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Il ct Mancini: "Mi sono rotto di stare a casa. Nazionale? Punto su Bernardeschi e Chiesa"

Luca Stamerra

Aggiornato 25/04/2020 alle 22:02 GMT+2

Il commissario tecnico della Nazionale italiana non vede l'ora di uscire di casa, dopo questi mesi - ormai - di difficoltà a causa della quarantena. In vista del tour de force di settembre apre ad una convocazione più ampia, ma nella sua testa ci sono due nomi importanti per il futuro: Bernardeschi e Chiesa.

Roberto Mancini e Federico Chiesa

Credit Foto Getty Images

Continua l'isolamento, con la speranza che a maggio si possa tornare a circolare. L'emergenza da coronavirus non è ancora terminata, ma è lo stesso ct della Nazionale che si dice stanco di rimanere a casa. Tanti i temi toccati da Roberto Mancini, attraverso un instagram live fatto con la Gazzetta dello Sport, dove ha spiegato anche le difficoltà che avranno i giocatori una volta si riprenderà a giocare. Sarà dura per loro giocare a certi ritmi.
Mi sono rotto di stare a casa, lo ammetto. È una cosa che sta diventando insopportabile, diciamolo francamente. Dopo 60 giorni chiuso c'è da impazzire. Cosa faccio? Cerco di allenarmi la mattina e il pomeriggio godermi il terrazzo, se c'è bel tempo. Paddle? Non ci gioco da due mesi, ma ovviamente la cosa che mi manca di più sono i miei genitori. La vera preoccupazione che ho è solo per loro, visto che hanno una certa età. Il lato peggiore di questo virus sono ovviamente le vittime. E soprattutto non aver potuto dare un ultimo abbraccio a chi stava morendo. Credo sia davvero terribile
Come ct della Nazionale potrei dire che una mancata ripresa del campionato possa essere anche egoisticamente un vantaggio, perché così tante gare di fila sono pesanti e mancherà il riposo fondamentale per evitare infortuni e cali di rendimento poi con la maglia azzurra. Ma so bene che i miei giocatori vogliono tornare in campo e quindi spero per loro che si torni a giocare presto. Per quanto riguarda l'Italia, abbiamo un buon gruppo e il merito va ai ragazzi

E sarà difficile districarsi tra le tante partite da settembre in poi...

A settembre ci saranno tantissime partite, tra Nations League e qualificazione al Mondiale 2022. Non sarà così semplice, avremo bisogno di tanti giocatori, convocando magari qualcuno in più dei soliti 23-24. Avremo di sicuro qualche problema in più, ma io mi auguro che la squadra continui a giocare come stava facendo, con quella qualità che piace alla gente e ovviamente continuando a vincere
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Italia, l'urna sorride in Nations League: Mancini pesca Olanda, Polonia e Bosnia

Mancini vuole puntare su Bernardeschi e Chiesa

Spero che la Juve abbia ancora fede in Bernadeschi. Per me è un giocatore di grande qualità e in Nazionale ha sempre fatto bene. Certo, ha margini di miglioramento, ma ha velocità e tecnica non comune. E Chiesa? Chiesa è un altro calciatore che ha solo bisogno di alzare il livello. Magari anche con la Fiorentina, se migliorerà come squadra. Non significa che deve cambiare

Il ct si sente con tutto il gruppo

Mi sento spesso con il mio staff e con i giocatori abbiamo organizzato delle videochat. Non è semplice per un calciatore mantenersi in forma non potendo uscire di casa, per questo ho voluto vederli. E anche loro sono stati contenti di vedere i propri compagni di Nazionale. Ci siamo divisi per ruolo, più o meno. Poi Izzo è finito con i centrocampisti, ma vabbé...
Un bel ricordo? Mancini si è rivisto, proprio in questi giorni, il successo del suo Manchester City contro il QPR nel 2012. Una vittoria al fotofinish che gli è valsa la conquista della Premier League
Mi sono rivisto la partita con il QPR che mi ha permesso di vincere la Premier con il Manchester City. L'avevo vista un paio di volte, ma non me la ricordavo così bene...
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FOOTBALL - 2012/2013 - City-QPR - Tevez - Yaya Touré

Credit Foto Eurosport

Un saluto a Gianluca Vialli che da qualche mese è diventato anche suo collaboratore in Nazionale con il ruolo di capo delegazione
Bello aver letto da Luca che ora sta bene. Sono felice di essere tornato a lavorare con un amico, oltre che un ex compagno. Ci siamo sentiti anche oggi e il fatto che stia meglio è la più bella cosa di questo periodo difficile

Sono 10 anni che l'Inter ha fatto il Triplete, Mancni si prende qualche merito?

Con me avevamo costruito una squadra molto forte, ma poi sono stati aggiunti 4-5 calciatori determinanti. Credo che l'Inter prima o poi ci sarebbe arrivata comunque a vincere la Champions con quel ciclo inaugurato da me. Anche se il merito va indiscutibilmente a Mourinho. Il ritorno all'Inter nel 2014? Avrei dovuto fare più attenzione, ho creduto a quello che mi dicevano. Però siamo stati in testa per diversi mesi alla Serie A e forse con più tempo saremmo arrivati a dama. Non è stato così, il calcio è questo e non ammette 'se'
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20 aprile 2010: Inter-Barcellona 3-1, la vittoria manifesto del Triplete dell'Inter targata Mourinho

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