La rivelazione di Arianna Mihajlovic: "Il Bologna ha pagato stipendio a Sinisa anche dopo l'esonero. E' un gesto che..."
DaEurosport
Pubblicato 16/02/2024 alle 12:35 GMT+1
SERIE A - Alla vigilia di Lazio-Bologna la vedova del tecnico serbo non dimentica l'appoggio dei rossoblù: "Società incredibile, ci è entrata subito nel cuore. Sinisa prese malissimo l'esonero, aveva detto che non si sarebbe mai dimesso".
Lazio-Bologna, da un po' di tempo a questa parte, non è più una partita come le altre. Entrambe le squadre giocheranno infatti anche nel nome e nel ricordo di Sinisa Mihajlovic, simbolo sul campo e in panchina di entrambe le squadre. "È la partita di Sinisa - ha detto al Messaggero la moglie Arianna - tornerò allo stadio e mi riavvicinerò al calcio da cui mi ero allontanata. Ci tengono anche i miei maschietti che sono tifosi sfegatati della squadra biancoceleste". Nell'intervista la compagna del serbo, scomparso a cvausa della leucemia, ha ricordato con emozioni l'ultimo periodo da tecnico degli emiliani, proiettandosi poi anche sul futuro.
Sull'esonero
"Sinisa non se lo aspettava e ci è rimasto molto male. Lo aveva anche detto che non si sarebbe mai dimesso e voleva continuare perché la sua voglia di lottare era unica. Il Bologna ha scelto un’altra strada e non posso giudicare. Ha onorato lo stipendio di mio marito fino alla scadenza del contratto. Un gesto straordinario che in un momento di sbandamento mi ha dato delle sicurezze".
Sul rapporto con Bologna
"Il presidente Saputo, Bergamini, Fenucci, Marchetti e Di Vaio. Nessuno mi ha dimenticato. Anche con Sabatini c’era un rapporto pazzesco. È una società speciale e una città speciale. Ci era entrata nel cuore ancora prima della malattia e durante il percorso di sofferenza è diventato un amore viscerale: le settimane in ospedale, la sofferenza al campo di allenamento. Tutto condiviso con gente meravigliosa".
Sul presente
"Il professionista a cui mi sono rivolta ad un certo punto mi ha detto: Arianna, o ti rialzi e vivi per te e i tuoi figli, oppure ti lasci andare e te ne vai come Sinisa. Non lo nego, niente è come prima ma ho dei figli meravigliosi e una nipotina. Ho deciso di vivere. Ora vedo le amiche, mi occupo degli affari che gestiva Sinisa poi ho dei momenti di crisi da cui esco con l’aiuto dei miei figli".
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