Le due facce di Gameiro: trascinatore del Siviglia in Europa League ma snobbato da Deschamps

Si scrive Kevin Gameiro, si legge bomber del Siviglia. La storia non è nuova: attaccante che esplode agli ordini di Unai Emery e trascina il club andaluso alla finale di Europa League (e di Coppa del Re) candidandosi ad essere protagonista nella successiva estate con la propria Nazionale. Successe a Carlos Bacca nella passata stagione: dopo 28 gol - gli stessi realizzati fin qui da Gameiro - e il titolo di campione d’Europa con la maglia biancorossa, provò a caricarsi la Colombia sulle spalle in Copa America, ma finì male. Espulsione dopo la rissa nel match col Brasile e ultime due partite saltate per squalifica (compresi i quarti di finali dove i Cafeteros uscirono ai rigori per mano dell’Argentina).

Le analogie tra le due storie sono evidenti: la crescita costante in fatto di marcature e l’investitura a bomber designato della squadra (avvenuta per il colombiano al 2° anno, per il francese al 3° complice la partenza dell’ex compagno) con due coppe alzate negli ultimi due anni. Infine la voglia di essere protagonista anche con la maglia della nazionale francese ai prossimi Europei... anche se Deschamps lo considera poco.

I numeri dicono che Gameiro ha fatto, seppur leggermente, meglio del suo predecessore in maglia sevillista: 66 gol in 143 partite contro i 49 in 108 di Bacca per una media gol di 0,46 reti a partita. Differenza irrisoria (0,01) con l’ex compagno ma che attesta il valore di un giocatore cresciuto vertiginosamente una volta lasciata Parigi (PSG, estate 2013) per approdare nella squadra dominatrice dell’Europa League (quattro successi negli ultimi dieci anni). Dopo stagioni da riserva nelle quali comunque ha sempre messo la propria firma, si è fatto largo togliendo il posto a Llorente e spingendo con sette gol in otto gare (metà dell’intera squadra) il Siviglia alla finale di Basilea.

Il passo successivo, come stato per Bacca in Copa America, dovrebbe essere la maglia da titolare della nazionale francese ai prossimi campionati Europei, ma così probabilmente non sarà. Didier Deschamps non lo vede, tanto che da non convocarlo nelle amichevoli degli scorsi 25 e 29 marzo contro Olanda e Russia preferendogli Griezmann (come dargli torto), Giroud, Coman, Gignac, Martial e Payet. Assodato che l’attaccante dell’Atletico Madrid sia imprescindibile e che gli ultimi due abbiano giocato stagioni rilevanti, su Giroud, Coman e Gignac c’è qualche dubbio in più. L’attaccante dell’Arsenal è partito bene e ha pur sempre collezionato 21 gol in stagione, ma da gennaio sono state solo tre le reti (una in campionato lo scorso weekend e due in Fa Cup nel 4-0 sull’Hull City). Molto peggio, a livello realizzativo, ha fatto Kingsley Coman con 6 reti in 35 presenze, ma la duttilità dell’ex juventino lo rende diverso dagli altri giocatori a disposizione. Infine Andre-Pierre Gignac, che ha realizzato 31 gol in 44 partite in Messico, dove il livello non è certamente paragonabile a quello europeo. I numeri pertanto dovrebbero premiare Gameiro, soprattutto se dovesse risultare ancora protagonista nella finale di Europa League, ma le idee del Ct sembrano chiare e per il 29enne di Senlis le porte della nazionale verso Euro2016 sembrano già chiuse.