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Dal Milan battuto in Champions ai 12 gol in 12 gare con la Nuorese: la folle storia di bomber Tico

Stefano Fonsato

Aggiornato 22/11/2018 alle 00:29 GMT+1

Il 30 settembre 2009 Onyekachi Okonkwo era il mediano di quello Zurigo che, con gol di Thinen, s'impose a San Siro contro i rossoneri di Ronaldinho e Leonardo. Da qualche mese, dopo una lunga esperienza tra Qatar e Sudafrica, è riapparso a Nuoro come bomber implacabile della Nuorese, 12 gol in 12 partite! "Qui vivo tranquillo e segnerò 30 reti".

Onyekachi "Tico" Okonkwo, attaccante della Nuorese (Eccellenza) 2018-2019

Credit Foto Eurosport

Mercoledì 30 settembre 2009. Milan-Zurigo di Champions League finisce 0-1. Un risultato tanto inaspettato quanto catastrofico per la formazione rossonera, che solo due anni prima quella coppa dalle grandi orecchie l'aveva alzata al cielo di Atene prendendosi la rivincita sul Liverpool. Gol del difensore finlandese Hannu Tihinen: un'altra squadra svizzera era tornata a imporsi - sempre per 1-0 - a San Siro, dopo il Lugano, che nella Coppa Uefa 1995-96 sorprese l'Inter di Luisito Suarez in versione traghettatore tra le gestioni Ottavio Bianchi e Roy Hodgson. Quasi una "redenzione" del popolo nerazzurro: nulla, tuttavia, in confronto alla soddisfazione che i tifosi interisti si tolsero proprio alla fine dell'edizione in questione di Champions, con capolinea lo stadio "Santiago Bernabeu". Quel Milan-Zurigo venne deciso da Tihinen, si diceva. Ma, a centrocampo, l'armata rossonera dei vari Inzaghi, Pato, Ronaldinho, Zambrotta, Nesta, Flamini, Ambrosini venne fermata dalle randellate di Onyekachi Okonkwo, mediano nigeriano classe 1982, che al termine della stagione 2009-2010, dopo tre anni con la maglia degli elvetici, salutò tutti direzione Qatar e poi Sud Africa, comunque lontano dal calcio europeo.
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Milan-Zurigo, Champions League 2009-2010: un contrasto tra Gianluca Zambrotta e Onyekachi "Tico" Okonkwo (Imago)

Credit Foto Imago

Dalla Champions all'Eccellenza: la parabola di Tico

Salvo poi riapparire improvvisamente. In Italia. E per giunta in qualità di bomber di razza. Un intero capoluogo ha perso la testa per il suo "Tico", così come viene soprannominato Okonkwo, il quale ha accettato di ripartire dal campionato di Eccellenza con la maglia della Nuorese, che sta trascinando in cima alla classifica a suon di gol: 12 in 12 partite. E Tico, parla proprio della sua prima esperienza in Italia, nella città barbaricina, per Eurosport:
A Nuoro si sta bene. Non è la Sardegna tutta mare e spiagge che gli stranieri si immaginano ma si vive serenamente, in maniera semplice e tranquilla. E questo sta influendo molto nel mio modo di esprimermi, a 36 anni suonati. Vero, giocavo a metà campo da interditore ma in Qatar, nell'Al-Kharitiyath di Al Khor ho imparato a fare l'attaccante e ora mi diverto a gonfiare la rete. Il più bello? Secondo me il primissimo, contro lo Stintino, a inizio del campionato: cross su punizione dalla destra di capitan Fabio Cocco e tuffo di testa con palla sotto la traversa.

Da mediano a punta: "Che ricordi contro quel Milan stellare di Ronaldinho..."

Che un giocatore di questo livello, anche schierato in un ruolo non suo, faccia la differenza e proceda al ritmo di un gol a partita, non è così scontato. A Tico, il cui diminutivo risale ai tempi dell'Academie Bruges e sta per "carino, simpatico", però l'esperienza non manca e nella sua carriera conta due Champions africane, conquistate in patria con l'Enyimba e 12 presenze con la nazionale nigeriana. Certo, il ricordo di certe partite epiche è ancora vivo nella memoria della sua carriera:
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Europa League 2008-2009, Milan-Zurigo 3-1: Andriy Shevchenko contrastato da Onyekachi "Tico" Okonkwo (Imago)

