Le squadre di Euro 2016 (Girone F): l'Austria di Alaba e Fuchs

Pur non avendo una gran tradizione, l’Austria è stata tra i primi paesi a qualificarsi per Euro 2016 grazie a un ruolino di marcia sontuoso fatto di 9 vittorie e un solo pareggio in un girone che comprendeva anche Russia, Svezia e Montenegro. Inserita agli Europei nel Gruppo F con Portogallo, Islanda e Ungheria, la nazionale austriaca, anche in virtù del percorso fatto nell’ultimo biennio e della qualità della rosa, punta almeno all’accesso alla fase a eliminazione diretta.

Se l’Austria può vantare ben sette partecipazioni a un Campionato del Mondo, in cui spicca il terzo posto ottenuto nel 1954, lo stesso non si può dire per gli Europei, che il ‘Das Team’ ha disputato per la prima volta nel 2008, in quanto paese ospitante insieme alla Svizzera, uscendo nella fase a gironi.

Marcel Koller inizia la carriera al Wil nel 1997. Due anni dopo passa al San Gallen, guidandolo al titolo nazionale in Svizzera. Nel 2002 conquista il campionato elvetico con il Grasshoppers, dimettendosi pochi mesi dopo. Dopo una parentesi negativa al Colonia l’allenatore svizzero riparte dal Bochum ottenendo una promozione nella massima serie. Esonerato nel 2009 dal Bochum, Koller si insedia sulla panchina dell’Austria nel 2011: dopo aver mancato la qualificazione ai Mondiali 2014, conquista il pass per Euro 2016, portando per la prima volta la nazionale austriaca a un campionato europeo dopo quello a cui ha partecipato di diritto nel 2008 in quanto paese organizzatore.

Koller si affida al collaudato 4-2-3-1 che offre determinate garanzie e discrete alternative in ogni reparto. La difesa può contare su elementi di spessore come il capitano Fuchs, fresco campione d’Inghilterra della rivelazione Leicester, e su un pacchetto di centrali in cui spicca l’intoccabile Dragovic, finito negli anni scorsi sui taccuini dei più importanti top club europei prima di accasarsi alla Dinamo Kiev. Accanto a lui si contendono una maglia da titolare Prodl e Hintergger, con il giovane Wimmer, lanciato quest’anno da Pochettino al Tottenham, possibile outsider. A centrocampo la presenza di Alaba, una delle stelle di questo campionato europeo, è di per sé sinonimo di qualità. L’Austria ha diverse frecce al proprio arco anche nel reparto offensivo. L’esperto Janko, centravanti vecchio stile del Basilea capocannoniere della squadra con 7 reti nel girone di qualificazione, potrà aprire spazi importanti per i talentuosi Arnautovic, vecchia conoscenza dell’Inter, e Junozovic.

Un jolly che può ricoprire tutti i ruoli di difesa e centrocampo garantendo un rendimento elevato. E’ David Alaba la stella della nazionale austriaca: cresciuto nelle giovanili del Bayern Monaco, il tuttofare mancino è esploso con la gestione Heynckes, completandosi definitivamente sotto Guardiola, che lo ha schierato all’occorrenza anche a centrocampo. Attualmente è uno dei punti fermi del club bavarese. Sicuramente meno talentuoso ma altrettanto affidabile è invece Christian Fuchs. Il capitano della nazionale austriaca è stato uno degli elementi chiave del miracolo del Leicester di Ranieri. Laterale mancino dotato di grande corsa e spiccato senso tattico, Fuchs fa dell’abilità al cross la sua qualità migliore.