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Una rimonta che salva la stagione: il Manchester United vince l'FA Cup

Simone Eterno

Aggiornato 22/05/2016 alle 01:03 GMT+2

Sotto a un quarto d'ora dalla fine grazie al gol del Crystal Palace con Puncheon, il Manchester United trova prima con Mata il gol che vale i supplementari e poi con Lingard la rete che salva la stagione di van Gaal. Al tecnico olandese potrebbe non bastare per essere confermato, ma il 2-1 finale regala ai Red Devils il primo titolo dell'era post-Ferguson

Manchester United players celebrate FA Cup win over Crystal Palace

Credit Foto Reuters

E’ il primo titolo dell’era post Alex Ferguson, ma con ogni probabilità non basterà per salvare il posto di Luis van Gaal. Nonostante i rischi di una finale giocata al solito ritmo basso – e in cui si è persino ritrovato sotto a meno di un quarto d’ora dalla fine – il tecnico olandese riesce a portare via una FA Cup che in bacheca del Manchester United mancava dal lontano 2004. Il successo garantisce ai Red Devils di eguagliare il record di trofei vinti dall’Arsenal – 12 – ma soprattutto è il salvagente di un biennio che dopo la cifra monstre spesa sul mercato porta per lo meno dell’argenteria. Una partita dove lo United non ha certo impressionato per interpretazione o superiorità netta in campo, ma che è anzi riuscito a buttare – nonostante il tema tattico ‘prima difendersi, poi vedremo…’ – il Crystal Palace. Un’ingenuità dopo il gol del vantaggio per il pari di Mata e la rete di Lingard, nel supplementare, subita nonostante la superiorità numerica (giallo a Smalling per doppia ammonizione) e nel momento di spinta maggiore. Insomma, a brillare, tra tutte le componenti, è stata soprattutto la proverbiale buona stella di van Gaal. Riuscirà a portarlo di nuovo a Wembley per sfidare Ranieri nella Community Shield di agosto? Secondo molti no. Quel posto, a meno di clamorosi ribaltoni, sarà di José Mourinho.
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José Mourinho e Louis van Gaal

Credit Foto AFP

La cronaca

Due, sostanzialmente, le cose da ricordare del primo tempo. Il discutibilissimo 4-2-fantasia di van Gaal e i fischi folli del signor Clattenburg. Ma andiamo con ordine. Il match parte con la trama che tutti aveva previsto: Palace attento nella copertura degli spazi, United col solito e lentissimo possesso sterile. A sorprendere però è lo schieramento a ruoli completamente inventati del tecnico olandese: Rooney è il mediano a fianco di Carrick in mezzo al campo; Fellaini la punta di riferimento, Rashford gli gira intorno, Martial gioca coi piedi sulla linea sinistra della rimessa laterale e così via dicendo. In questa rivisitazione più completa delle regole del calcio, lo United costruisce ben poco, con il solo Mata a impegnare Hennessey in una buona parata e con Martial – per una volta riavvicinato in area – a sparare da buonissima posizione sul corpo di Ward. In tutto ciò, però, l’occasione migliore ce l’ha il Crystal Palace. O meglio, ce l’avrebbe il Crystal Palace se il signor Clattenburg non decidesse inspiegabilmente di fermare Wickham lanciato in area dopo un fallo di Smalling: giallo al difensore dello United, punizione dal limite per il Palace ma soprattutto regola del vantaggio, questa sconosciuta.
Il Palace va così a riposo tra le proteste per un arbitraggio in generale altamente scadente – specie nei suoi confronti – e nella ripresa non si discosta comunque da una virgola dal suo piano originale: ovvero difendersi e attendere il momento giunto. Arriverà. Dopo aver rischiato sulla traversa di Fellaini e sul colpo di testa di Martial, infatti, il neo entrato Puncheon punisce lo United al primo tiro nello specchio. Il lato eagles di Wembley esplode così come Pardew – che si lascia andare in un balletto già social – ma la gioia dura solo 3 minuti. Rooney, infatti, prende per mano i suoi e dopo un’azione personale mette dentro il cross che Fellaini controlla e Mata trasforma in gol dell’1-1.
Un pari che reggerà fino al 22’ dei supplementari, quando nonostante la superiorità numerica arrivata per via del secondo giallo a Smalling e la conseguente presa di fiducia, il Crystal Palace subisce da Lingard il gol della condanna: una palla dentro, una spazzata non troppo convinta, e un missile di prima intenzione che fulmina Hennessey e regala al Manchester United il trofeo.
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Manchester United's Jesse Lingard celebrates scoring their second goal

Credit Foto Reuters

La statistica

Il Manchester United raggiunge l’Arsenal a quota 12 FA Cup. E’ il primo titolo in questa competizione dal lontano 2004.

Il tweet

Il migliore

Rooney. Nel giorno più importante dell’anno si ritrova a fare il mediano a fianco di Carrick. Interpreta il ruolo alla grande e da vero capitano. Rincorre, picchia, lotta. E trascina, con un’azione personale, subito dopo il gol subito, fino al cross da cui poi nasce il pari.

Il peggiore

Gayle. A inizio secondo supplementare avrebbe sui piedi il pallone del 2-1. Calcia malamente addosso a De Gea e addio sogni di gloria delle Eagles.

Il tabellino

Manchester United (4-2-fantasia): De Gea; Valencia, Smalling, Blind, Rojo (66’ Darmian); Carrick, Rooney; Mata (90’ Lingard), Fellaini, Martial, Rashford (72’ Young).
Crystal Palace (4-5-1): Hennessey; Ward, Dann (93’ Mariappa), Delaney, Souare; Zaha, Cabaye (73’ Puncheon), McArthur, Jedinak, Bolasie; Wickham (86’ Gayle).
Gol: 77’ Puncheon; 80’ Mata, 112’ Lingard.
Note – Ammoniti: Smalling, Rojo, Souare, Rooney, Lingard, Fellaini; Dann, Delaney. Espulso Smalling (105’) per doppia ammonizione.
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