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Pippo Inzaghi, Parma e la voglia di rivalsa di Lecce e Livorno: guida alla Lega Pro 2016-17

Stefano Dolci

Aggiornato 24/08/2016 alle 09:20 GMT+2

Tre gironi, 60 squadre e la sensazione che mai come quest'anno la terza serie non abbia nulla da invidiare alla di Serie B. La speranza è che per una volta le penalizzazioni per situazioni economiche discutibili non la facciano da padrone, la certezza è che fra Venezia, Parma, Lecce, Catania, Foggia e Livorno sarà bagarre per la promozione nei tre raggruppamenti.

2016, Pippo Inzaghi, Joe Tacopina, Venezia, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Spesso se ne è abusato però mai come quest’anno il campionato di Lega Pro ai nastri di partenza non sembra aver nulla da invidiare per tradizione, storia, blasone e tifoserie alla Serie B. Già perché in ognuno dei tre gironi non mancano squadre che negli ultimi 15-20 anni sono state protagoniste nel campionato di massima serie: dal Parma al Piacenza, dal Livorno alla Reggina passando per Catania, Lecce, Siena, Venezia, Foggia e Messina basta questo scarno elenco per far intuire che si tratta di una terza serie grandi firme che potrebbe riservare sorprese ed attrarre anche una buona mole di pubblico allo stadio.

Fra un format spezzatino discutibile e l’incubo penalizzazioni

In questo senso lascia un po’ interdetti la conferma del ‘format spezzatino’ che vedrà le 60 squadre scendere in campo fra sabato e domenica in cinque differenti fasce d’orario 12, 14.30, 16.30, 18.30 e 20.30. Una formula cervellotica fatta per favorire la trasmissione delle partite in tv ma che finisce per penalizzare i tifosi che sottoscrivono abbonamenti e sono abituati a seguire la propria squadra del cuore sugli spalti in casa e in trasferta. L’auspicio alla vigilia dello start della stagione è anche quello di non assistere al teatrino delle penalizzazioni per inadempienze economiche che condizionano la regolarità del campionato e finiscono per svilire la reputazione di un campionato che, al di là di buoni propositi di dirigenti e presidenti, continua ostinatamente ad essere mastodontico. Nelle ultime cinque annate, su 329 squadre partecipanti alla Lega Pro, ben 71 sono state penalizzate mentre dal 2011 ad oggi ben 33 club sono falliti. Nonostante questi numeri allarmanti: per mantenere il format a 60 squadre si è provveduto ad effettuare 11 ripescaggi dalla Serie D… Una decisione rischiosa e che non può lasciare tranquilli anche dal rischio di eventuali contaminazioni col quel solito demone chiamato calcioscommesse. La speranza è che per una volta le cose siano state fatte davvero a regola d’arte anche se la storia ci impone di prepararci al peggio.
Fatta questa doverosa premessa proviamo ad addentrarci nell’analisi dei 3 gironi provando ad ipotizzare quali potranno essere le possibili protagoniste…

