In Polonia è subito grande Italia: Pellegrini e Petagna stendono la Danimarca
Aggiornato 18/06/2017 alle 23:09 GMT+2
Dopo un primo tempo mediocre, gli azzurrini si scuotono nella ripresa: apre una perla in semirovesciata del centrocampista, chiude nel finale il centravanti. Finisce 2-0 per la nazionale di Di Biagio, che raggiunge la Germania in vetta e ora può ipotecare la qualificazione alle semifinali mercoledì, contro la Repubblica Ceca.
La prima prova, che poi è anche la più importante perché spesso condiziona o determina il prosieguo del percorso, è superata in bellezza: la Polonia inizia a conoscere il potenziale dell'Italia di Gigi Di Biagio, che inizia col piede giusto l'Europeo andando a battere per 2-0 una Danimarca che – proprio come gli azzurrini – nelle qualificazioni non aveva mai conosciuto la sconfitta. Una prova di forza autorevole, anche se solo nella seconda parte di gara Berardi e compagni trovano incisività e brillantezza: dopo un primo tempo opaco e con poche occasioni da gol, sono Pellegrini e Petagna a firmare le reti che portano l'Italia in vetta al gruppo C assieme alla Germania. Quello del centrocampista del Sassuolo, in odore di ritorno a Roma, è peraltro un gol meraviglioso: stupenda la semirovesciata con cui la resistenza danese è vinta a inizio ripresa. L'unica nota stonata della serata sono gli insulti ricevuti da Donnarumma da un manipolo di tifosi azzurri (e presumibilmente milanisti) appostati dietro di lui: striscione “Dollarumma” a tinte rossonere e banconote finte gettate all'interno della sua porta, e poi prontamente rimosse. Solo un piccolo fastidio, per una nazionale che ora pensa sempre più in grande: mercoledì, contro una Repubblica Ceca già ko all'esordio, l'occasione per ipotecare subito la semifinale.
La cronaca della partita
Leit motiv della gara chiaro fin da subito: a far gioco è l'Italia, che però deve scontrarsi con una disposizione difensiva attentissima da parte dei danesi. Dopo 20 minuti di quasi nulla, la prima opportunità capita sul destro di Conti: botta da dentro l'area, ma da posizione defilata, e palla contro l'esterno della rete. Il brivido più grosso lo provoca però Benassi poco prima della mezz'ora: la sua staffilata è perfetta, ma Hojbjerg vola a togliere miracolosamente la sfera dalla propria porta. Una chance che sveglia solo in parte i ragazzi di Di Biagio, che da lì a fine primo tempo non riescono più a spaventare seriamente un avversario più che mai ostico.
Tutto cambia dopo l'intervallo. L'Italia rientra negli spogliatoi più convinta e desiderosa di alzare i ritmi, e al 54' finalmente passa: rimpallo aereo in area, arriva Pellegrini che con una meravigliosa semirovesciata vince la resistenza di Hojbjerg. Un gol tanto bello quanto importante, perché libera gli azzurrini da ansie e timori. La Danimarca non ci sta e reagisce: per tre volte Hjulsager spaventa Donnarumma, mancando la porta in un paio di occasioni e vedendo il proprio destro a giro respinto dal portiere azzurro nella terza. Normale sofferenza per un'Italia che però non patisce troppo gli attacchi avversari. E che, anzi, nel finale fa la voce grossa: per due volte Petagna manca di poco i pali danesi, ma a firmare il 2-0 è proprio il centravanti dell'Atalanta, che all'86' devia da due passi un perfetto cross del neo entrato Chiesa. Ogni timore scompare definitivamente in quello stesso momento: ora, avanti con la Repubblica Ceca.
La statistica chiave
La Danimarca non perdeva una partita da 3 punti da ben due anni: l'1-4 con la Svezia nella semifinale dell'Europeo disputato in Repubblica Ceca nel 2015. Da lì ha collezionato 9 vittorie e un pareggio nelle qualificazioni all'edizione di quest'anno.
Il tweet
L'immagine delle finte banconote gettate nella porta di Donnarumma.
Il migliore in campo
Rugani. Una sicurezza assoluta là dietro. Comanda il reparto azzurro, non concedendo nulla al temuto Ingvartsen e non sbagliando un solo intervento. Monumentale.
Il peggiore in campo
Ingvartsen. Era considerato una sorta di pericolo pubblico, perché ha già dimostrato di essere uno che la porta la sa trovare. E invece, Rugani e gli altri difensori gli mettono la museruola per tutto l'incontro.
La dichiarazione
Gigi Di Biagio: “Dobbiamo migliorare ed essere un po' più incisivi negli ultimi 30 metri. Nel primo tempo eravamo un po' contratti, poco fluidi; nella ripresa eravamo più convinti nel fare le cose. Ora pensiamo a recuperare e a preparare la prossima partita”.
Il tabellino
Danimarca (4-4-2): Hojbjerg; Holst, Banggaard, Maxso, Rasmussen; Hjulsager, Norgaard, Vigen-Christensen, Borsting (79' Duelund); Andersen (80' Hansen), Ingvartsen (72' Zohore). Ct. Frederiksen
Italia (4-3-3): Donnarumma; Conti, Rugani, Caldara, Barreca; Benassi (73' Grassi), Gagliardini, Pellegrini; Berardi (67' Chiesa), Petagna (88' Cerri), Bernardeschi. Ct. Di Biagio
Arbitro: Ivan Kruzliak (Slovacchia)
Gol: 54' Pellegrini, 86' Petagna
Note: ammoniti Norgaard (D), Holst (D)
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