110 e Ibra! Zlatan di rigore stende l'OM ed entra nella storia del PSG

C’è tutto in questo “classique”. E tutto sorride al Paris Saint-Germain, che in un colpo solo batte i rivali dell’Olympique Marsiglia per la 35esima volta, fugge a +5 dalle seconde e s’inchina al bomber più prolifico che l’Arco di Trionfo abbia mai celebrato: con 110 gol in maglia parigina, Ibrahimovic supera il totem Pauleta e si accomoda sulla piramide dei bomber del PSG. Per il resto, la Ligue 1 sembra aver chiuso i battenti ancor prima di entrare nel vivo: l’OM, spedito negli scantinati della classifica, non costituisce più alcuna insidia per lo squadrone di Blanc; il Lione è in netto ritardo sulla tabella di marcia; Angers e Caen prima o poi si scioglieranno come ghiaccioli al sole. Ecco perché il copione del campionato francese è già scritto in calce sulle foglie d’autunno.

Le 12 miglia che separano le due squadre sembrano una menzogna, almeno per quel che si vede nel primo quarto d’ora: la manovra del Paris Saint-Germain è troppo timida per essere vera, inibita dal pressing alto dell’Olympique Marsiglia. Verso il 20' gli ospiti reclamano il dischetto per un tocco di mano di Thiago Motta al limite dell’area, ma per l’arbitro è punizione e nulla più. Il PSG esce finalmente dalla tana con Ibra (destro debole a un alito da Mandanda) e Di Maria (mancino che accarezza il secondo palo). Nel momento migliore dei padroni di casa, irrompono gli ospiti: cross dalla sinistra di Barrada, capocciata di Batshuayi che approfitta del pisolino di David Luiz e sbatte dentro la palla del vantaggio provenzale al 30'. Vantaggio messo a testa in giù nel giro di tre minuti e due penalty: al 41’ Mandanda, in uscita libera, frana su Ibra che pareggia dagli undici metri; al 44’ Rolando si dimentica il braccio sul colpo di testa dello svedese, che ancora su rigore completa il sorpasso.

A inizio ripresa l’OM potrebbe rimettere in discussione le sorti del “classique” quando Aurier scivola sulle caviglie di Barrada, ma il marocchino si fa ipnotizzare dai guantoni di Trapp, impeccabile sull’estrema punizione e imperforabile di fronte al sinistro di Ocampos, che al gong spara alle ginocchia del portiere tedesco. Il PSG sale a quota 23 salutando tutti. L’Olympique, sedicesimo con la miseria di 8 punti, dichiara ufficialmente lo stato di crisi. E la Ligue 1 va in letargo anticipato.

Centodieci e Ibra. Con la doppietta di stasera, Zlatan scavalca Pauleta e si consacra miglior cannoniere della storia del PSG in soli 3 anni (è arrivato a Parigi nel luglio 2012).

Zlatan IBRAHIMOVIC – Si procura e capitalizza ambedue i rigori che lo proiettano sul cocuzzolo della Tour Eiffel, ma anche in cima ai rimpianti dei tifosi milanisti. Statuario, storico. Utopico.

ROLANDO – Stanotte l’ex difensore dell’Inter non saprà da che parte girarsi nel letto. Sicuramente si è girato dalla parte sbagliata sull’incornata di Ibrahimovic: quel braccio dimenticato tra le stelle dava troppo nell'occhio. Tarantolato e pure ingenuo.

La capitale omaggia così il Napoleone del gol

Paris Saint-Germain (4-3-3): Trapp; Aurier (86' Marquinhos), Silva, David Luiz, Maxwell; Motta, Verratti, Matuidi; Di Maria (86' Lavezzi), Ibrahimovic (70' Pastore), Cavani. All. Blanc

Olympique Marsiglia (4-3-3): Mandanda; Manquillo, N’Koulou, Rolando, De Ceglie (72' Dja Djedje); Diarra, Cabella, Lucas Silva (85' Sarr); Alessandrini; Batshuayi, Barrada (71' Ocampos). All. Michel

Arbitro: Bastien

Reti: 30' Batshuayi (OM), 41' Ibrahimovic (PSG) su rig., 44' Ibrahimovic (PSG) su rig.

Ammoniti: Barrada (OM), Mandanda (OM), Aurier (PSG), Diarra (OM), Verratti (PSG)

Espulsi: nessuno