Credit Foto Imago

Col Milan ho giocato anche precedentemente in Europa League. C'era anche Shevchenko e in panchina Ancelotti. Mi ricordo che a centrocampo mi confrontavo con Rino Gattuso. Una squadra pazzesca, anche quella contro cui vincemmo in Champions a San Siro e pareggiammo 1-1 nella gara di ritorno a Zurigo, sicuramente tutt'altra cosa rispetto a quella di oggi. In quel girone però c'era anche il Real Madrid di Kakà e Cristiano Ronaldo, appena arrivato da Manchester. E poi un altro grande club come l'Olympique Marsiglia. Chiudemmo con 4 punti all'attivo, tutti conquistati contro i rossoneri di mister Leonardo, che aveva un giocatore fantastico: Ronaldinho, il più forte contro cui abbia giocato.
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Milan-Zurigo 0-1, Champions League 2009-2010: Ronaldinho contrastato da Onyekachi "Tico" Okonkwo (Imago)

Credit Foto Imago

Di quella squadra, oggi, rimane Ignazio Abate, oggi vice-capitano. Tico, oggi, gioca in una dimensione totalmente diversa:
Come sono arrivato a Nuoro? A inizio stagione, il mio agente Domenico De Luca mi ha prospettato un bivio: andare a giocare in India oppure provare l'avventura in Italia, anche se in Eccellenza. Ho scelto Nuoro perché tutti me ne hanno parlato un gran bene e sono convinto di aver fatto la scelta giusta. Prometto 30 gol e di riportare i verdazzurri in Serie D, poi si vedrà.

La multinazionale del gol che sogna il colpo Troianiello

Attualmente la Nuorese, timonata da mister Fabio Fraschetti, sta recitando il classico ruolo di ammazza-campionato con 31 punti conquistati nelle prime 12 partite a 5 lunghezze dalle inseguitrici Sorso e Muravera. L'anno scorso, una dolorosa retrocessione dalla Serie D attraverso il playout perso contro il Lanusei. Che, tuttavia, appartiene al passato: la formazione sarda, oggi, è una vera multinazionale del pallone: insieme a Tico, ci sono quattro greci: i portieri Charalampos Semertziais e Diminstros Pappas e gli attaccanti Konstantinos Galeadis e Miltiadis Grigoriadis.
In difesa, il senegalese ex Spezia e Torres Balla Faye e il giovane francese di talento Joel Kiwobo. Sempre in attacco, spuntano i nomi del brasiliano Muriel Dorigatti e dell''argentino Emanuel Lazzarini. E' italiano ma a centrocampo c'è un altro giocatore da categoria superiore come l'ex Ascoli e Pro Vercelli, Gianluca Rolandone. Anche il team manager partecipa alla fiera internazionale del pallone: il senegalese Georges Dossou già punta della Nuorese una dozzina di anni fa e che, alla fine dei '90, i tifosi del Taranto l'avevano ribattezzato "George Weah". Una baraonda del gol plasmata dal patron verdazzurro Michele Artedino:
Non ci siamo chiusi a riccio, abbiamo valutato tutti. E, avendo acquisito giocatori con forte motivazioni, abbiamo speso molto meno rispetto ad altre contendenti pur disponendo, oggi, di giocatori di categoria superiore. Che, a loro volta, accettano di disputare campionati inferiori perché conoscono la serietà della nostra società, sempre puntuale negli stipendi. I problemi di lingua che si sono posti sono stato immediatamente risolti dalla professionalità dei ragazzi, che hanno riportato entusiasmo tra i tifosi. Oggi, al "Franco Frogheri", stacchiamo 1500 biglietti ad ogni partita di campionato, numeri davvero importanti per un campionato di Eccellenza. A dicembre ci piacerebbe mettere la ciliegina sulla torta a questa squadra, riportando a Nuoro Gennaro Troianiello, etserno offensivo che ha vestito le maglie di Frosinone, Siena, Sassuolo, Palermo, Bologna, Verona e tanti altri club.
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L'esultanza di Gennaro Troianiello, Sassuolo, Serie B 2012, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Gennaro Troianiello, che attualmente milita nel Nola, nella Nuorese nel 2005 faceva coppia d'attacco proprio con l'attuale team manager Georges Dossou. Erano i tempi del notaio Roberto Goveani (già presidente del Torino a inizio anni '90) e della C1 sfiorata. Ed è proprio nella terza serie che il presidente Artedino vorrebbe portare il club barbaricino. Se Tico continua a segnare così tanto chissà che la scalta non possa diventare un sogno...
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