Chi è Will Still, da Football Manager ad allenatore dei miracoli del Reims, che paga 27.000€ di multa per ogni suo match

LIGUE 1 - Will Still, 30enne belga, sta stupendo tutti alla guida del Reims. Subentrato a Oscar il 13 ottobre, non ha ancora perso: 13 risultati utili consecutivi, tra Ligue 1 e Coppa di Francia. Aldilà dei record, è la sua storia ad essere affascinante. Ha cominciato giocando a Football Manager e non ha ancora la licenza UEFA per allenare. La società paga quindi 27.000€ di multa a partita.

Will Still, allenatore del Reims

Credit Foto Getty Images

In Francia, più precisamente in Ligue 1, c'è una squadra che sembra essere diventata imbattibile. Il Reims. Di soppiatto, lontano dai riflettori, dopo aver cambiato allenatore a metà ottobre, ha registrato 13 risultati utili consecutivi, tra tutte le competizioni. E la striscia è ancora aperta. L'ultimo ko risale al 18 settembre 2022 (0-3 vs Monaco, alla guida c'era ancora Oscar Garcia), poi 5 vittorie e 6 pareggi, a cui aggiungere gli altri 2 successi in Coppa di Francia. Sono numeri importanti, e per questo club rappresentano addirittura un record. Tuttavia, forse non farebbero rumore se l'artefice di queste imprese non fosse un allenatore con una storia molto particolare. Will Still, così si chiama l'uomo copertina del Reims, non è uno come gli altri, e per questo è doveroso saperne di più.

Will Still, un Signor Nessuno

30 anni, di origine belga, Will Still sta compiendo i miracoli al Reims. E pensare che la dirigenza aveva puntato su di lui ad ottobre solo nell'attesa di trovare il profilo adatto con cui rimpiazzare Oscar Garcia, intanto esonerato. Ovviamente ora Will è intoccabile, un patrimonio da tutelare. Anche perché è giovanissimo e può ancora crescere molto. Sta imparando in fretta ed ha appreso quasi tutto attraverso le esperienze di vario genere che ha fatto nel mondo del calcio. Il resto degli insegnamenti arrivano da Football Manager, il famoso videogioco. "Non avrei mai pensato che il gioco avrebbe influenzato la mia carriera nella vita reale, ma è stato chiaramente così", ha confessato Still in tempi recenti, ed ha aggiunto: "Sono diventato ossessionato da Football Manager, che ha acceso la mia passione per allenare. Giocavo senza sosta con mio fratello, creando squadre e organizzando allenamenti".

La gavetta di Will Still

Nella "vita reale" tutto ha avuto inizio dall'opportunità nell'Under 14 del Preston. A circa vent'anni era assistente e intanto studiava da allenatore. "Un'esperienza fantastica: è lì che ho capito che allenare sarebbe stata la mia vita", ha spiegato al Guardian. Poi è tornato in patria e dopo esser stato rifiutato in diversi posti, ha accettato il ruolo di match analyst, non retribuito, al Sint-Truiden. Lavorava con i video ma trascorreva molto tempo anche sul campo, ad allenare: calci piazzati e non solo. Football Manager non era ancora scomparso dalla sua routine: "Quando ero al Sint-Truiden, ricordo che cercavo di vincere il campionato con loro anche sul videogioco". Il debutto da head coach arriva a 24 anni, al Lierse, in seconda divisione belga. "Dissi al presidente: con tutto il rispetto, forse dovresti prendere qualcuno con più esperienza", ha raccontato nella stessa intervista, ma il presidente aveva intuito che Will aveva buone idee e lo ha scelto. Una mossa azzeccata: 2° in campionato nel 2017, grazie a 7 vittorie di fila nel finale. Tuttavia, si interruppe il rapporto perché sprovvisto della licenza UEFA A che gli impediva di allenare ai massimi livelli. Allora è ripartito dal Beerschot, nella massima serie belga, prima del trasferimento in Francia da vice. Quando il Reims lo ha promosso da vice a nuovo allenatore, però, le sue presenze da head coach erano appena 24: 15 al Beerschot e 9 con il Lierse.

Il problema della licenza

Il Reims ha puntato su di lui dopo il rendimento deludente dello spagnolo Oscar Garcia. "All'inizio mi dissero che l'incarico sarebbe durato fino al Mondiale. Avevo sei partite in cui raccogliere il possibile", così ha raccontato il suo passaggio da vice a tecnico ad interim. Un azzardo e anche un investimento non da poco. Infatti, non è ancora in regola per allenare perché non possiede la licenza UEFA Pro e la sua sola presenza in panchina costa ai francesi 27.000€ a partita. Una multa da versare alla Federcalcio francese a fine stagione, quando sarà calcolato il totale. Bene, se Will Still non sarà esonerato prima della 38a giornata, il club pagherà 700.000€ e ha già detto che lo farà. Un salasso ma forse ne vale la pena. Il Reims infatti, grazie ai "miracoli" del giovane belga è 11°, a +11 dalla zona retrocessione. La salvezza, che prima dell'arrivo di Still sembrava impensabile, ora è alla portata e potrebbe costare meno di un milione. Ecco perché è già stato confermato all'unanimità, come ha rivelato in prima persona al Guardian: "Nelle mie sei partite prima del Mondiale, siamo rimasti imbattuti e siamo risaliti fino all'undicesimo posto. La proprietà era così contenta di come le cose stavano andando che mi hanno confermato alla guida"
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Video credit: SNTV

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