Fiorentina

Il Barcellona accoglie la Fiorentina nell'Europa che conta con una dimostrazione di forza e classe: Cesare Prandelli osserva pensieroso da bordocampo i fraseggi a centrocampo disegnati da Iniesta, Xavi e Messi, chiedendosi se, in un futuro più o meno prossimo, anche la sua Fiorentina potrà giocare con la stessa spettacolarità e organizzazione. Per ora i viola sono un gigantesco cantiere aperto: la squadra soffre il maggior tasso tecnico avversario, costretta sempre a ripiegare nella propria trequarti, ballando nella zona centrale del campo sotto le invenzioni di Messi e stentando nel pungere in contropiede con le accelerazioni di un Mutu ancora in ritardo di condizione.

Il Barcellona crea, rifinisce, addomestica e chiude la partita, mantenendo saldamente in mano le redini del gioco a centrocampo: il dato del possesso palla parla chiaro, e vede i blaugrana doppiare senza scampo la formazione viola. Messi e Xavi giocano a un livello superiore, mostrando un'intesa che farà sorridere Pep Guardiola e dimenticare in fretta Ronaldinho ed Eto'o: lo spagnolo, imbeccato proprio dall'argentino, impegna Frey al 10' con una sventagliata dal limite dell'area, e al 21', disegnando una fantastica triangolazione ancora con Iniesta e Messi, sfodera una violenta conclusione sulla traversa. Messi chiama nuovamente in causa l'estremo viola al 22', ma Frey risponde da campione allungandosi sulla sinistra per deviare il tiro incrociato.

La Fiorentina soffre, rintanata nella propria area di rigore: Gilardino è costantemente in fuorigioco e non aiuta la squadra a salire. Il Barça passa in vantaggio al 29' con Puyol , sugli sviluppi di un corner: Messi inventa per Pique con un lancio millimetrico sul secondo palo, il difensore blaugrana anticipa Frey in uscita e confeziona un assist d'oro per il compagno di reparto, libero per ribadire da pochi passi in rete. Due minuti dopo Frey è ancora protagonista su un colpo di testa di Keita: è l'ultima vera emozione prima del duplice fischio arbitrale.

Nella ripresa il Barça gela il Franchi con Jeffren, subentrato al posto di Iniesta (leggero infortunio, ndr): il venezuelano va in percussione sulla sinistra, vince un rimpallo con Gamberini e batte Frey sul secondo palo anticipando l'intervento in chiusura di Kroldrup: una disattenzione dei due centrali difensivi che sicuramente non farà piacere a Prandelli. Il ct viola rivoluziona la formazione inserendo Osvaldo, Pazzini, Papa Waigo, Gobbi e Jovetic: la Fiorentina in assetto puramente offensivo mostra maggior intraprendenza, sostenuta dalla freschezza di Osvaldo, dalle gambe rapide di Papa Waigo e dai colpi di classe di Jovetic. Al 69' l'italo-argentino trova Pazzini sul profondo e l'attaccante viola accorcia le distanze battendo Valdez in uscita con un preciso rasoterra.

La gioia viola, però, dura poco, perché quattro minuti dopo Bojan ristabilisce le distanze battendo con un dribbling secco Da Costa e mettendo la sfera alle spalle del neo-entrato Storari. Paghi del risultato, i blaugrana allentano la pressione, lasciando maggiore libertà ai viola di spaziare nel finale: Felipe, tra i migliori nelle prime amichevoli, prova a scuotersi dal torpore che ne ha anestetizzato a lungo la manovra offensiva, mentre Jovetic ha diverse occasioni per mettersi in mostra a centrocampo con la palla al piede.

Osvaldo strappa applausi quando tenta una rovesciata acrobatica simile a quella con cui mandò la Fiorentina in Champions a Torino: Pazzini mostra una buona intesa con l'italo-argentino, e anche la difesa del Barça se ne accorge quando i due tessono una interessante azione corale per sfiorare la seconda rete nei minuti di recupero.

Al momento la Fiorentina è questa, ma Prandelli ha davanti a sé altre due settimane prima del turno d'andata del terzo turno preliminare di Champions: uno che farebbe comodo al ct viola? Beh, Messi non sarebbe male... ma questo è già fantacalcio...