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Pioli: "Pinamonti farà strada, Gabigol non è pronto; peccato per la qualificazione mancata"

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Pubblicato 08/12/2016 alle 23:24 GMT+1

L'allenatore dell'Inter dopo il successo sullo Sparta Praga: "Se avessimo vinto la partita precedente mantenendo il 2-0 di vantaggio saremmo riusciti a passare ai sedicesimi. Purtroppo ci siamo distratti e l’abbiamo pagata cara”.

Stefano Pioli Inter 2016

Credit Foto LaPresse

L’Inter vince 2-1 contro lo Sparta Praga e manda agli archivi l’Europa League con il lancio del giovane attaccante Andrea Pinamonti. Un ragazzo che si prende i complimenti di Stefano Pioli al termine della gara di San Siro. “Pinamonti è un ragazzo molto giovane ma con ottime qualità – ha dichiarato il tecnico -. E, soprattutto, ha la testa sulle spalle. È molto umile, a differenza di tanti altri coetanei. Avrà un ottimo futuro”.
Pioli ha poi giudicato la prestazione dei suoi: “Questa non era un’Inter sperimentale, ma una squadra che ha cercato di fare la partita mettendo in campo voglia di fare e generosità. È chiaro, però, che dobbiamo ancora crescere e che in certe situazioni possiamo essere molto più veloci ed efficaci. La difesa a tre? Siamo alla ricerca di equilibri in entrambe le fasi. Stiamo provando tante soluzioni, sceglieremo la soluzione più utile ed efficace per la squadra. Siamo una squadra che cresce, che sta superando un momento delicato. Bisogna imparare a soffrire, purtroppo noi non sappiamo ancora soffrire e quando ci capita perdiamo riferimenti e posizioni corrette”.
Con questo successo ottenuto nonostante l’ampio turnover, cambia anche l’analisi del girone di Europa League disputato dall’Inter. “Il rammarico c’è per la mancata qualificazione – ha dichiarato Pioli - perché se avessimo vinto la partita precedente mantenendo il 2-0 di vantaggio saremmo riusciti a passare ai sedicesimi. Purtroppo ci siamo distratti e l’abbiamo pagata cara”.
Chiusura obbligata su Gabigol: “A gennaio il club sceglierà la strategia migliore per il giocatore e la squadra. Adesso, però, lavoreremo senza impegni infrasettimanali e questo dovrà essere un vantaggio. 29 giocatori sono tanti, la società ne è consapevole. Ma saremo pronti a ridurre il numero della rosa a gennaio. Si parla sempre e un po’ troppo dei giocatori che non scendono in campo. Dobbiamo invece ragionare di squadra. Ho tante soluzioni da poter applicare, scelgo i più adatti in base all’avversario. Se non ho ancora scelto Gabigol è perché non è pronto”.
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