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Brasile

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Pubblicato 07/06/2008 alle 09:16 GMT+2

Maldonado e Vargas griffano un successo senza precedenti nell'amichevole di Boston

Tutti si aspettavano il Brasile, alle prese con la preparazione verso un torneo olimpico che è l"unica soddisfazione calcistica che ancora manca alla supersquadra verde oro e con l"avvio delle qualificazioni mondiali che vedranno i pentacampeao affrontare prima il Paraguay e poi la solita Argentina. E invece si è visto il Venezuela: l"amichevole giocata a Boston dalla squadra di Dunga contro i vinotintos ha confermato le difficoltà di un Brasile che anche contro il Canada aveva sofferto non poco per vincere, sabato scorso, producendo un 3-2 che aveva anche fatto storcere un po" il naso ai tifosi brasiliani.
Se si aggiunge che il Brasile non era mai stato battuto dal Venezuela, che nei diciassette scontri diretti precedenti vantava una media di quattro gol marcati a partita (78 gol segnati e soli 4 subiti!) e che era reduce da 15 vittorie consecutive dopo la sconfitta per 2-0 subita da Messico in Copa America, più di un anno fa, i termini per definire la battuta d'arresto di Adriano, Pato e soci una notizia clamorosa ci sono tutti.
La bomba la confezionano Giancarlo Maldonado e Ronald Vargas con due splendidi gol nel primo tempo: il primo arriva dopo appena cinque minuti quando Vargas scavalca due difensori e appoggia a Maldonado che con un bel pallonetto beffa Doni. La reazione del Brasile non è granché: un tiro dalla lunga distanza di Anderson e un colpo di testa di Adriano che finisce sopra la traversa. Il Venezuela dal canto suo prima sfiora il raddoppio con Juan Arango, di testa, su un cross dello scatenato Maldonado e poi lo trova con Vargas bravo a conquistare il pallone ai 30 metri su Luisao e a insaccare con un tiro di precisione.
Il Brasile nel secondo tempo fa vedere qualcosa in più, soprattutto grazie all'ingresso di Diego ma Renny Vega, a parte due belle parate, non ha dovuto rischiare più di tanto per portare a casa un risultato storico.
“Abbiamo giocato proprio male – ammette Dunga a fine partita – concedendo due gol evitabili nel primo e migliorando, ma non abbastanza nel secondo. Di positivo c'è che abbiamo creato qualche palla gol pericolosa, di negativo c'è tutto il resto. Non solo il risultato”.
Il Venezuela è andato a dormire con la testa piena di emozioni e la pancia colma di cerveza e margarita: centinaia di migliaia di persone si sono riversate in piazza per festeggiare la vittoria, un evento forse indimenticabile considerando che i vinotintos sono l'unica squadra sudamericana che non ha mai preso parte alla Coppa del Mondo.
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