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Calhanoglu: "Voglio la Coppa Italia per Gattuso"; Suso: "Io via dal Milan? Non mi muovo da qui"

DaAgenti Anonimi

Pubblicato 08/05/2018 alle 11:23 GMT+2

Dal nostro partner Agenti Anonimi

Ricardo Rodriguez, Patrick Cutrone e Hakan Calhanoglu festeggiano la vittoria del Milan sulla Roma all'Olimpico, Serie A 2017-18

Credit Foto Getty Images

Intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il numero 10 del Milan, Hakan Çalhanoğlu, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni in vista della finale di Coppa Italia di domani.
Sulla prima parte di stagione:
Vedevo tutto scuro. Non capivo la lingua e questo era il problema più rilevante a livello di ambientamento. In campo invece non avevo un’adeguata condizione fisica a causa della lunga squalifica. Poi è arrivato Gattuso ed è cambiato tutto
Proprio su Gennaro Gattuso, l’ex-Bayer Leverkusen ha spesso bellissime parole: "Gattuso mi ha cambiato la mentalità e aiutato a capire quella Italiana. E’ senza dubbio l’allenatore più importante della mia carriera. Mi ha migliorato in tutto, a partire dalle mie sicurezze. Mi ha fatto riacquistare la fiducia in me stesso. Mi ha permesso di godermi la vita privata perché inizialmente non uscivo nemmeno, restavo sempre chiuso in casa, non facevo niente che non fosse allenarsi. E la domenica il campo lo vedevo poco. Adesso invece gioco, vinco, esco e mi gusto anche il resto della giornata. Lui ha giocato, sa di cosa ha bisogno un calciatore. E poi in ogni allenamento cerca di trasferirci la sua mentalità, ci spinge a migliorarci ogni giorno. Quando è arrivato mi ha parlato e mostrato alcuni video, ma in realtà sono stati colloqui abbastanza corti perché ho capito al volo quello che voleva da me. Ci siamo parlati non più di due o tre volte. La frase del mister che mi ha colpito di più? Quella più importante è stata: ‘Sei forte, libera la mente e gioca senza pensieri’. Ho fatto proprio così. Il rinnovo di Gattuso? Sono felice, il club ha fatto scelta giusta perché lui può aprire un ciclo importante al Milan".
Gattuso mi ha cambiato la mentalità e aiutato a capire quella Italiana. E’ senza dubbio l’allenatore più importante della mia carriera
Infine, sulla gara di domani contro la Juventus:
Voglio vincere questa coppa. Sarebbe basilare riuscirci, è qualcosa che ci cambierebbe la mentalità e tutta la prossima stagione. Ci cambierebbe tutto. La partita di Torino, ma anche quella di Milano, ha mostrato che possiamo battere la Juve. Ce la possiamo fare. Le occasioni le abbiamo avute, io per esempio allo Stadium avevo preso una traversa. Conosciamo bene la loro forza, hanno grandi giocatori ma anche nel nostro gruppo c’è molta qualità. Sono parecchio emozionato, e anche molto carico. Peraltro è anche la mia prima finale: in Germania non sono mai riuscito ad arrivare in fondo a una competizione. E’ senza dubbio la partita più importante della mia carriera e mi sento pronto per affrontarla. Questa coppa voglio vincerla. Mi sento forte nelle gambe e nella testa, mi sento al top della condizione: sono tornato

Le parole di Suso

Alla vigilia della finale di Coppa Italia di domani sera contro la Juventus, l’esterno spagnolo del Milan, Suso, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttosport.
Sulla gara:
La stanchezza in queste partite non si sente. La Juventus non è la schiacciasassi di un tempo ma ha tirato sempre fuori la classe. Ci attende una finale con un trofeo in palio. Ho ancora qualche ora per smaltire la botta presa sabato, La vittoria in Supercoppa dello scorso anno? Una sensazione unica, ma domani sarà un’altra storia. C’è in ballo anche la qualificazione in Europa. Se possibile saremo ancor più motivati, lotteremo fino all’ultimo per provare a vincere
Sulla stagione e l’ultimo periodo di difficoltà: “Sono un po’ stanco, un conto è giocare 25 partite, un altro 50. Non voglio trovare scuse, ma i miei numeri sono gli stessi. La mia stagione nel complesso è stata positiva. Chiudere con la Coppa Italia sarebbe la ciliegina sulla torta".
Su Gennaro Gattuso:
Un tecnico a cui piace la corsa, nei rapporti umani ti trasmette qualcosa di importante. Sa parlare nei momenti giusti e sa quando deve restare in silenzio, ci trasmette grande fiducia. Le attenzioni dei difensori? Ognuno gioca come crede, mi piacerebbe se mi lasciassero più spazio…
Sul futuro: “Ho sempre detto che qui sto bene, mi sono trovato benissimo. Sarei contento se il Milan volesse crescere ancora con me, ormai è la mia casa. Non dobbiamo ricominciare da zero, ormai abbiamo una buona base da cui partire".
Sui problemi in attacco: “E’ colpa di tutta la squadra, bisogna lavorare uniti. André Silva sta crescendo, ad alcuni serve tempo per integrarsi. Come Calhanoglu: tre mesi fa dicevano che non serviva, oggi è uno dei migliori del campionato".
Su come battere la Juventus: "Loro hanno grande disciplina tattica, Allegri ha lavorato bene. Possiamo batterli giocando la partita perfetta, una vittoria in Coppa Italia ci farebbe fare il salto di qualità. Questa partita si prepara da sola, non si rischiano cali di concentrazione. Bonucci non ci ha parlato tanto della Juve, è fatto così, ma sappiamo che dobbiamo lavorare bene per migliorare e tenere alta la concentrazione".
Andrea Fabris
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