Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Juventus - Gunnarsdottir avrà gli stipendi che il Lione non le aveva versato durante la gravidanza: "C'è da festeggiare"

Luca Stamerra

Pubblicato 18/01/2023 alle 19:27 GMT+1

CALCIO - La Gunnarsdottir aveva denunciato il Lione, la sua ex squadra prima di passare alla Juve nel 2022, per non averle versato 3 mensilità nel 2021. Il perché? Perché in quel periodo era in gravidanza. La FIFA ha condannato il club a pagare tutti gli stipendi più interessi. Per la Gunnarsdottir è la fine di un'ingiustizia: "Non sono affari, si tratta dei miei diritti come donna e lavoratrice".

Agnelli: "Calcio da riformare, la Premier League dominerà su tutti"

Si risolve con una bella notizia la querelle tra Sara Björk Gunnarsdottir e il Lione. La giocatrice della Juventus aveva portato in causa la sua ex squadra - aveva vestito la maglia del club transalpino dal 2020 al 2022 - perché non le erano state riconosciute le mensilità di aprile, maggio e giugno 2021. Il Lione le aveva versato solo una piccola parte dell'ingaggio pattuito alla firma del contratto. Il perché? Gunnarsdottir era in gravidanza e aveva ottenuto il via libera per tornare in Islanda per gli ultimi mesi di gestazione e per far nascere suo figlio nel Paese d'origine. Secondo regolamento FIFA, le calciatrici hanno diritto all'intero stipendio per tutta la durata della gravidanza, fino al momento di percezione del congedo di maternità. Il Lione, invece, obietta questo regolamento, nel senso che era stato introdotto solo dopo il periodo di gravidanza della calciatrice alla quale, secondo il club, veniva riconosciuto direttamente un congedo per malattia a partire da marzo 2021 perché “non in grado di esercitare alcuna attività lavorativa” e non poteva essere individuato una mansione diversa durante questo periodo perché la giocatrice era volata in Islanda. Risposta disarmante per Gunnarsdottir che si è rivolta così alla FIFA e alla FIFPro, la Federazione internazionale dei calciatori professionisti.
E dire che, secondo quanto racconta la Gunnarsdottir, in una lettera scritta su The Players Tribune, il Lione le aveva addirittura intimato di non rivolgersi alla FIFPro e che, in caso contrario, non avrebbe più avuto un futuro nella squadra. Il Lione smentisce questo ultimatum, ma la Camera di risoluzione delle controversie FIFA ha condannato il club francese al pagamento dell'intero importo degli stipendi non versati (82 mila euro) più il 5% degli interessi per il periodo che va dal 10 settembre fino alla data di effettivo pagamento. Il Lione ha annunciato, poi, di rinunciare al ricorso.

Le parole di Gunnarsdottir

Alla Juventus sono felice, però voglio essere certa che nessuno si trovi più nella mia situazione. Non si tratta di affari, ma dei miei diritti in qualità di essere umano, di donna e di lavoratrice. Oggi sono fiduciosa per il calcio femminile, c’è tanto da festeggiare

La risposta del Lione: colpa della legge francese

Abbiamo sempre rispettato la legge francese, che a volte abbiamo trovato troppo restrittiva su questi temi. Pertanto, ci siamo sempre battuti per una maggiore protezione dei giocatori su questi punti. Abbiamo fatto tutto il possibile per supportare Sara Björk Gunnarsdottir nella sua maternità, così come nel suo ritorno ai massimi livelli. Su sua richiesta, abbiamo accettato di concederle il congedo di maternità in Islanda, suo paese di origine. Quando è tornata in Francia, dopo la nascita di suo figlio, abbiamo fatto di tutto per favorire il suo ritorno ad alti livelli in condizioni che le consentissero di vivere al meglio la sua nuova vita di madre, e il suo ritorno alle competizioni, grazie in particolare ad un accompagnamento avanzato, come abbiamo fatto con Amel Majri. [Il Lione in un comunicato]
Questo tema ci sta particolarmente a cuore e siamo orgogliosi di aver accompagnato Amel in questi mesi, per tutta la gravidanza fino al suo ritorno in campo contro la Soyaux, permettendole anche di viaggiare con sua figlia e la sua tata. Negli ultimi mesi, la FIFA ha scelto di stabilire per la prima volta un quadro normativo per i calciatori che devono vivere la maternità durante la loro carriera. Cosa di cui siamo felici. La FIFA ora ci sta criticando per non aver offerto un altro lavoro a Sara Björk Gunnarsdottir durante il suo congedo per malattia e poi per la maternità, ma la legge francese ci vieta di farlo e la giocatrice ci aveva espressamente chiesto di poter tornare a vivere in Islanda, cosa che avevamo accettato
Siamo orgogliosi di aver annoverato Sara Björk Gunnarsdottir nella rosa dell’Olympique Lyonnais. Le nostre strade si sono separate per motivi prettamente sportivi. Se desidera aiutarci oggi a migliorare ulteriormente la legge francese, saremmo felici di poterla coinvolgere nei nostri sforzi al fianco di Amel Majri per consentire a tutte le atlete di vivere appieno la loro gravidanza, così come il ritorno alle competizioni
picture

Ferrero: "Difenderemo la Juve in tutte le sedi. Chiediamo rispetto"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità