Le pagelle di Italia-Norvegia Under 21 0-1: Nicolato, un europeo disastroso (e con alibi relativi...)

Italia-Norvegia, match valido per la terza e ultima giornata del gruppo D degli Europei Under 21, è terminato sul punteggio di 0-1, frutto della rete di Botheim. Con questo risultato l'Italia è clamorosamente fuori e beffata prima per via della classifica avulsa con la differenza reti negli scontri diretti, poi proprio per il numero di gol segnati negli stessi scontri diretti: qui il dettaglio. Qui di seguito, invece, i voti a tutti i protagonisti della partita.

Marco CARNESECCHI 6 – Nell’occasione del gol forse non pulitissimo; ma dopo di quelle almeno un paio di imparate importanti, che tengono l’Italia in partita.

Caleb OKOLI 5,5 – Troppe imprecisioni in fase di impostazione.

Matteo LOVATO 5,5 – Non si macchia di particolari errori in fase di uscita, ma esce punito – come tutti – da una prestazione di “squadra” che ha davvero pochissime attenuanti.

Giorgio SCALVINI 5 – Si fa scappar via Nusa, che dal suo ingresso gli crea troppi grattacapi. Dal 76’ Matteo CANCELLIERI – sv.

Raoul BELLANOVA 5,5 – Qualche discreta discesa e qualche buon cross dentro. Spesso, però, nel nulla di un attacco sterile. Dal 72’ Andrea CAMBIASO 5,5 – Dovrebbe portare un po’ di brio al finale. Combina poco.

Samuele RICCI 5,5 – Prova al allargarsi anche a sinistra per cercare qualche pallone in più. Ma al di là di una conclusione velleitaria, combina poco.

Sandro TONALI 5 – Male. Doveva essere l’uomo in più di questa U21; semplicemente non lo è stato. Pochi spunti, poche giocate. Forse, anzi, quasi certamente, poca benzina e ancor meno stimoli...

Nicolò ROVELLA 6 – Il meno peggio lì in mezzo. Specie nel primo tempo, dove gioca una partita anche abbastanza brillante e fornisce un assist al bacio per lo sciagurato Pellegri. Dal 72’ Fabio MIRETTI 6 – Finale senza particolari colpe o giocate degne di nota.

Fabiano PARISI 6 – Un altro dei pochi che al netto di tutto si può salvare. Anche lui, nel primo tempo, con una discreta spinta a sinistra e alcuni duelli individuali vinti. Nulla di clamoroso per carità... Ma per lo meno ci ha provato.

Wilfried GNONTO 5 – Attivo sì, ma anche poco preciso. Su tutte due belle giocate, una sprecata per egoismo e l’altra perché calcia male. E alla fine, questo, nell'economia di un giudizio, pesa tantissimo. Dal 62’ Nicolò CAMBIAGHI 6,5 – Entra e ci prova, con un’azione personale e con una traversa colpita nel finale. Vivo.

Pietro PELLEGRI 4,5 – Si divora un’occasione clamorosa, in avvio, che avrebbe reso completamente diversa la gestione di questa partita da parte dell’Italia. Dal 62’ Lorenzo COLOMBO 5,5 – Ne vede pochissime.

CT. Paolo NICOLATO 4 – Imposta la partita decisiva attendendo e speculando, vivendo su qualche guizzo – di Parisi o Rovella – e affidandosi alla capacità di gestione di una squadra che, evidentemente, visto il risultato finale (e visto già anche con la Svizzera...) questa capacità non l’aveva affatto. L’Italia gioca un europeo brutto, esprimendo un calcio brutto, e lo fa con l’aggravante di essere invece, teoricamente, una squadra con più che discreti interpreti. Il disastro è su tutta la linea perché non si passa il girone e non ci si gioca nemmeno la possibilità di andare alle Olimpiadi. Mancheremo anche lì. La fine, si può dire, di un ciclo deludente. E non si tiri fuori il torto della prima giornata: netto, clamoroso; ma non sufficiente a giustificare tutto il resto.

Klaesson 6; Sebulonsen 6, Hagghelm 6, Daland 6, Wolfe 6 (dall’81’ Kamanzi 6); Evjen 5,5 (dal 58’ Nusa 7), Kitolano 6 (dall’80’ Zafeiris sv.), Hove 6, Ceide 6,5 (dal 70’ Sahraoui 6); Jatta 6 (58’ Bobb 6), Botheim 6,5. CT. Smerud 6,5.