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Criscito promuove Mancini: "Con lui l'Italia tornerà a sognare"

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Aggiornato 25/05/2018 alle 14:51 GMT+2

Il difensore è tornato in azzurro dopo sei anni ma non dimentica la dolorosa esclusione alla vigilia dell'Europeo del 2012: "Ho più esperienza adesso. La ferita è una cicatrice che non andrà mai via. Ma adesso non voglio pensarci. Non so perché non sono stato convocato negli ultimi sei anni. Mi sono sempre impegnato e ho sempre giocato tra Champions ed Europa League".

Domenico Criscito Italia 2018

Credit Foto LaPresse

Il primo ritiro della Nazionale di Roberto Mancini prosegue spedito all’insegna dell’entusiasmo. Se nella giornata di giovedì a prendere la parola era stato il nuovo ct, adesso tocca a due difensori su cui verranno puntati i fari in queste prime uscite. Domenico Criscito e Mattia Caldara.

Criscito: "Mancini è l’uomo giusto"

Devo dire grazie a Mancini, mi sono sempre trovato bene con lui. Adesso sta a me dimostrare in campo cosa posso dare. Ripartire dopo la delusione del Mondiale è dura, ma abbiamo un gruppo forte con molti giovani. Sono fiducioso, c’è entusiasmo e voglia di ripartire. Mancini è un grande allenatore. Ha vinto tanto ed è l’uomo giusto per ripartire, con lui possiamo tornare a sognare. Mette la sua personalità, la grinta e l’esperienza al servizio del gruppo. Spero che si possa fare bene tutti assieme. Balotelli? Lo conosco molto bene, è un buono. Credo che sia uno degli attaccanti più forti al mondo e può fare solo bene alla Nazionale. Il problema dell’Italia sono i troppi stranieri? Forse sì. In Russia io ero penalizzato perché in campo dovevano esserci sempre cinque nazionali. Questa potrebbe essere un’idea da attuare anche in Italia.
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Roberto Mancini - Italia - Nazionale - 2018

Credit Foto LaPresse

"Il brutto ricordo del 2012 c'è ancora"

Ho ancora un brutto ricordo del 2012 ma sono cresciuto e adesso sono felice. Ho più esperienza adesso. La ferita del 2012 è una cicatrice che non andrà mai via. Ma adesso non voglio pensarci. Non so perché non sono stato convocato negli ultimi sei anni. Mi sono sempre impegnato e ho sempre giocato tra Champions ed Europa League. Chi è stato convocato, però, ha sempre meritato e quindi nonposso dire niente.

Caldara: "Gruppo giovane, abbiamo tanto da dimostrare"

Lo scorso anno ho avuto la fortuna di fare l'Europeo con Under 21. Ci sono molti giocatori che hanno fatto parte di quel gruppo e ora sono in Nazionale. Siamo molti giovani e sappiamo di dover fare il massimo per far tornare l'Italia dove merita. Abbiamo voglia di dimostrare che ce la possiamo fare. Mancini ci ha già fatto capire i suoi concetti principali e devo impararli velocemente. Vuole molta presenza in zona palla, che restiamo stretti e corti, ci vuole che aggressivi.
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