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Inter-Shakhtar, le 5 verità: Barella e Bastoni al top, Conte che lavoro!

Enrico Turcato

Aggiornato 18/08/2020 alle 12:08 GMT+2

I nerazzurri giocano il calcio voluto dal tecnico. Nella serata della rinascita di Lautaro Martinez, menzione d'onore per i due italiani e per Lukaku, a un gol da Ronaldo il Fenomeno e a segno per la decima partita di fila in Europa League. Ucraini inferiori e ora con il Siviglia si puó sognare.

Antonio Conte esulta insieme a tutto il suo staff dopo il rotondo successo sullo Shakhtar Donetsk, Europa League, Getty Images

Credit Foto Getty Images

1) E' l'Inter di Antonio Conte, è un'Inter davvero bella

Pressing alto, linee cortissime, cambi improvvisi da esterno a esterno, recupero palla e verticalizzazione immediata sul centravanti. Tutto coordinato, tutto in movimento, tutto simmetrico. È l'Inter di Antonio Conte, l'Inter più bella, in forma, pimpante, aggressiva, tosta. Il lavoro svolto dal tecnico nerazzurro in quest'anno lungo e faticoso è sotto gli occhi di tutti. Secondo posto in campionato (con secondo miglior attacco e difesa meno battuta), la semifinale di Coppa Italia e ora la finale di Europa League. Risultati già importanti e un percorso di crescita che pare solo nella sua fase embrionale. Non continuare insieme, per tecnico e società, sarebbe un mezzo delitto.
  • Il cammino dell'Inter in Europa League: zero sconfitte, 13 reti realizzate e due gol subiti in 5 partite!
Ludogorets-Inter 0-2Eriksen, Lukaku
Inter-Ludogorets 2-1Biraghi, Lukaku; Cauly
Inter-Getafe 2-0Lukaku, Eriksen
Inter-Bayer Leverkusen 2-1Barella, Lukaku; Havertz
Inter-Shakhtar Donetsk 5-0L.Martinez (2), D'Ambrosio, Lukaku (2)
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Lautaro Martinez - Inter-Shakhtar - Europa League 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

2) Copertina alla Lu-La, ma che Ba-Ba

Doppietta del 10, doppietta del 9. Ma per una volta una citazione a parte la meritano Nicolò Barella e Alessandro Bastoni. Il centrocampista, oltre all'assist per il primo gol, si è reso protagonista dell'ennesima prestazione totale, a tutto campo, con recuperi e inserimenti alternati quasi fosse un orologio a pendolo. Il difensore non ha sbagliato un intervento e ha confermato di aver ormai nel dna il ruolo di terzo difensore nella difesa a tre contiana. Due italiani, due giovani, due pedine fondamentali anche per l'Inter del futuro.

3) Romelu Lukaku, che centravanti ha pescato l'Inter!

33 gol stagionali, sei in questa Europa League. Il gigante belga sta inanellando primati ed è sulla scia di Luiz Nazario da Lima, in arte Ronaldo, che alla sua prima stagione in nerazzurro mise a segno 34 reti. Numeri importanti, contributo costante, prestanza, forza, carattere, carisma. Un attaccante completo e forte, pagato tanto, ma che sta dimostrando di essere già leader nell'Inter di Conte. Chi nutriva qualche dubbio la scorsa estate farebbe bene a fare un bel passo indietro.
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Romelu Lukaku - Inter

Credit Foto Getty Images

4) Shakhtar troppo brutto per essere vero, ma era inferiore

Difficili da valutare gli ucraini di Castro, dominati in lungo e in largo, quasi mai pericolosi, soffocati dal pressing nerazzurro e colpiti a più riprese come all'angolo di un ring. Prestazione pessima, ma più per meriti nerazzurri che per demeriti arancioneri. Lo Shakhtar era nel complesso inferiore ed era preventivabile una sconfitta. Certo, di queste dimensioni e di questa portata desta scalpore. Differenza abissale.

5) Il Siviglia non deve fare paura, questa Inter può vincere

Ora il sogno continua e l'appuntamento di venerdì sera, a Colonia, diventa veramente prestigioso. Di fronte una formazione che questa Coppa (sia che si chiami UEFA o Europa League) l'ha vinta cinque volte su cinque occasioni in cui è arrivata in finale. Gli spagnoli partiranno col favore del pronostico visti i precedenti, ma questa Inter non deve aver paura di nessuno e deve essere consapevole della sua energia, delle sue doti, della profondità della sua rosa. Il trofeo è alla portata e servirà una prova in linea con quelle offerte ai quarti e in semifinale. Si può fare, si può vincere.
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