Girone A: il Livorno cerca la promozione immediata

Il raggruppamento probabilmente più abbordabile con tre squadre apparentemente in grado di giocarsi quel primo posto che garantisce il ritorno in Serie B: Livorno, Cremonese ed Alessandria. I labronici, dopo due retrocessioni negli ultimi tre anni, si ritrovano dopo 15 anni paracadutati nell’inferno della terza serie. Il presidente Spinelli ha promesso ai tifosi una risalita immediata in Serie B, ma il precampionato ha detto che manca ancora qualcosa agli amaranto per riguadagnare immediatamente la cadetteria. In panchina Claudio Foscarini è un tecnico esperto, umile e indubbiamente preparato per guidare il Livorno verso la B ma la sensazione è che la difesa non sia affatto ermetica e il centrocampo non abbia la qualità necessaria per innescare una coppia d’attacco potenzialmente micidiale come quella formata da Vantaggiato (31 gol in 76 presenze nelle ultime due annate in Toscana) e Cellini (34enne bomber che la passata ha trascinato la Spal in B realizzando 17 reti in 26 presenze nell’ultima stagione). In avanti difficile pensare di vedere disimpegnarsi in maglia amaranto il promettente Andrea Favilli, centravanti dell’Italia U19 vicecampione d’Europa, in guerra con Spinelli che chiede 4 milioni per liberarlo. Il capocannoniere dell’ultimo campionato Primavera è corteggiatissimo da grandi big italiane ed Europee come Real Madrid, PSG e Inter, dopo che in estate la Juventus aveva fallito il tentativo di riscatto. Le ultime? Il ragazzo è tornato ad allenarsi dopo quattro giorni d'assenza e, adesso, dovrebbe trovare una sistemazione altrove...
Desiderose di salire in B senza passare dai playoff anche Cremonese ed Alessandria. I grigiorossi, sotto la gestione del neopresidente Michelangelo Rampulla, hanno scelto di puntare su un tecnico esperto e vincente come Attilio Tesser e costruito una rosa di primordine per la Lega Pro, puntando su elementi che a queste latitudini possono fare la differenza come Porcari, Gemiti, Belinghieri, Brighenti, Lucchini, Salviato e Stanco. Interessante anche il mercato dell’Alessandria, che dopo l’esaltante cavalcata fino alla semifinale di Coppa Italia con Angelo Gregucci ha scelto di puntare su uno specialista in promozioni come Piero Braglia. Il tecnico toscano può contare sull’attaccante di maggior talento dell’intera categoria: Pablo Gonzalez, che dopo un quadriennio a Novara (53 gol in 168 presenze), ha scelto di trasferirsi una settantina di km più a sud ed accettare la proposta dei Grigi che vogliono tornare in B da dove mancano ormai da 41 anni. El Cartero è l’asso di una squadra che può contare anche su Bocalon, Gozzi, Mezavilla, Piccolo, Cazzola e capitan Sosa.
Improbabile pensare che il Como, fresco di retrocessione in B, possa invece inserirsi nella lotta per i primi posti visto che la squadra è stata dichiarata fallita ed attualmente i poteri sono tutte nelle mani del curatore fallimentare Francesco Di Michele. Curiosità per vedere come si disimpegneranno il Siena, 6° lo scorso anno nel girone B e che ha un nuovo proprietario nell’imprenditrice Anna Durio, che ha puntato sulla voglia di riscatto dell’ex laziale Stankevicius e sul senso del gol di Marotta (8 gol nella passata stagione nel Benevento promosso in B) e il Piacenza, neopromosso dalla D dopo il fallimento di quattro anni fa e che riparte dalla squadra che ha totalizzato il maggior numero di punti in tutta la Serie D e sotto la guida di Arnaldo Franzini: mister capace di portare tra i professionisti dal 2013 ad oggi le due squadre della città, il Pro Piacenza e il Piacenza.

Girone B: Il Venezia di Inzaghi sfida il Parma ma occhio alle sorprese

Il girone più carico di fascino per la presenza di due blasonate decadute pronte a tutto pur di tornare già il prossimo anno nel calcio che conta: Venezia e Parma. I lagunari dell’ambizioso Joe Tacopina, l’avvocato americano che insieme a Joey Saputo ha riportato il Bologna in Serie A nel 2013, puntano sulla voglia di rilanciarsi di Pippo Inzaghi che, dopo il flop al Milan, non ha esitato a scendere di due categorie pur di rilanciare la sua carriera da giovane tecnico. Superpippo si è definito un ‘malato conoscitore di Lega Pro’ ed è convinto di poter riportare, grazie agli sforzi di Tacopina e alla regia di un ds scafato come Perinetti, gli arancioneroverdi in massima serie in tre anni-quattro anni. Prima però c’è da vincere in Lega Pro e per riuscirci il Venezia ha scelto di non badare a spese affidando a Superpippo tanti giocatori potenzialmente fuori categoria per la terza serie come il veterano Maurizio Domizzi (difensore da 285 presenze e 20 gol in in Serie A), il centrocampista Simone Bentivoglio, il difensore ex Novara Garofalo e la coppia d’attaccanti di razza composta da Nicola Ferrari (9 reti lo scorso anno in B alla Virtus Lanciano) e dallo spagnolo Alexandre Gejio (11 reti lo scorso anno col Brescia in cadetteria). Inzaghi dovrà essere bravo a plasmare un gruppo riuscendo ad adattarsi alla categoria come lo scorso anno ha fatto il suo ex compagno di squadra Gennaro Gattuso, capace di guidare il Pisa in B pur tra mille turbolenze societarie.
Le velleità di Inzaghi e del suo Venezia si dovranno scontrare necessariamente con la voglia di primeggiare del Parma che, dopo aver agevolmente vinto il campionato di Serie D ricostruendo dalle macerie di un tremendo fallimento, sogna il doppio salto immediato. Per farlo i gialloblù del confermatissimo Apolloni hanno scelto di inserire a un gruppo collaudati rinforzi di prestigio e sulla carta in grado di poter fare la differenza come i difensori Coly e l’ex cagliaritano Canini, il regista Scavone e soprattutto la coppia d’attaccanti formata da Felice Evacuo (centravanti capace di segnare 119 gol nelle ultime sette stagioni fra Serie B e Lega Pro e 191 reti in oltre 400 gare tra i professionisti) ed Emanuele Calaiò, altro cannoniere fuori categoria che vanta oltre 162 sigilli fra A, B e C1 e nelle ultime due annate in B ha collezionato 29 gol in 76 presenze.
A provare a rovinare i piani bellicosi delle matricole ‘terribili’ proveranno Padova, Pordenone e Modena. La formazione biancoscudata, dopo il quinto posto dell’anno scorso, ha scelto di puntare sulla fame di Oscar Brevi (reduce da un esonero prematuro a Rimini nella passata stagione) a cui ha garantito una rosa interessantissima per la categoria che può contare sul carisma del brasiliano Emerson e sulla forza propulsiva garantita da tre attaccanti di tutto rispetto per la categoria come l’ex varesino Neto Pereira, Altinier e Alfageme. Il Pordenone lo scorso anno ha dato tanto filo da torcere al Cittadella e proverà a ritagliarsi un ruolo di outsider puntando su un gruppo che gioca memoria e rinforzato dall’arrivo del rumeno Suciu e di due veterani come Berrettoni ed Arma. Più indecifrabile il Modena che dopo la retrocessione ha scelto di azzerare tutto puntando su un organico assai giovane (22.9 anni di media), per lo più del vivaio, a cui sono stati affiancati tre chiocce come Rubin, Osuji e Marino.

