Diego Costa manda l'Atletico Madrid in finale di Europa League: 1-0 all'Arsenal

180 minuti di tensione hanno emesso il verdetto: l'Atletico Madrid estromette l'Arsenal e vola in finale di Europa League. Mercoledì 16 maggio, a Lione, affronterà il Marsiglia, uscito vincitore ai supplementari da Salisburgo. Al Wanda Metropolitano, una settimana dopo l'incredibile pareggio agguantato dai Colchoneros nonostante un'inferiorità numerica durata un'ottantina di minuti, l'1-0 finale è decretato da una rete isolata di Diego Costa al secondo minuto di recupero del primo tempo. Un gol che spezza un equilibrio pressoché totale. E una vittoria che, ancora una volta, conferma sia la propensione europea dell'Atleti che il predominio del calcio spagnolo sull'Europa. Simeone, in tribuna dopo l'espulsione di Londra e costretto a lasciare il posto in panchina al Mono Burgos, raggiunge la quinta finale continentale da quando si è seduto per la prima volta sulla panchina biancorossa: la terza di Europa League, più le due di Champions. Aveva trovato un club depresso, l'ha trasformato in un modello da imitare. Piange, invece, un Arsene Wenger che dopo 22 anni chiude qui la propria avventura europea sulla panchina dell'Arsenal. Anche l'ultimo traguardo stagionale è svanito. Una chiusura mesta dopo due decenni di gloria.

6 minuti e Diego Costa si divora il possibile 1-0, calciando a lato davanti a Ospina dopo aver resistito di forza a due avversari. Poco dopo l'Arsenal perde Koscielny, che si fa male da solo, probabilmente al tendine d'Achille, e deve abbandonare il campo tra lacrime che non lasciano presagire nulla di buono. L'equilibrio regna sovrano e le palle gol non abbondano: una capita a Lacazette, che aggira Oblak ma non trova spazio e tempo per calciare. A pochi minuti dall'intervallo, l'Atletico inizia a premere sul serio, ma Koke e Griezmann non trovano di poco i pali di Ospina. Al secondo di recupero, però, gli spagnoli passano: gran traccia dello stesso Griezmann per Diego Costa, che si infila alle spalle di Bellerin e davanti al portiere non perdona, scaraventando sotto la traversa col sinistro la palla dell'1-0.

Ripresa tesissima. Ramsey ha una buona palla davanti a Oblak, ma calcia in qualche modo e non trova la porta. Risponde il solito Diego Costa, fermato miracolosamente da Chambers al momento di giustiziare Ospina. Griezmann manca il 2-0 su punizione, Özil ha un paio di buone opportunità in area ma non trova i compagni, quindi Xhaka chiama Oblak alla prima parata dell'incontro: gran sinistro dello svizzero, gran deviazione in angolo del portiere di casa. Un brivido di qua, un brivido di là: Xhaka rimpalla il sinistro di Griezmann a pochi passi dalla porta e il neo entrato Mkhitaryan tira di pochissimo sopra la traversa. Simeone inserisce Torres, che sfiora il 2-0: bravo Ospina a opporsi al suo destro. Nemmeno i 3 minuti di recupero assegnati da Rocchi propongono scossoni: l'Arsenal non sfonda, l'Atletico resiste. E va ancora una volta in finale.

Come detto, si tratta della terza finale della moderna Europa League raggiunta dall'Atletico Madrid: eguagliato il primato del Siviglia, vincitore dal 2014 al 2016.

Diego Costa. Dominante con il fisico, entra in tutte le azioni offensive e crea pericoli in serie. Dettaglio più importante: è lui a spedire l'Atletico Madrid a Lione.

Welbeck. Un paio di lampi, poi il buio. Spaesato e quasi mai in grado di incidere.

Diego Costa: "Giocare contro l'Arsenal mi ha dato una motivazione speciale. Era così anche quand'ero al Chelsea".

Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Partey (92' Savic), Gimenez, Godin, Hernandez; Vitolo (74' Correa), Saul, Gabi, Koke; Griezmann, Diego Costa (83' Torres). All. Burgos

Arsenal (4-3-2-1): Ospina; Bellerin, Mustafi, Koscielny (11' Chambers), Monreal; Ramsey, Xhaka, Wilshere (68' Mkhitaryan); Özil, Welbeck; Lacazette. All. Wenger

Arbitro: Gianluca Rocchi (Italia)

Gol: 47' pt Diego Costa

Note: ammoniti Wilshere, Gabi, Monreal, Saul, Mustafi, Diego Costa