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Coppa Italia, Roma-Genoa - Mourinho: "Non fischiate Zaniolo. Coppa Italia, la peggior Coppa in Europa"

Luca Stamerra

Pubblicato 12/01/2023 alle 23:53 GMT+1

COPPA ITALIA - Ecco le parole a caldo di Mourinho dopo aver battuto il Genoa di misura grazie al gol di Dybala. Subito un messaggio ai tifosi per stare più tranquilli nei giudizi verso Zaniolo. Al tecnico portoghese, infatti, non sono piaciuti i fischi ai danni del proprio giocatore. Poi un commento, alla Mourinho, sul format della Coppa Italia. "La peggior d'Europa...".

Mourinho: "Dybala? Non ho consigli: ha la faccia da bambino ma..."

La Roma ha vinto, anche se poteva fare qualcosa di più contro una squadra di Serie B. Non è d'accordo Mourinho che è comunque soddisfatto dell'atteggiamento dei suoi che "hanno dato tutto” e basta e avanza il gol di Dybala per battere il Genoa e andare avanti nella competizione. Anzi, Mou si scaglia proprio con il format della Coppa Italia e la definisce la peggior "Coppa in Europa”. Poi lancia un appello ai tifosi dell'Olimpico. Non è giusto fischiare uno come Zaniolo che dà il massimo di se stesso in ogni partita (anche se non ha convinto appieno). Nessun commento, invece, sui fatti dell'autostrada e la possibile squalifica per gli ultras della Roma.

Non fischiate Zaniolo

La Roma dà sempre il massimo, per questo do il mio affetto ai ragazzi. Ho imparato da bambino che quando dai il massimo, non sei obbligato a dare di più. I giocatori che danno il massimo hanno sempre il mio affetto, per questo mi sono dispiaciuti i fischi a Zaniolo. La mia storia è piccola, magari la gente mi sente, per favore non fischiate i miei giocatori che danno tutto quello che hanno. Mi sembra che Zaniolo sia stato fischiato al cambio. E mi dispiace, perché una delle cose che mi rende orgoglioso di stare qui sono i numeri dell’Olimpico esaurito. Non è responsabilità mia, ma mi fa piacere. Penso che l’empatia si è creata da tanto, la gente sa che noi come gruppo diamo tutto, sempre il massimo. E mi dispiace per qualche fischio a lui, perché è un grande esempio di un ragazzo che dà il massimo. Quando dai il massimo non sei obbligato a dare di più. Zaniolo dà tutto quello che ha. Quando hai una persona che prende lo stipendio dalla Roma, ha rispetto dei tifosi, succede questa cosa qui. Chiedo alla gente di fischiare tutto, tranne l'individuo. E mi dispiace che il mio club non ha la forza e personalità di andare dritto

I fatti dell’autostrada…

Io sono un allenatore, alleno, e secondo qualcuno alleno male. Questo è il mio: alleno

Pinto ha detto che per la zona Champions c’è tutto. D’accordo?

Il direttore è il direttore. Non penso di dover commentare le sue parole. Se sono d’accordo o no non lo devo commentare pubblicamente

L'interesse della Nazionale portoghese

Contento o meno contento, a un tifoso della Roma, o un proprietario, non interessa che io sia felice o meno, ma che io dia il massimo. Se non parlo è perché sono stato squalificato. Approfitto per ringraziare il presidente della Federazione portoghese, perché quello che mi ha detto mi ha reso orgoglioso. Dire che non ero la prima scelta, ma l’unica, e che farebbe di tutto per portarmi a casa, mi ha fatto sentire orgoglioso. Non sono andato, sono qua, e do il massimo ogni giorno

Vincere la Coppa Italia

Mi piacerebbe tanto vincerla. L’ho vinta una volta e giocavo contro la Roma, a Roma. Mi piacerebbe vincerla a Roma, con la Roma. Avrebbe un gran significato. Ma penso che sia la peggior Coppa in Europa, perché non protegge i più piccoli e non dà animo a chi ha un sogno. E non solo noi. Per esempio, il Torino che ieri vince a San Siro, e adesso la prossima deve giocare fuori casa perché l’anno scorso la Fiorentina è finita settima. Questa struttura non la capisco. E non è un discorso di spettatori. Devono capire perché loro sono vuoti e il nostro è pieno. Siamo la Roma e siamo una squadra che è arrivata sesta, settima, e io voglio investire sulla Coppa Italia. Ma che motivazione hanno le più piccole? Dov’è la bellezza di una squadra grande che va a giocare in una città piccolina con lo stadio pieno? Non capisco come la gente lo accetti. La prossima gara sarà a Napoli o qui con la Cremonese e cercheremo ovviamente di vincere. Se perdiamo come l’anno scorso, perdiamo. Quello che dico è che giocare tre competizioni insieme con una rosa come la nostra è molto duro. È un rischio quando 3-4 giocatori che non giocano sempre devono giocare insieme. È un rischio anche far giocare i ‘bambini’ insieme. Non è voler vincere il punto, a volere vogliamo tutti, ma cercheremo di farlo
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