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Le 5 verità che ci ha lasciato Inter-Bayer Leverkusen: Conte ha la sua squadra, Godin conta

Enrico Turcato

Aggiornato 11/08/2020 alle 10:03 GMT+2

Il tecnico pugliese puó godersi i frutti di un lavoro lungo un anno: l'Inter ora sta bene e gioca il suo calcio. Godin fa la differenza con umiltá, Barella imprescindibile. Occhio a Kai Havertz, che ha doti non comuni

Leverkusen's German midfielder Kai Havertz (L) and Inter Milan's Uruguayan defender Diego Godin vie for the ball during the UEFA Europa League quarter-final football match Inter Milan v Bayer 04 Leverkusen at the Duesseldorf Arena on August 10, 2020 in Du

Credit Foto Getty Images

1) Questa é l'Inter di Antonio Conte

Costruzione dal basso, pressing alto in fase di non possesso, esterni cercati con ossessione, verticalizzazioni mai casuali. L'Inter ora gioca davvero il calcio di Antonio Conte. Aggressiva, mentalmente libera, coordinata, affamata. Gli insegnamenti del tecnico si vedono e ora la formazione, che fisicamente sta benissimo, sembra ricalcare alla perfezione le sue idee. Il percorso ha preso la sua corretta via, si può solo crescere ancora.
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Antonio Conte e Lele Oriali esultano dopo la vittoria sul Bayer Leverkusen

Credit Foto Getty Images

2) Godin, esperienza e maturità: ora è davvero lui

Eccolo il vero Godin. Con umiltá l'ex capitano dell'Atletico si è adattato all'Inter e a Conte, ha imparato a giocare a tre e in queste partite "delicate" e senza possibilità di errore, sta facendo valere le sue doti e il suo grande carisma. Sicuro, esperto, lucido, presente. Questa squadra aveva bisogno di lui e lui si sta facendo trovare pronto nel momento piú importante.

3) Nicolò Barella, l'uomo di Conte

Ovunque. Questo l'avverbio designato. Barella è motore e cuore pulsante di questa Inter. Corre, pressa, raddoppia, si inserisce e si butta dentro a testa bassa. Contro il Leverkusen é andato a segno e ha avuto altre due occasioni per colpire ancora. Un mini Vidal, ancora a volte troppo falloso, ma sicuramente moderno, pimpante, destinato a migliorare. Ed é anche dotato di una tecnica notevole.
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Nicolo Barella

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4) Kai Havertz, un '99 già pronto

Un gol e un altro paio di giocate pregevoli. Non è stata la sua serata, ma Kai Havertz ha fatto vedere anche contro l'Inter di che pasta è fatto. Non è un caso che il Chelsea si stia svenando per averlo. A 21 anni ha tutte le qualità per imporsi, visto che può essere sia una prima che una seconda punta, grazie anche all'altezza e al fisico statuario. Bel prospetto.

5) La vittoria finale è possibile, bisogna crederci

L'ultimo punto riguarda le reali ambizioni dell'Inter, che si presenterà in semifinale con i favori del pronostico, qualunque sia l'avversaria tra Shakhtar o Basilea. E quindi? Quindi l'Inter deve puntare diretta la finale di Colonia e poi vedere chi tra United, Siviglia e Wolverhampton arriverà a contenderle la Coppa. Bisogna crederci, perché l'ambizione è giustificata dalla forza e dalla forma dell'Inter attuale.
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Antonio Conte in scivolata in allenamento: che carica prima di Inter-Bayer!

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