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Punto d'oro Udinese

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Aggiornato 14/10/2011 alle 18:20 GMT+2

Due rigori decidono la partita: prima il coreano Ki lo trasforma a favore dei padroni di casa grazie al fallo di Ekstrand su Hooper, nella ripresa Guidolin cambia il volto della sua Udinese e il pareggia arriva grazie al penalty trasformato da Abdi. Per i friulani è un punto d'oro (FOTO AP/LaPresse)

Udinese_Celtic_Abdi_2011

Credit Foto LaPresse

AVVIO SHOCK, CELTIC IN VANTAGGIO - Pronti via l’Udinese sembra trovare al Celtic Park il clima giusto per un brutto scivolone.
Il Celtic parte molto aggressivo magari le assenze tra i titolare e nel giro di 120’’ mette i friulani alle corde: Ekstrand è autore del fallo su Hooper, non c’è ammonizione ma c’è il penalty.
Il coreano Ki si incarica della battuta e, malgrado Handanovic intuisca, trova l’angolo giusto.
L’avvio-shock rischia di risucchiare anche Basta che poco dopo rischia di lanciare Bangura a rete. Danilo c’è e rimedia con il primo intervento di una lunga serie.
Nella prima fase del match possesso palla ed iniziativa sono un’esclusiva dei padroni di casa che riescono a sfruttare al meglio il fattore campo e la grande carica trasmessa dai 45 mila presenti.
CALA IL RITMO, CRESCE L'UDINESE - Retto l’urto delle prime decine di minuti durante i quali gli uomini di Lennon si scatenano, l’Udinese – coi tempi di un diesel – esce fuori e riesce via via a rendersi più pericolosa. Il primo tentativo è quello di Badu, autore di un bel tentativo di destro dalla distanza che varrà un corner al 22’; calano i giri dei bianco-verdi ma i friulani balbettano dalla trequarti campo in avanti.
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Celtic_udinese_2011

Credit Foto LaPresse

TURNOVER? DENTRO ISLA E BENATIA - Ritrovato il bandolo della matassa, Guidolin ammette comunque il bisogno di un aiutino dalla panchina. Nella ripresa la sua Udinese rimaneggiata per via del turnover scelto alla vigilia (con Di Natale e molti altri titolari rimasti inutilizzati) torna in campo con Isla e Benatia. La gara è da subito evidentemente più aperta e ricca di capovolgimenti di fronte. Alle discese bianconere si alternano pericolose fiammate del Celtic alla ricerca del gol della sicurezza. Al 52’ Handanovic vola per togliere dall’incrocio dei pali la bella punizione di Mulgrew. I friulani non si perdono d’animo e si riportano dalle parti di Zaluska. Al 62’ Benatia va in gol (in chiara posizione di offside), ma la sua rete viene giustamente annullata per una trattenuta di Doubai.
Guidolin si gioca anche la sua ultima carta: Armero rileva un Diego Fabbrini un po’ incolore, il quale alterna giocate accettabili con banali errori tecnici. La fase finale della gara è un continuo batti e ribatti. Sbilanciati per trovare un pareggio che sarebbe importantissimo gli uomini di Guidolin permettono un contropiede scozzese concluso con bolide da fuori area che Handanovic riesce a deviare sopra la traversa con un intervento strepitoso.
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Diego_Fabbrini_2011

Credit Foto LaPresse

ABDI SU RIGORE, IMMENSO HANDANOVIC - Negli ultimi cinque minuti l’arrembaggio finale: Abdi scambia con Isla e prova una pregevole conclusione d’esterno destro conclusa fuori di poco, nell’azione successiva Isla si libera per il tiro ma esplode un bolide centrale, la svolta arriva solo all’87. Neuton tiene viva un’azione apparentemente conclusa sugli sviluppi del corner, è vittima di una spinta non molto violenta e conquista il penalty. Dal dischetto va Abdi, Zaluska spiazzato e parità ristabilita. Non è ancora finita perché nei tre minuti di recupero Handanovic si deve superare ancora una volta per negare la gioia della vittoria agli uomini di Lennon, e il suo intervento è provvidenziale perché nel complesso la prestazione del campione sloveno ex Rimini è quella che più è servita a conquistare un punto d’oro.
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