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Le pagelle di Alessandria-Milan 0-1

Marco Barzizza

Pubblicato 26/01/2016 alle 23:33 GMT+1

Honda, Antonelli e Romagnoli i migliori del Milan, male Balotelli e Luiz Adriano. Nell'Alessandria la certezza è Bocalon - forse inserito un po' tardi - e un centrocampo di lottatori

Keisuke Honda Inter Milan 2015 LaPresse

Credit Foto LaPresse

--- ALESSANDRIA ---

Gianmarco VANNUCCHI 6.5 – La sua difesa regge bene e al di là del rigore i tiri verso la sua porta sono pochi e debolucci. Quando è chiamato in causa però è sempre pronto.
Cristian SOSA 6 – Discreta prestazione sulla destra, più in fase difensiva che offensiva. Soffre un po' Antonelli.
Alex SIRRI 6 – Meno esaltante rispetto al compagno di reparto, ma lotta tenacemente contro due giocatori di ben altra caratura… e finisce col fare una gran bella figura.
Santiago MORERO 6.5 – Spesso ha la meglio su Luiz Adriano e Balotelli, dominando nella propria area. Molto merito suo ma c'è anche tanto demerito negli avanti rossoneri, spesso troppo fermi in area avversaria. Ha l'unica colpa di mettere già in area Antonelli nel momento sbagliato, causando il rigore che porta i rossoneri in vantaggio.
Roberto SABATO 6 – Bene nel primo tempo in coppia con Fischnaller sulla corsia mancina, anche se soffre le avanzate di Honda in entrambi i tempi.
Massimo LOVISO 6.5 – Bravo nel farsi sempre trovare in anticipo sui suoi avversari e non male anche in fase di organizzazione di gioco. Pericoloso sui calci di punizione (dal 60' Adriano MEZAVILLA 6 – Prestazione sufficiente, senza particolari picchi).
Gianluca NICCO 6 – Un paio di occasioni nonostante la conclusione sbilenca, ma una gran carica in mezzo al campo nel tenere testa a giocatori – sulla carta - di due categorie superiori.
Simone BRANCA 6 – Come i compagni di centrocampo si aspetta forse una gara più difficile di quella che poi realmente è. Senza strafare e senza giocate clamorose tiene bene la posizione e, come tutta la squadra, fa bella figura.
Manuel MARRAS 6.5 – Volenteroso a centrocampo, molto più utile nei ripiegamenti difensivi. Partita coraggiosa e sostanziosa (dall'83' Filippo BONIPERTI s.v.).
Manuel FISCHNALLER 6.5 – Spinge bene sulla sinistra nel primo tempo; cala nella ripresa ma nonostante tutto è uno dei più positivi dei suoi.
Michele MARCONI 5 – Un bel destro a inizio primo tempo che mette in ansia la retroguardia rossonera, poi nient'altro. Troppo poco per Gregucci, che lo cambia a inizio ripresa (dal 60' Riccardo BOCALON 6.5 – Il suo ingresso ravviva compagni e pubblico. Subito un paio di azioni pericolose che mettono paura al Milan, ma questa volta il miracolo non gli riesce).
All.: Angelo GREGUCCI 6.5 – Il suo Alessandria è squadra davvero tosta, che tiene testa a un Milan non certo irresistibile. La semifinale è stata ampiamente meritata, ma giocando così anche a San Siro i grigi possono continuare a tenere vivo il loro sogno.
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Sinisa Mihajlovic Milan 2016

Credit Foto LaPresse

--- MILAN ---

Christian ABBIATI 6 – Praticamente inoperoso nonostante i compagni lo servano un po' troppo spesso esponendolo a volte a rischi eccessivi in disimpegno.
Mattia DE SCIGLIO 5.5 – Sulla destra sale e spesso viene servito, ma tra cross sbagliati e poco sensati dalla trequarti ne esce una partita sotto la sufficienza.
Cristian ZAPATA 6 – La difesa è il reparto che si comporta meglio: soffre poco e non fa quasi mai preoccupare Abbiati.
Alessio ROMAGNOLI 6.5 – Stesso discorso fatto per Zapata ma con in più una leadership che pian piano sta diventando importante. Se al suo fianco avesse un difensore esperto e di altissimo livello diventerebbe presto un leader vero di una difesa da grande club.
Luca ANTONELLI 6.5 – Il più continuo nella partita. Spinge con fiducia e insistenza sulla corsia sinistra, si guadagna un rigore ed è appoggio costante nelle azioni offensive, oltre a tornare bene in copertura.
Andrea POLI 6 – Gara di sostanza e grande corsa, c'è da accontentarsi. Cerca spazio anche in campionato ma il ruolo che gli riserva Mihajlovic è – e probabilmente sempre sarà – quello di riserva.
José MAURI 5.5 – Meno peggio degli altri nel primo tempo ma secondo Mihajlovic evidentemente è troppo poco. Dà un discreto contributo in fase di rottura e e poco più; il tecnico lo cambia in avvio di ripresa (dal 63' Riccardo MONTOLIVO 6 – Si fa notare per un sinistro sul finire di gara ma per il resto è solo ordinaria amministrazione).
Keisuke HONDA 6.5 – Senza dubbio il migliore dei suoi. Illumina il buio rossonero con un paio di palloni che sarebbero solo da buttare dentro, ma i compagni non colgono le sue invenzioni. Quando a inizio ripresa dovrebbe essere lui a concludere arriva troppo morbido sulla palla e pecca di poca freddezza, ma in quanto a passaggi filtranti è l'unico a dare imprevedibilità ai rossoneri.
Kevin-Prince BOATENG 5 – Confinato sulla corsia sinistra non riesce a incidere come Mihajlovic si augura. Il Milan da lui si aspetta certamente di più, ma forse quel ruolo (nel 4-4-2) non è il più congeniale per lui (dall'84' Juraj KUCKA s.v.).
Luiz ADRIANO 5 – Se Balotelli è irritante lui sembra lì per caso. Forse ancora spaesato dal ritrovarsi nel giro di una settimana dall'essere “ex giocatore” in Cina a titolare in un club di Serie A (seppur in Coppa Italia e contro l'Alessandria, col massimo rispetto sia chiaro), non va oltre a un po' di lotta con i difensori avversari senza mai incidere a livello tecnico.
Mario BALOTELLI 5 – Non siamo più cattivi solo per l'attenuante di essere tornato titolare da settembre e per aver segnato il gol vittoria (ovviamente senza esultare). Nel primo tempo supponente, anche nei semplici controlli di palla, sbaglia un paio di occasioni ottime per mandare in vantaggio i suoi e Mihajlovic non apprezza. Il tecnico ha chiaramente detto che chi non si fosse impegnato avrebbe saltato il derby con l'Inter… Balo è nel mirino. (dal 71' M'Baye NIANG 6 – Entra bene in partita, sfiora il gol alla prima occasione e prende il palo alla seconda. Sicuramente uno dei migliori di questo periodo in casa Milan).
All.: Sinisa MIHAJLOVIC 6 – Forse esagera col turnover, ma domenica c'è l'Inter. La semifinale di ritorno però sarà la gara decisiva della stagione rossonera, assolutamente da non sbagliare: nelle scelte, nella gestione e nel finale, che per i Milan potrà essere solo uno.
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