, della forma migliore - saremmo certi che Allegri non perderà il sonno. Tornando all'Udinese, Delneri perderà anche la riserva Wague. Non incideranno, nemmeno le assenze del genoano Gakpé (Togo) - da tempo non utilizzato da Jurić - e Taïder, quest'ultimo subito infortunatosi seriamente al ginocchio e rientrato alla base di Bologna. Una sola assenza per il campionato di Serie B: quella dell'esterno Idrissa Camara tra i Licaoni della Guinea Bissau.
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