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Da
Francesco Balducci
Aggiornato 09/05/2021 alle 22:04 GMT
27 novembre 2018, ultimo match di titolare di Arjen Robben. Una doppietta al Benfica nei giorni di Champions League con la maglia del suo Bayern, praticamente una vita fa. A inizio stagione era tornato in campo, dopo essere rimasto fermo per un anno. Con il Groningen, club che lo ha lanciato nel calcio che conta, non è mai riuscito a dare la sua importa a causa dei soliti infortuni che hanno contraddistinto la sua carriera. Sette mesi ai box a causa di un problema al polpaccio.
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Contro l’Emmen è riuscito finalmente a trovare le prime gioie di una stagione complicatissima. Due assist nella prima partita da titolare (dopo tre anni) con la maglia del Groningen. A fine partita, ai microfoni di ESPN ha saputo di essere stato nominato “Man of the match” e, in quel momento, non è riuscito a trattenere le lacrime.
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"Ho fatto tanta strada, questo è quello che volevo. Voglio aiutare il club e voglio giocare a calcio. Se posso e ci riesco, sono molto felice. Questo mi ricorda molto. È stata dura e difficile, ma ho continuato a lottare. La ricompensa doveva arrivare prima o poi. Mi sono divertito come un bambino ed era importante anche per la squadra". Queste le sue parole a fine partita.
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