Euro 2020 - Jadon Sancho contro il razzismo: "L'odio non vincerà"

DaEurosport

Pubblicato 15/07/2021 alle 14:48 GMT+2

EURO 2020 - "A chi ha subito insulti questo tipo dico andate a testa alta". È questo il messaggio che esce dalla lunga lettera aperta postata sui social da Jadon Sancho, uno dei tre calciatori inglesi che hanno subito raffiche di insulti razzisti.

Jadon Sancho

Credit Foto Getty Images

Mi sono preso qualche giorno per riflettere sulla finale di domenica scorsa e tuttora provo un miscuglio di emozioni. Vorrei chiedere perdono ai miei compagni, allo staff tecnico e, soprattutto, ai tifosi che ho deluso.

Questo è, sicuramente, il peggior sentimento che ho avvertito nella mia carriera, ed è difficile spiegarlo con le parole".

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Comincia così una lunga lettera aperta postata sui social da Jadon Sancho, uno dei tre calciatori inglesi che hanno sbagliato i rigori nella finale europea di Wembley e che poi hanno subito raffiche di insulti razzisti. "Ma in questo torneo ci sono stati tanti aspetti positivi - continua il 21enne calciatore -, da cui trarre degli insegnamenti, anche se pensiamo che questa sconfitta continuerà a farci male per parecchio tempo".

"Il mio primo pensiero prima di qualsiasi partita è oggi posso aiutare la squadra? Ero pronto, e fiducioso nel tirare il rigore. Questi sono i momenti che uno sogna da bambino, e per i quali gioca al calcio, le situazioni di pressione in cui vuoi stare come calciatore. Ho segnato rigori a livello di club, mi ci sono esercitato innumerevoli volte con il club e la nazionale, e quindi ho scelto il mio angolo, però questa volta ero destinato a non fare centro".

Il razzismo

"Non farò finta di non aver percepito gli insulti razzisti che i miei fratelli Marcus, Bukayo (Rashford e Saka ndr) e io abbiamo subìto dopo la partita, però purtroppo non c'è nulla di nuovo. Come società dobbiamo migliorare e responsabilizzare queste persone. Ma l'odio non vincerà mai. A tutti i giovani che hanno subito abusi di questo tipo, dico di continuare ad andare in giro a testa alta e che continuino ad inseguire i loro sogni. Sono orgoglioso di questa nazionale inglese e di come abbiamo unito tutto il paese dopo 18 mesi che sono stati difficili per tanta gente".