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Il Milan non si sveglia più: preoccupante 0-0 casalingo con l'AEK Atene, San Siro fischia

Alberto Coriele

Aggiornato 19/10/2017 alle 23:19 GMT+2

I rossoneri continuano a non vincere: dopo la sconfitta nel derby non arriva la reazione. Tante le occasioni nella ripresa, ma Anestis para tutto: al fischio finale è 0-0. Rossoneri comunque in testa al girone.

Suso - Milano-Aek - 2017

Credit Foto LaPresse

La vittoria scaccia crisi non arriva: contro l'AEK i rossoneri vengono costretti sullo 0-0 e, dopo il derby perso, non trovano nell'Europa League la giusta valvola di sfogo. Tante le occasioni nella ripresa, tante le parate decisive di Anestis, a negare al Milan una vittoria che alla luce delle occasioni create sarebbe stata anche meritata. La formazione di Montella sale a 7 punti in classifica nel girone D e per la prima volta non vince in questa edizione dell'Europa League, qualificazioni comprese. Meglio nella ripresa i rossoneri, trascinati dalla verve di Cutrone e di Locatelli, insieme a Suso i più pericolosi di serata. Deludono ancora Calhanoglu, André Silva ed anche Bonaventura, mentre gli ingressi di Kalinic e Kessie non lasciano il segno. Al fischio finale arrivano i primi fischi della stagione da parte dei tifosi presenti a San Siro e c'è già un primo dato che deve far riflettere squadra e staff rossoneri: dai 67mila contro il Craiova la partecipazione al Meazza è scesa a 20mila persone. Poche idee per i rossoneri, la qualità del gioco lascia ancora a desiderare: se c'è da evidenziare una nota positiva, ad eccezione di un'occasione nel primo tempo, la difesa del Milan ha concesso pochissimo, fatta la tara anche al valore dell'avversario.

La cronaca della partita

Il Milan ha ancora qualche residuo del derby, più che altro a livello mentale, e non sembra tranquillo in campo. L’AEK ne approfitta ed inizia con un piglio abbastanza intraprendente. Nonostante ciò è il Milan ad avere la prima occasione: sul suggerimento di Suso, Cutrone stoppa di petto e gira in rete ma parte in millimetrica posizione di fuorigioco. Al 29’ è ancora Cutrone, stavolta di testa, a chiamare all’intervento Anestis, mentre un minuto più tardi i greci costruiscono la più grande occasione del primo tempo. Donnarumma serve Musacchio all’interno dell’area ed il difensore argentino, braccato da un avversario, perde palla: Simoes da posizione apparentemente impossibile fa partire un tirocross che balla sulla linea di porta senza che nessuno trovi la deviazione. Al 41’ Suso si rende protagonista di un bel recupero difensivo su Mantalos, sul corner seguente è bravo Donnarumma in tuffo sulla deviazione di Tzanetopoulos. Nei minuti finali doppia occasione Milan: André Silva entra bene in area ma calcia debolmente ad incrociare, arriva a rimorchio Bonaventura il cui destro a botta sicura viene deviato in corner. Il Milan, pur non giocando così bene, entra con voglia di fare nella ripresa e sfiora ancora il gol: prima Locatelli spara di potenza dal limite e trova le mani di Anestis, poi André Silva sul corner seguente battuto da Suso arriva per primo ma di testa mette alto da buonissima posizione. Calhanoglu dal limite trova di nuovo i guantoni di Anestis, ed André Silva è troppo morbido sul tap-in e si fa anticipare. Funziona l’asse Suso-Cutrone: il cross dello spagnolo al 60’ trova la testa del classe 1998 che non riesce a dare potenza. Al 68’ una punizione di Calhanoglu da trequarti campo impegna Anestis, poco dopo è ancora uno straordinario Anestis a dire di no all’ennesimo tentativo di Cutrone. All'89' Calhanoglu calcia una punizione molto insidiosa che il solito Anestis respinge sulla linea dopo la mancata deviazione di Bonucci.

Il tweet della partita

Dai 67mila contro il Craiova ai 20mila di questa sera contro l'AEK. 3mila dei presenti erano tifosi greci.

La statistica chiave

1 – Il pareggio contro l’AEK è la prima partita non vinta dal Milan in questa campagna europea: prima, compresi i preliminari, erano arrivate 6 vittorie.

Il migliore in campo

Manuel LOCATELLI – Alla quinta da titolare in stagione, ripropone la cattiveria che già si era visto nello spezzone di derby. Ci prova due volte dal limite sfiorando in entrambi i casi il gol. Niente di eccelso, sia chiaro, ma in un povero Milan, la sua voglia ed il suo senso di appartenenza meritano più considerazione.

Il peggiore in campo

Hakan CALHANOGLU – Lento, spento, caracollante, quasi fastidioso. Non ha ancora trovato un posto nel mondo al Milan e lo si vede in campo. E non può essere sempre una questione di ruolo: se uno ha talento, e Calhanoglu dovrebbe averne, deve dare molto di più.

Il tabellino

MILAN (3-5-2) – Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Calabria, Suso (dall’83’ Borini), Locatelli, Calhanoglu, Bonaventura (dal 72' Kessié); André Silva (dal 62’ Kalinic), Cutrone. All. Montella
AEK ATENE (3-4-1-2) – Anestis; Vranjes, Tzanetopoulos, Bakasis; Galo, Johansson, Simoes, Lopes; Mantalos (dal 93' Galanopoulos); Lazaros (dal 64’ Araujo), Livaja (dal 76’ Bakasetas). All. Jimenez
ARBITRO: Ekberg (Swe)
AMMONITI: Simoes, Locatelli, Mantalos, Livaja
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