Girone C: Lecce in pole, che Foggia sarà senza De Zerbi?

Al solito il più tremendo ed imprevedibile per i valori in campo delle squadre che ambiscono all’unico posto per il paradiso. Dopo aver fallito per quattro anni la promozione in B il Lecce parte con l’ambizione di lasciare un purgatorio in cui mai pensava di rimanere così a lungo dopo la doppia retrocessione per illecito sportivo per calcioscommesse. La dirigenza giallorossa, ha scelto di puntare su Pasquale Padalino (ex difensore di Foggia e Fiorentina che lo scorso anno col Matera ha proposto un ottimo calcio ed ha dato filo da torcere a Benevento e Foggia), a cui ha affidato una squadra esperta e bilanciata in tutti i reparti: dalla difesa dove Cosenza, Giosa, Camisa e Vitofrancesco garantiscono affidabilità ed esperienza, alla mediana dove l’ex beneventano Mancosu può garantire qualità, gol ed assist per rifornire un tridente interessantissimo formato da Torromino, Caturano e dal promettente Vutov.
L’antagonista del Lecce dovrebbe essere il Foggia se saprà riprendersi da un agosto turbolento in cui la dirigenza ha esonerato De Zerbi (tecnico capace di totalizzare 132 punti in due anni alla guida dei rossoneri), per incomprensioni sul mercato, puntando sull’ex tecnico di Pescara e Sudtirol Giovanni Stroppa. Peccato che la decisione sia stata contestata sia da buona parte dei tifosi che dai veterani dello spogliatoio, che hanno addirittura minacciato un ammutinamento. La società ha confermato la propria scelta, ha tranquillizzato i tifosi, ammonito i fedelissimi di De Zerbi a non tirare troppo la corda e nell’ultima settimana di mercato conta di piazzare tre colpi importanti tra cui un bomber che possa non far rimpiangere Pietro Iemmello (il bomber che con 50 gol in due stagioni in Puglia si è guadagnato la chiamata del Sassuolo). Se davvero dovessero arrivare da qui al 31 agosto, come sembra, Dossena e Alfredo Donnarumma, i Satanelli avrebbero tutte le carte in regola per riuscire a centrare la promozione senza passare dai playoff.
A patto che l’ambiente, la squadra remi dalla stessa parte e mostri maturità nel voltare pagina dopo l’addio dell’amatissimo De Zerbi. Ambiscono alla promozione diretta anche Catania (che in estate ha rivoluzionato l’organico puntando su giocatori dal pedigree importante come Biagianti, Pisseri, Bastrini e Michele Paolucci) Matera (dove è tornato Auteri e che va a caccia della promozione in carriera tra D e Lega Pro dopo quella ottenuta la passata stagione a Benevento) e Juve Stabia. Possibili outsider potrebbero essere Catanzaro, Fidelis Andria e Cosenza.
VIDEO: Speciale Parma: dal fallimento alla rinascita targata Scala-Apolloni
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Speciale Parma: dal fallimento alla rinascita targata Scala, Lucarelli, Apolloni

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