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Coppa Italia, Inter-Roma 2-0, 5 verità: i nerazzurri ripartono, giallorossi in difficoltà, Sanchez ha scalzato Lautaro?

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Aggiornato 09/02/2022 alle 11:04 GMT+1

COPPA ITALIA - I nerazzurri, pur brillanti solo a tratti, ripartono e confermano che il ko nel derby è stato un incidente di percorso. Faticano a trovare continuità i giallorossi: i miglioramenti rispetto a Fonseca non si vedono. Il cileno si candida per un posto da titolare, Perisic va tenuto ad ogni costo, mentre Mourinho è Zaniolo-dipendente.

Alexis Sanchez a segno in Inter-Roma, Coppa Italia

Credit Foto Getty Images

Inter-Roma, match valido per i quarti di finale di Coppa Italia, è terminato sul punteggio di 2-0, frutto delle reti di Edin Dzeko nel primo tempo e di Alexis Sanchez nel secondo. La gara è stata arbitrata da Marco Di Bello della sezione di Brindisi. Con questo risultato la formazione nerazzurra approda in semifinale, dove troverà la vincente di Milan-Lazio, gara in programma mercoledì 9 febbraio alle ore 21. Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la partita.

1) Inter, il derby è stato un incidente di percorso

Pur senza entusiasmare, se si esclude un primo quarto d'ora di altissimo livello, l'Inter è ripartita. La bruciante sconfitta nel derby di sabato contro il Milan – bruciante per com'è maturata, più che per il risultato in sé – è già alle spalle. Come fanno le grandi squadre. La squadra di Inzaghi conferma di essere la più forte di tutte e compie un altro step verso l'obiettivo finale, ovvero provare a vincere il più possibile, come del resto è nelle corde di una rosa così qualitativa. La doppietta di Giroud, insomma, non è stata che un semplice incidente di percorso, anche se ha avuto l'effetto non indifferente di riaprire completamente la lotta Scudetto.
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Esultanza di gruppo per il gol di Perisic in Inter-Roma - Coppa Italia 2021/2022

Credit Foto Imago

2) Roma, la stagione rischia di essere già compromessa

Settima in campionato, battuta già 9 volte, discontinua e ora eliminata dalla Coppa Italia. Siamo a febbraio, ma rispetto alla scorsa stagione alla Roma è cambiato poco. Così come è cambiato poco nel passaggio di testimone in lingua portoghese tra Paulo Fonseca e José Mourinho. L'entusiasmo portato dall'arrivo dello Special One, le tre vittorie iniziali in Serie A, si sono rivelati un fuoco di paglia. La realtà dice che la zona Champions League è lontana (non lontanissima, per carità) e che, con una simile mancanza di continuità, l'unico obiettivo concreto rischia di rimanere la Conference League. Roma non è stata costruita in un giorno, come avvertiva Mourinho mesi fa. Ma - lasciando da parte la gara di San Siro, dove qualcosa di buono in realtà si è visto - era lecito attendersi qualcosina di più.
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Abraham in azione durante Inter-Roma - Coppa Italia 2021/2022

Credit Foto Getty Images

3) Sanchez ha scalzato Lautaro Martinez?

Piano con le sentenze. Ma la realtà sta dicendo che, a fronte di un Lautaro Martinez poco brillante in questo 2022 (un solo gol con la maglia dell'Inter, due con quella dell'Argentina), l'Inter si sta godendo un Alexis Sanchez in gran spolvero. Già decisivo in Supercoppa, il cileno si è ripetuto ieri sera con una perla di altissima scuola, quella che ha definitivamente chiuso i conti. E ora, se i soliti muscoli ballerini lo lasceranno stare, ha intenzione di far venire un bel mal di testa a Simone Inzaghi. Perché lasciare in panchina un elemento così, già a partire da Napoli, è davvero complicato. A farne le spese, almeno dal primo minuto, potrebbe essere proprio Lautaro. Dolci, dolcissimi dilemmi.

4) Questo Perisic va tenuto a ogni costo

Gol, assist, sgroppate sulla sinistra, la capacità apparentemente esclusa di ricoprire il ruolo di esterno a tutta fascia. Ivan Perisic, attualmente, è uno dei giocatori più determinanti dell'Inter. Se non il più determinante. Dopo la rete (inutile) segnata nel derby, ecco lo splendido cross che Edin Dzeko ha trasformato nell'altrettanto splendido gol dell'1-0. Tutto bello, tutto perfetto, se non fosse per un particolare: il contratto del croato va in scadenza tra meno di cinque mesi, il prossimo 30 giugno, e un accordo tra le parti ancora non è stato trovato. Sarebbe un delitto perdere un elemento così, nonostante l'Inter si sia già cautelata a gennaio con l'arrivo dell'ex atalantino Gosens.
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Dzeko e Perisic esultano per il gol in Inter-Roma - Coppa Italia 2021/2022

Credit Foto Imago

5) Zaniolo y 10 más

“Mascherano y diez más”, Mascherano e altri 10: così Diego Maradona definiva la propria Argentina per sottolineare l'importanza cruciale del Jefecito. Traslando il concetto ai tempi odierni, può valere lo stesso discorso - anche se con connotati diversi - anche per la Roma. Abbiamo già sottolineato la mediocrità della rosa giallorossa, non ancora competitiva per lottare per le primissime posizioni. Ma un giocatore che si distingue su tutti gli altri c'è, ed è proprio Zaniolo. Bene precisare: nemmeno lui ha entusiasmato a San Siro. Però è stata netta la sensazione di pericolosità a ogni tocco di palla, la voglia trasmessa a ogni accelerazione. Peccato solo per quel gol fallito davanti ad Handanovic, ma la qualità rimane superiore.
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Mourinho: "Zaniolo? Rimarrà alla Roma almeno fino al 2024"

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