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Dalla Serie C al miracolo Crawley Town: la scalata di mister Gabriele Cioffi in League Cup

Stefano Fonsato

Pubblicato 29/10/2019 alle 09:55 GMT+1

Ex difensore - tra le altre - di Spezia, Novara, Mantova, Torino e Carpi, Gabriele Cioffi è l'allenatore del piccolo Crawley Town, 17esimo in League Two (quarta serie inglese) ma protagonista di una straordinaria scalata in League Cup, che ha visto i suoi ragazzi eliminare "big" come Norwich e Stoke City. "Possiamo battere chiunque, non bisogna mai smettere di sognare".

Gabriele Cioffi abbraccia un compagno di squadra dopo il successo in League Cup allo Stoke, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Ultimamente in Inghilterra non solo la FA Cup a regalare sogni o, quanto meno, vetrine prestigiosi a piccoli club, gregari anche nelle "minors" del football più antico del mondo. Appassionati e non possono, infatti, buttare un occhio anche a quella che è la "Coppa di Lega" (o "Carabao Cup" per ragioni di sponsor), ovvero il torneo che riunisce tutte le società facenti parte della Football League, dalla Premier a League 2, la quarta serie della gerarchia calcistica d'Oltremanica. Proprio da qui arriva il Crawley Town, allenato dall'italiano Gabriele Cioffi, 44 anni, che in molti si ricordano come ex difensore - tra le altre - di Spezia, Novara, Mantova, Torino e Carpi.
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Gabriele Cioffi (Torino) durante Livorno-Torino, Serie A 2006-2007 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Alle porte dello scalo londinese di Gatwick

Crawley, "cittadina di raccordo", poco più di 100mila abitanti negli immediati pressi dell'aeroporto londinese di Gatwick, nel Sussex, sulla strada per Brighton con cui il "Town" collabora, ospitando le partite della squadra femminile dei Seagulls. Ma alle 20,45 (ore italiane) di martedì 29 ottobre, al "The People's Pension Stadium" si apriranno le porte agli ottavi di finali della Coppa di Lega inglese, un punto di arrivo che il Crawley Town non si sarebbe mai immaginato a inizio stagione. Diciassettesimo nella quarta serie, i piccoli "Red Devils" sono stati costruiti per un campionato di metà classifica, senza particolari fronzoli. Ora, addirittura, la possibilità di agganciare addirittura i Quarti di finale della EFL Cup, grazie al sorteggio favorevole che li opporrà al Colchester United, anch'esso di League Two e già battuto 2-1 nella recente sfida di campionato. Ma che, altrettanto, è stato capace di eliminare niente meno che il Tottenham di Mauricio Pochettino. Scherzi di un sorteggio integrale, che vede come altre sfide, "roba di lusso" come Chelsea-Manchester United, Liverpool-Arsenal, Manchester City-Southampton, Everton-Watford, Aston Villa-Wolves e, ancora, Burton Albion-Leicester City e Oxford United-Sunderland.

Diciassettesimo in League Two. Ma una marcia trionfale in Coppa di Lega

La marcia trionfale dei ragazzi di Cioffi si è sviluppata quasi interamente tra le mura dello stadiolo di casa. Tranne che per l'inizio dell'avventura, iniziata tra le ciminiere ormai spente delle Midlands: 3-2 a Walsall, poi gli emozionanti successi interni contro il Norwich City di Premier League (1-0), e la vittoria ai rigori dopo l'1-1 contro lo Stoke City di Championship. Budget ridotto e una formazione di giocatori poco più che ragazzini (quasi tutti britannici, nessun "pretoriano" proveniente dall'Italia), il compito di Cioffi è arduo: condurre un campionato tranquillo e preparare qualche buon giocatore per venderlo ai team delle categorie superiori. Quelle che batte in Coppa di Lega tanto da far segnare un pubblico che, inizialmente lo guardava con sospetto.

Da "secondo" di Henk Ten Cate a Gianfranco Zola

Ma come si è ritrovato a Crawley, Gabriele Cioffi, l'ex centrale difensivo che, nella sua lunghissima carriera da difensore, è sempre rimasto in piedi, a combattere in campo nonostante i tanti infortuni? Appesi gli scarpini al chiodo nel 2012 (dopo lo spareggio playoff di Serie C1 tra Carpi e Pro Vercelli terminato 1-3 con la conseguente promozione in Serie B dei piemontesi). Cioffi inizia a collaborare con il club australiano dell'Eastern United di Adelaide e, quasi contemporaneamente, si mette a lavorare con l'Aston Villa come Technical director dei clinic estivi organizzati in territorio italiano. Quindi, torna nel Bel Paese come allenatore della Berretti dell'Alto Adige, prima di volare negli Emirati Arabi come "secondo" di Henk Ten Cate sulla panchina dell'Al Jazira. In Inghilterra arriva in maniera stabile come "assistant coach" di Gianfranco Zola tra le fila del Birmingham City nel 2016.
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Gabriele Cioffi, allenatore del Crawley Town 2019-2020 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

"Inglesi diffidenti. Poi si sono ricreduti"

L'anno scorso, il patentino di allenatore di prima categoria e la nomina ad allenatore del Crawley Town. Così, Cioffi si è raccontato al Guardian:
Alla mia nomina nessuno mi conosceva e, come spesso accade in Inghilterra, specie al di sotto della Premier, c'è un atteggiamento di diffidenza nei confronti degli allenatori non britannici. La maggior soddisfazione, prima della scalata di quest'anno nella Coppa di Lega, è stato vedere cambiare tutto ciò ed entrare nel cuore dei tifosi. Del calcio d'Oltremanica adoro l'immediatezza con cui i giocatori apprendono, l'atmosfera sugli spalti: mi sarebbe piaciuto farne parte da giocatore Il mio approccio da allenatore? Avere la mente aperta, ascoltare tutti. Non si è mai vincenti in maniera dittatoriale, lo si è quando, prima di tutto, si è uomini veri.
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Gabriele Cioffi, allenatore del Crawley Town 2019-2020 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Che, da "freddini", ora riempiono i seimila posti dello stadio alle porte di Gatwick, proprio grazie a Gabriele Cioffi, che ha creduto - tra gli altri - all'attaccante anglo-congolese Beryly Lubala, visto crescere ai tempi di Birmingham e che, lo scorso 27 agosto, ha deciso il match contro il Norwich City di Premier:
Adoro i miei giocatori, che sono andato ad abbracciare di corsa, in campo, dopo la vittoria ai rigori contro lo Stoke City. Adoro il mio staff, anche se mi rendo conto di aver sconvolto la quotidianità dell'addetto stampa Bruce Talbot, che ha dovuto smistare tantissime richieste giunte in questi giorni dai mass media nazionali e internazionali. Adoro la mia famiglia che vive a Firenze, paradossalmente, a causa di questo successo e di un conseguente calendario più fitto, vedo con minor frequenza rispetto a quanto fossi abituato, tornando una volta ogni due settimane in Italia. Dove potremo arrivare in Coppa di Lega? Ovunque, battendo chiunque. Ai miei giovani giocatori ricordo di aver saggiato i campi di Serie A a 30 anni, per cui non bisogna mai smettere di sognare.
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