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Mbappé lancia segnali: "La Ligue 1 non è un campionato top"

Eurosport
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Pubblicato 24/08/2021 alle 19:37 GMT+2

CALCIOMERCATO - Ci sono un paio di passaggi interessanti nell'intervista di Kylian Mbappé sul numero di settembre di Esquire Francia. L'asso del PSG infatti sembra lanciare un paio di segnali alla sua attuale squadra - il PSG - e in qualche modo anche al Real Madrid: "La Ligue 1 non è un campionato top". Il contratto andrà in scadenza l'anno prossimo, si muoverà già quest'anno?

Mbappé sulla copertina di Esquire Francia, all'interno intervista che lancia segnali al PSG..

Credit Foto Eurosport

Kylian Mbappé è certamente tra i nomi più caldi di questa sessione di calciomercato. L'attaccante francese, il cui contratto con il PSG scadrà la prossima estate, ha già fatto intendere che non rinnoverà. Il suo desiderio è quello di vestire la maglia del Real Madrid e anche le dichiarazioni rilasciate ad Esquire Francia, nel numero in edicola il prossimo settembre, vanno in quella direzione. Almeno un paio di passaggi sono interessanti. In primis quello sull’amicizia dentro lo spogliatoio: "Fin da giovanissimo sono sempre stato negli spogliatoi, ascoltando discorsi tattici e punti di vista diversi, perché il calcio è fatto di punti di vista diversi. Ho imparato ad avere quella tolleranza, e penso che mi abbia aiutato, perché essere un allenatore è mettersi nei panni di qualcun altro. Una squadra di calcio non è un gruppo di amici. Non devi cenare con i tuoi compagni di squadra ogni sera per vincere".
La punzecchiatura più interessante però è forse proprio quella sul campionato francese, dove Mbappé non usa giri di parole: “La Francia non è il miglior campionato del mondo, ma ho sempre sentito la responsabilità, da giocatore emblematico, di far crescere il campionato".
Sulla rivalità Messi-Ronaldo: "Sono impareggiabili. Hanno infranto tutte le leggi. Le statistiche. Hanno avuto dieci, quindici anni straordinari. Ti confronti sempre con i migliori nel tuo sport”.
Infine un’analisi anche su sé stesso: “Penso che anche altri giocatori mi stiano guardando. Pochi cambiano posizione come me. Prima c'era un numero nove, o un numero sette. Ho giocato davanti, a sinistra e a destra. Con tutta l'umiltà, non credo che tutti siano capaci di cambiare posizione così ogni anno e mantenere grandi prestazioni ai massimi livelli".
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