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Chelsea-Arsenal, i 4 motivi per non perdersi la finale di Europa League

Stefano Fonsato

Aggiornato 29/05/2019 alle 07:28 GMT+2

Un grande classico dei derby londinesi giocato dall'altra parte del continente, il caso Mkhitaryan, la sfida all'ultimo gol Sarri-Emery e l'ultima partita in carriera del portiere dell'Arsenal Petr Cech proprio contro il Chelsea, di cui è stato un giocatore bandiera.

Unai Emery e Maurizio Sarri si sfideranno nella finale Europa League 2019: il toscano va a caccia del primo trofeo in carriera, Emery della 4a Europa League da allenatore, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Chelsea-Arsenal, che oltre ad essere un grande classico del calcio inglese è la tradizione dei derby londinesi. Dove si giocherà? Dall'altra parte del continente, a Baku. Una finalissima stimolante, a livello tecnico e di blasone, una partita che però - ancor prima di essere giocata - ha già sollevato un polverone di polemiche. Anzitutto sulla scelta della sede, aspetto che il tecnico del Liverpool Jürgen Klopp, impegnato invece a Madrid nella finale di Champions contro il Tottenham, ha già ampiamente criticato nei giorni scorsi con quel: "Mi chiedo cosa mangino a colazione le persone che prendono certe decisioni". A onor del vero, la sede di una finale si decide non certo conoscendo le squadre che la giocheranno. Tanto più considerando il fatto che l'Europa League, a differenza della Champions, è geograficamente più assortita. Baku, rispetto all'Europa, è lontana un po' da tutto ma se, ad esempio, al termine del percorso fosse arrivata una squadra russa o ucraina (come avvenne col Dnipro nel 2015) non ci sarebbe stato nulla da obiettare.

Una finale londinese dall'altra parte d'Europa

Certo ci sono i soldi del petrolio azero, che in questi ultimi anni hanno abbracciato una marea di manifestazioni sportive: dal ciclismo alla Formula 1, tanto per fare un paio di esempi. Il calcio, in questi anni, ha lanciato una realtà fino a pochi anni fa sconosciuta come il Qarabag (anche se non si tratta di un'espressione della capitale Baku, ma ci arriveremo in seguito) e, ora, l'Azerbaigian vuole essere un punto ben riconoscibile nella geografia del - grande - calcio. Il pallone si vende a Baku e Baku si vende al pallone: il calcio d'inizio? Alle 21 italiane, che corrispondono alle 23 locali...
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Players prepare for a cross during the Premier League match between Chelsea FC and Arsenal FC at Stamford Bridge on August 18, 2018 in London, United Kingdom.

Credit Foto Getty Images

Il caso Mkhitaryan e la socipolitica

Ad esaurire i temi di extracalcio, anche quelli riguardanti la sociopolitica,seconda lente d'ingrandimento sul match: come già accaduto nel recente passato, è arrivata la rinuncia da parte dell'attaccante dell'Arsenal Henrikh Mkhitarian a prendere parte alla spedizione dei Gunners a Baku. La scelta è per motivi di sicurezza per la sua incolumità.
Tra Armenia (paese cristiano) e Azerbaigian (islamico) non si sono mai spenti i livori della sanguinosissima guerra del Nagorno Karabakh, regione politicamente in mano agli azeri, i cui abitanti sono, tuttavia, a maggioranza armena. Il Qarabag è, infatti, l'espressione di Agdam, città fantasma e svuotata, nel tempo, dal conflitto. Giusto impedire a Mkhitaryan di partecipare nel nome della sicurezza pubblica? Le opinioni si dividono.

Sarri a caccia del primo trofeo contro "mr. Europa League" Emery

Terzo, ci sono le ragioni tecniche, di campo, di panchina. Da una parte, sponda Arsenal, c'è lo "specialista" Unai Emery, capace di vincere la bellezza di tre Europa League consecutive con il Siviglia, fatto più unico che raro nella storia del calcio. Dall'altra c'è un Maurizio Sarri alla ricerca dello status di "vincente" attraverso la conquista del suo primo trofeo internazionale, per convincere ancora una volta la dirigenza del Chelsea della bontà delle sue idee e la Juventus che, volendo, può affidarsi serenamente a lui per la scalata alla Champions del prossima volta all'insegna del bel gioco.
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Chelsea-Arsenal 2018-2019: da sinistra Unai Emery, tecnico del'Arsenal, e Maurizio Sarri (Chelsea) (Imago)

Credit Foto Imago

E poi c'è Cech...

Poi c'è l'ultima partita di Petr Cech, una vita professionale spesa per difendere i colori del Chelsea e che allo stadio Olimpico di Baku può dare un forte dispiacere ai Blues difendendo la porta dei Gunners alla sua ultima partita in carriera prima del ritiro. Tuttavia, il suo impiego non è scontato: Emery, infatti, potrebbe affidarsi a Bernd Leno per avere maggiori garanzie di vittoria, che per l'Arsenal significherebbe anche qualificazione in Champions League, opzione mancata in Premier.
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